Buongiorno! Oggi vi lascio la mia tappa di questo Blog Tour per il libro di Sara Raasch, primo di una serie che era molto attesa e, adesso che l'ho letto, capisco il perché.
Oggi vi lascio la mia opinione.
Autrice: Sara Raasch
Titolo: Neve come cenere
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 28 febbraio 2017
Numero di pagine: 336
Serie: #1 Snow like ashes
Trama:
Da sedici anni i cittadini del Regno d'Inverno sono stati fatti schiavi, privati della loro magia e del loro re. L'unica speranza per il popolo di Inverno risiede negli otto fuggitivi che sono riusciti a scappare e sopravvivere fuori dai confini, in attesa che giunga il momento del riscatto.
Rimasta orfana durante la sconfitta di Inverno, Meira è stata allevata da Sire e ha vissuto tutta la vita come profuga. Sogna di diventare una guerriera e far risorgere Inverno, ma il suo cuore batte anche per Mather, il suo migliore amico nonché erede al trono.
Quando gli esploratori scoprono dove è nascosto il medaglione magico in grado di ridare i poteri a Inverno, Meira decide che è giunto il momento di fare sul serio. Finirà coinvolta in un gioco pericoloso forse troppo spietato per lei. E soprattutto dovrà rendersi conto che il suo destino non le è mai realmente appartenuto.
Sarò anche sola, la pietra non sarà magica ma io non solo debole.
Meira, originaria di Inverno, è un'esule. Ha vissuto tutta la sua vita così, perché quando era ancora in fasce Primavera, il regno confinante il suo, ha invaso la sua terra e distrutto tutto, deportando chi non è morto e trasformandoli tutti in schiavi. A questo destino tremendo sono scampati solo in 25 inverniani capitanati da William, detto Sire. Tra di loro l'unico altro bambino scampato è Mather, l'erede al trono di Inverno.
Siamo tutti così, troppo duri per ciò che dovremmo essere.Dovremmo essere una famiglia, non soldati. Ma ciò che ci lega davvero gli uni agli altri sono storie, ricordi e spasimi di quel che dovrebbe essere.
L'inizio del libro è complicato, l'autrice deve introdurre un mondo completamente nuovo, basato sulla magia dei retaggi e non è semplice. Però è narrato in prima persona da parte di Meira, che è un tipetto di tutto rispetto, ma è comunque una ragazza di sedici anni, quindi in breve si entra nel vivo della storia con semplicità.
Questo mondo, Primoria, è suddiviso in otto regni. Quattro Regni delle Stagioni e quattro Regni del Ritmo. In ognuno di essi c'è della magia, convogliata in oggetti, i retaggi. Solo il governante del regno può "accendere" la magia del retaggio e quattro sono in linea femminile e quattro invece maschile, tutti su base ereditaria.
Tra i Regni delle Stagioni, da qualche parte, si trovaun’enorme sfera di magia pulsante. Un tempo, in un luogo imprecisato sui monti Klaryn, c’era la via di accesso alla sfera. Solo i territori dei quattro Regni delle Stagioni subiscono l’influenza dell’abisso − che si manifesta nella consistenza e nella particolarità dei loro ambienti −, ma non c’è re o regina, a Primoria, nei Regni del Ritmo o delle Stagioni, che non possieda una porzione di quella magia nel proprio retaggio e non possa usarla per venire in aiuto del proprio regno. I quattro Regni del Ritmo ci detestano perché non abbiamo altro, la magia risiede in oggetti come un pugnale, una collana o un anello. Ci detestano per aver permesso che la via d’accesso andasse perduta con il passare degli anni, sotto le valanghe, nei meandri della memoria… ci detestano perché viviamo sopra la magia e non abbiamo intenzione di fare a pezzi il nostro regno scavando per cercarla.
Quindi sedici anni prima il regno di Primavera ha distrutto Inverno, spezzando il suo retaggio, un medaglione, e ha reso schiavo il suo popolo, impedendo a tutti di accedervi. Gli esuli hanno cercato aiuto in tutti i regni , ma non ne hanno ottenuto da nessuno. I venticinque scampati quindi cercano da allora di recuperare i due pezzi del monile per riuscire in qualche modo a risvegliarne la magia, anche se l'unico rimasto vivo della famiglia reale è un ragazzo e Inverno ha ovviamente la linea di discendenza femminile.
Lo so, è complicato, ma una volta inquadrato la suddivisione di Primoria e della sua magia diventa tutto molto capibile, anche la parte più politica.
E ora, finalmente, me ne vado a fare quello che hosempre voluto: dare il mio contributo al mio regno.
La nostra Meira vive quindi in un contesto particolare. Perennemente in fuga, braccati da Primavera, sempre alla ricerca dei pezzi del retaggio, senza una famiglia tradizionale, ma solo quella composta da chi condivide il suo destino. Sire le ha fatto da padre, ma non ha potuto coccolarla né confortarla. Ha dovuto prepararla e renderla sempre pronta a qualsiasi evenienza. Non ha avuto quindi un'infanzia facile, ma è stata felice, soprattutto per merito di Mather.
I due hanno vissuto in simbiosi sempre, come fratelli, anche se ultimamente l'affetto che li lega è di natura diversa, dopotutto entrambi hanno sedici anni! E da sempre Sire li redarguisce sul pericolo di affezionarsi troppo, hanno un destino diverso, un'estrazione sociale differente.
Sembro l’incarnazione di una tormenta di neve, a ricordare, con il mio biancore vibrante, che non tutti gli Inverniani sono ridotti in schiavitù. Alcuni di noi sono ancora vivi. Alcuni di noi sono ancora liberi.E ad alcuni manca solo metà del medaglione per riprendersi il loro regno.
La cosa che contraddistingue Meira comunque è la sua voglia di dimostrare che anche lei vale, il bisogno di essere considerata degna. Lei vuole essere una guerriera, non vuole essere relegata a mansioni tipicamente femminili, ha bisogno di dare prova del suo valore.
Ma Sire per lei ha altri progetti, che la porteranno nel regno di Cordell dove farà la sua comparsa Theron, il principe ereditario.
Non vi racconto altro della trama, una volta inquadrate le basi è bello scoprirla man mano.
E' comunque un fantasy, la magia è alla base di tutto quanto ed è molto presente. Però secondo me rientra nella categoria degli epic fantasy. C'è battaglia, onore, regni e regnanti, ricerca spasmodica del potere, coraggio, dedizione.
"Noi siamo inverno!"
Ma c'è anche la storia d'amore, ovviamente tormentata e molto soft. Anche se spesso si accenna alle emozioni provate dalla nostra protagonista, come qualunque adolescente che si rispetti, viene comunque messa in secondo piano e questo in realtà per questo genere è un bene.
I personaggi sono tutti caratterizzati benissimo, anche i secondari. Ho avuto un debole per Sire, mi ha ricordato tantissimo Mazza Chiodata (The queen of the Tearling), ma tutti sono degni di nota, anche i cattivi. Forse un pochino stereotipati ma in questa storia ci sta meravigliosamente.
Forse sono davvero un animale in fuga e forse fanno bene a guardarmi tremanti. Sono così, no? Un’orfana selvatica, imprevedibile, inutile. Non vorrei odiarli tanto, non vorrei dare la colpa a loro, ma è così. E l’odio e la colpa mi fanno bruciare il petto al punto da credere che potrei ridurmi incenere a cominciare dall’interno.
Lo stile dell'autrice, dopo lo smarrimento iniziale, è molto semplice e fluido, in più ha una cosa che adoro: l'ironia. Meira è sarcasmo allo stato puro e questo permette di sorridere e tirare il fiato, anche in momenti più intensi.
Che mi è piaciuto tanto l'avrete capito, non ho dato il voto massimo per due motivi: l'inizio è troppo pieno di informazioni da memorizzare, capibile ma spiazzante e poi alcune cose della trama erano prevedibili. Anche se però sono stata combattuta se dare il massimo, mi ha veramente conquistata!
Questo è il primo di una serie, ma (grazie Sara!) non lascia in sospeso, ha una sua fine.
Ho scritto un poema, ma cose da dire ce ne sono, e ce ne sarebbero ancora, tantissime, spero di non avervi annoiato.
Non vedo l'ora davvero che arrivino gli altri, per tornare a Primoria in compagnia di Meira e della magia.
Cosa ne dite? Vi ho incuriosito?
Vi aspetto per le altre tappe di questo Blog Tour
Beh se c'è un personaggio che ricorda Mazza Chiodata: beh, allora questo libro deve essere mio! Lo adoro! xD
RispondiEliminaBellissima recensione e bellissime citazioni. La storia sembra molto interessante e la sua protagonista mi sembra molto tosta. :D
Grazie mille Romi! A me Sire ha ricordato proprio lui, da subito. Figura paterna dai modi rudi. Leggilo e poi dimmi se lo ricorda pure a te
EliminaL'ho amato. Nient'altro da dire.
RispondiEliminaE la copertina? Quanto è bella?
E' bellissima è vero e molto a tema. Anche a me è piaciuto, si capisce? Ihihih
EliminaAllora, io era un pò dubbiosa su questo romanzo ma la tua recensione ha spazzato via tutto. In questo momento ho proprio voglia di epic fantasy, non so perché.
RispondiEliminaLa storia è piuttosto complessa ma non fa niente, cercherò di sopportare la parte iniziale non appena lo leggerò ;D
oh che bello, non vedo l'ora di sapere la tua opinione! Vedrai che ti piacerà un sacco
EliminaLa tua recensione è molto convincente, Chiara, ma è da parecchi anni che ho sviluppato un'insofferenza verso i fantasy che hanno protagonisti adolescenti. Quando apro un libro per leggere la quarta di copertina e trovo scritto " Tizio/Tizia ha 16/17/18 anni e deve affrontare ecc." di solito lo richiudo e passo oltre. Sembra che non si possa scrivere un fantasy che abbia dei protagonisti adulti e questa cosa mi irrita. Vorrei leggere delle storie che abbiano al centro personaggi in cui posso identificarmi, non pretendo che siano tutti cinquantenni, ma almeno che siano adulti. Ci penserò. P. S.:La copertina è grandiosa. :)
RispondiEliminaCiao Fernanda, capisco il tuo punto di vista. E hai ragione, fantasy con protagonisti adulti sono più rari, se non con saghe urban, che adoro e leggo, ma sempre meno presenti, come se non avessero seguito. Io sono convinta che se ce ne fossero di più e soprattutto se non interrompessero le serie, sarebbero seguiti anche quelli.
EliminaA me comunque i libri young piacciono, magari non troppo spesso e di un certo tipo, ma ogni tanto li leggo proprio volentieri, ci ho fatto pure una rubrica. Questo merita
NOn è proprio il mio genere ma credo che gli darò un'opportunità. La tua recensione è veramente interessante.
RispondiEliminaleggilo leggilo, ti piacerà!
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