lunedì 27 giugno 2016

Recensione "Novemila giorni e una sola notte" di Jessica Brockmole

Buon lunedì a tutti. Questa mattina per combattere il mal di lunedì e iniziare bene la settimana vi propongo la recensione di un libro che a me è piaciuto moltissimo, di quelli che fanno battere il cuore anche dopo averlo finito


Autrice: Jessica Brockmole
Titolo: Novemila giorni e una sola notte
Editore: Casa Editrice Nord
Data di pubblicazione: 19 settembre 2013
Pagine: 334


Trama:

Cara figlia mia,
tu non hai segreti, ma io ti ho tenuto nascosta una parte di me. Quella parte si è messa a raschiare il muro della sua prigione. E, nel momento in cui tu sei corsa a incontrare il tuo Paul, ha cominciato a urlare di lasciarla uscire.
Avrei dovuto insegnarti come indurire il cuore; avrei dovuto dirti che una lettera non è mai soltanto una lettera. Le parole scritte su una pagina possono segnare l’anima. Se tu solo sapessi...
E invece Margaret non sa. Non sa perché Elspeth, sua madre, si sia sempre rifiutata di rispondere a qualsiasi domanda sul suo passato, limitandosi a mormorare: «Il primo volume della mia vita è esaurito», mentre gli occhi le si velavano di malinconia. Eppure adesso quel passato ha preso la forma di una lettera ingiallita, l’unica che Elspeth ha lasciato alla figlia prima di andarsene da casa, così, improvvisamente, senza neppure una parola d’addio. Una lettera che è l’appassionata dichiarazione d’amore di uno studente americano, David, a una donna di nome Sue. Una lettera che diventa, per Margaret, una sfida e una speranza: attraverso di essa, riuscirà infine a svelare i segreti della vita di sua madre e a ritrovarla?
Come fili invisibili, tirati dalla mano del tempo, le parole di David conducono Margaret sulla selvaggia isola di Skye, nell’umile casa di una giovane poetessa che, venticinque anni prima, aveva deciso di rispondere alla lettera di un ammiratore, dando inizio a una corrispondenza tanto fitta quanto sorprendente.
La portano a scoprire una donna ostinata, che ha sempre nutrito la fiamma della sua passione, che non ha mai permesso all’odio di spegnerla.
La guidano verso un uomo orgoglioso, che ha sempre seguito la voce del suo cuore, che non si è mai piegato al destino.
Le fanno scoprire un amore unico, profondo come l’oceano che divideva Elspeth e David, devastante come la tragedia che incombeva su di loro, eterno come i novemila giorni che sarebbero passati prima del loro incontro…
Salutato da critica e lettori come il libro-evento dell’anno, Novemila giorni e una sola notte è un inno struggente alla magia delle parole e alla forza di un amore così grande da superare il tempo e la lontananza. Perché se una lettera non è mai soltanto una lettera, un romanzo non è mai soltanto un romanzo. È lo specchio della nostra vita.






Avrei dovuto dirti che una lettera non è mai soltanto una lettera. Le parole scritte su una pagina possono segnare l’anima.

Questo è un romanzo epistolare, composto solo da lettere. È la sua particolarità, lo rende diverso ma non è sempre facile leggere una storia attraverso i pensieri espressi nella corrispondenza. In questo aspetto l’autrice è fantastica, rispetto ad altri romanzi epistolari qui non ho fatto grossa fatica e la storia si dipana pian piano, senza mancanze o scossoni.






Altra caratteristica è quella di avere la storia suddivisa i due blocchi temporali. C’è quella di Espleth, che parte dal 1912 e attraversa la prima guerra mondiale, e c’è Margaret, sua figlia, nel 1940 in piena seconda guerra mondiale. Ma in realtà esiste solo una storia, intrecciata in questi due momenti, dove Margaret cerca di ricostruire il passato di sua madre per capire meglio sia lei che sé stessa. Attraverso questa ricerca Margaret scoprirà la fitta corrispondenza intercorsa fra Espleth e David, un americano amante della poesia e bisognoso di emozioni.

Se il mio Davey non fosse più allegro e sprezzante del pericolo, non ci sarebbe proprio più nulla di sensato in questo mondo.

Senza raccontare la trama che è molto bello scoprirla pian piano, posso dire che questo libro è una grande storia d’amore. Ma di quelle travolgenti che tolgono il fiato, non comuni, che non si trovano spesso fra le pagine di un libro. Mi ha ricordato per intensità Il cavaliere d’inverno, complice anche forse la guerra che rende ogni emozione più sentita e più forte. Ma non è un romanzo d’amore, non nella concezione di oggi. È un libro pieno di sentimenti forti, tra cui anche il rapporto con la famiglia e la società dell’epoca e, pur nella sua originalità, potrebbe essere tranquillamente una storia vera. lo consiglio perciò a tutti, anche a chi storce il naso di fronte ad un romance (ne ho le prove, è piaciuto!).

Ogni possibile dubbio è svanito nel nulla. Come poteva essere sbagliata una cosa tanto bella? È stato tutto perfetto. È tutto perfetto. Ho tenuto quei ricordi – quei delicati, splendidi ricordi – nel mio cuore.

La cosa che più mi ha fatto riflettere però è proprio la comunicazione. Oggi siamo abituati ad un tipo di rapporto immediato, ci infastidiamo e sbuffiamo se cliccando un video parte una pubblicità di cinque secondi, possiamo scambiarci scritti, immagini, lavoro in tempo reale, viaggia tutto velocissimo. E se anche il postino tarda qualche giorno nel giro di poco tutto è risolto, quando riceviamo qualcosa di solito sappiamo del suo arrivo. Nei vari periodi di questo libro tutto questo è pura utopia. Si affidava alla carta tutto un mondo di emozioni con la speranza, e mai la certezza, del suo arrivo a destinazione, a volte dopo mesi. Ho pensato a Espleth, seduta vicino al camino nella sua isola di Skye, lontana dal mondo, ad aspettare e sperare di ricevere notizie, sapendo della guerra ma non sapendo quasi niente altro. Fa pensare.

Davey, non ricevo tue notizie da un po’. Quando le tue lettere tardano ad arrivare, mi piacerebbe ignorare quella punta di apprensione che avverto e che mi trafigge il cuore…

Credo che questo libro sarà uno di quelli che consiglierò molto.






21 commenti:

  1. Ho questo libro da un bel po' nel kindle e ti dirò che l'avevo dimenticato. Mi ha sempre frenata l'idea del romanzo epistolare che non è un genere che mi attiria particolarmente, ma letta la tua recensione lo metto subito tra quelli da leggere presto.
    Grazie, Stefi

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    1. il fatto che sia epistolare da al tutto un'impronta diversa, è forse meno scorrevole ma di sicuro particolare. Sono contenta di avertelo fatto ricordare e se lo leggerai dimmi poi se ha conquistato anche te. Grazie!

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  2. Io ho già gli occhi a cuoricino solo leggendo la tua recensione<3
    xoxo

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  3. Mi sembra un libro struggente. Non ho letto Il cavaliere d'inverno ma conto di farlo quest'estate, sto solo aspettando il momento giusto per togliermi un pò di letture. Aggiungo anche Novemila giorni e una sola notte in lista perché la tua recensione mi ha troppo convinto ♥

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    1. E' molto intenso e io ti ringrazio per la fiducia. Spero proprio ti piaccia

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  4. Letto in ebook, appena ho avuto la possibilità mi sono procurata la versione cartacea, perché questo è uno di quei romanzi che non può mancare in una libreria. Peccato che l'autrice non sia stata in grado di ripetersi con il suo nuovo libro, che, invece, ho trovato parecchio deludente.

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    1. ricordo che l'avevi scritto nella recensione, è un vero peccato perché lo stile di questo libro è particolare e l'ho proprio apprezzato.

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  5. Questo genere di libri mi piace molto, storie di sentimenti, famiglia ambientate in epoche del passato. La trama mi è piaciuta e la tua recensione mi ha convinta. La forma epistolare un pò meno però mi fido del tuo parere e quindi è già nel mio kindle. Grazie!

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    1. Grazie Mary, secondo me questo libro ti può piacere, è il tuo genere. Vedrai che lo stile epistolare non pesa poi così tanto. Poi fammi sapere!

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  6. Ciao Chiara, l'ambientazione, il rapporto madre/figlia e ciò che hai scritto mi incuriosiscono e quindi....... lista che si allunga sempre di più, ma lo aggiungo sulla fiducia :-)
    Anch'io come molti sono un po' incerta quando trovo un libro che si dipana in forma epistolare. Alle volte bisognerebbe avere più coraggio! Ti auguro una buona giornata, ciao, Marina

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    1. Ciao Marina, grazie mille per la fiducia, spero che anche a te possa piacere tanto quanto a me. E la forma epistolare stavolta non è così pesante

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  7. Bellissima recensione *_* mi hai fatto venire una voglia assurda di leggere questa storia tipo..ora!

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  8. Reduce da un romanzo in cui la corrispondenza virtuale fa da padrona, non posso non appuntarmi questo titolo. Poi i due diversi periodi temporali mi intrigano sempre in un romanzo, insieme all'accavallarsi di storie :) insomma sì sì sì!

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    1. è il mio quarto romanzo epistolare che leggo, ma per il momento quello di cui ho patito meno la forma. E ho amato anche io i periodi temporali diversi ma con una storia unica, abbiamo gusti simili ;)

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  9. Ciao Chiara, ho adocchiato questo romanzo da un pò e a dire il vero lo possiedo in ebook, ma ultimamente non ho molta empatia con la lettura digitale, mi crea sofferenza e sento di avere bisogno del frusciare della carta.
    Mi piace l'idea della corrispondenza e adoro i romanzi sviluppati su piani temporali differenti. Dalla tua recensione emerge una storia che potrebbe piacermi :-)

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    1. io leggo più facilmente in digitale ormai ma capisco cosa intenti, ma ti consiglio lo stesso di dargli una possibilità perché merita veramente. Spero che possa piacerti, grazie!

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  10. Io ho amato tantissimo questo libro. E' particolare, dolce e bellissimo davvero

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