Recensione "9 novembre" di Colleen Hoover

Autrice: Colleen Hoover
Titolo: 9 novembre
Editore: Leggereditore
Data di pubblicazione: 20 ottobre 2016
Pagine: 308

Trama:

È il 9 novembre quando, durante un pranzo con il padre, Fallon incontra Ben per la prima volta. È un giorno speciale per lei, non solo perché sta per trasferirsi da Los Angeles a New York, ma anche perché ricorre l’anniversario dell’evento che ha segnato per sempre la sua vita, il terribile incendio che le ha lasciato cicatrici su gran parte del corpo, impedendole di continuare la sua carriera da attrice. Contro ogni previsione, la conoscenza tra i due si trasforma subito in qualcosa di più, ma Fallon sta per partire e sembra esserci tempo solo per il rimpianto. Come per strappare al destino quell’inevitabile separazione, Ben le promette allora che scriverà un romanzo su di loro, proponendole di ritrovarsi il 9 novembre di ogni anno, fino a che non ne compiranno ventitré. È così che ogni 9 novembre i due protagonisti aggiungono un nuovo capitolo alla loro storia, finché qualcosa non arriva a sconvolgere le loro promesse e a mettere alla prova i loro sentimenti, tra i dubbi di Fallon e le mezze verità di Ben.

Una data, il 9 novembre. Un giorno solo ma per Fallon e Ben vuol dire tutto. Infatti dopo il loro primo incontro, avvenuto appunto in quel giorno, decidono di non vedersi e sentirsi più fino all'anno dopo, stessa data, per cinque anni. Perché vi chiederete? Perché hanno 18 anni e tutta la vita davanti e vogliono avere la possibilità di viverla senza lasciarsi condizionare da quell'attrazione che sembra qualcosa di più. E quasi per scommessa, ci provano. Ma riusciranno a resistere?

"E se..." Si ferma e mi guarda. "E se ci rivedessimo l'anno prossimo in questo giorno? E l'anno dopo ancora? Per cinque anni. Stessa data, stessa ora, stesso posto. Riprenderemo da dove avremo lasciato stasera, ma solo per un giorno. Mi assicurerò che tu stia continuando ad andare alle audizioni, e scriverò un libro sui giorni in cui staremo insieme".

Per me il 9 novembre significa il compleanno di mia madre, per Fallon vuol dire il giorno in cui prima la sua vita è andata in mille pezzi, in seguito ad un incendio in cui è rimasta sfigurata, poi speranza, perché incontrare Ben le ha cambiato la vita.

"Le persone, quando ti guardano, non si sentono a disagio per via delle cicatrici. Si sentono a disagio perché fa sembrare sbagliato il fatto che ti stiano guardando. E credimi... sie il tipo di persona che la gente vuole guardare."

L'idea di questo libro sembra quasi la trama di un film, romantica e dolce. Si capisce da subito però che dietro c'è molto di più, in quanto Ben non dice proprio tutto. E alla fine, quando la verità verrà a galla, ce la faranno a superarla?

Non so cosa mi disturba di più: il fatto che sembriamo aver ripreso esattamente da dove abbiamo lasciato lo scorso anno, o il fatto che lo scorso anno non sia stato un caso.

Mi è piaciuto e anche tanto. Soprattutto per come scrive l'autrice. Lei è la regina di questo genere, a parer mio, perché riesce a parlare di temi scottanti e impegnativi ma allo stesso tempo riesce a farti sorridere. E in questo caso io ho riso parecchio e ad un certo punto ero quasi commossa. Perfetto stile Hoover.

"Mi sei mancata, Fallon" sussurra. "Tanto. E magari non dovrei ammetterlo, ma fanculo. Ho provato l'atteggiamento da maschio alfa per due secondi, e non ce la faccio. Quindi niente Ben alfa oggi. Mi spiace".

La vicenda si evolve in maniera quasi impossibile, ma nel contesto fa piacere. Si palpita attorno ai personaggi, si aspetta l'anno seguente col fiato sospeso, chissà cosa può succedere. E ne capitano tante, troppe, alcune che fanno arrabbiare, altre che fanno urlare ma così è la vita. 

Quindi tra incomprensioni e aspettative il libro è tutto un aspettare e sperare. Così ho fatto io.

Il punto di forza, oltre lo stile dell'autrice, sono i personaggi. Io li ho amati tantissimo, tutti, sono caratterizzati splendidamente e li adoro perché sbagliano, sono imperfetti. In questo caso c'è anche una maturazione dei protagonisti, un percorso di crescita e accettazione. I POV alternati in prima persona permettono di entrare meglio in sintonia con loro.

E' come se mi stesse baciando come mi guarda: attraversandomi. 

Questa autrice è una garanzia, consiglio la lettura dei suoi libri e di questo in particolare, anche solo per conoscere Fallon e Ben, ne vale la pena.

Voi l'avete letto? Conoscete l'autrice?