Titolo: Le tribolazioni di un italiano in Cina
Genere romanzo: autobiografico, umoristico
Casa Editrice: Booksprint Edizioni
Pagine: 322
Prezzo: cartaceo 19,90 euro, ebook 4,99 euro
Trama: Il Butre è un giovane neolaureato degli anni Duemila dall'animo nerd e dagli ingenui sogni di gloria. A seguito di mesi e mesi di fallimentari colloqui di lavoro, un invitante stage in Cina lo convince a fare le valigie e volare a Pechino. Ad accoglierlo trova il fastidioso Peter, autista cinese dall'inglese incerto, il quale ben presto si rivelerà essere un truffaldino tuttofare, un pessimo uomo e un campione mondiale di sputi. Il Butre diventerà così protagonista di un tragicomico viaggio fra Pechino, Tianjin e Wuhan che lo porterà a scontrarsi con i raggiri del suo autista, a imbattersi in un amore inaspettato e a incappare in situazioni ai limiti dell'umana sopportazione. Durante il suo tentativo di punire Peter, scoprirà infine il lato chiaro di quel grande mistero chiamato Cina. “Le Tribolazioni di un italiano in Cina” è una storia autobiografica realmente accaduta e rappresenta l'inizio di un'avventura molto più grande che ha portato l'autore a vivere nel “Celeste Impero” per molti anni a seguire.
- Amazon: https://www.amazon.it/tribolazioni-italiano-Cina-Andrea-Pasquale/dp/8824908217/ref=tmm_pap_swatch_0?_encoding=UTF8&qid=1515070007&sr=8-1- Ibs: https://www.ibs.it/tribolazioni-di-italiano-in-cina-libro-andrea-pasquale/e/9788824908214?inventoryId=85701820
- Mondadori: http://www.mondadoristore.it/tribolazioni-italiano-in-Cina-Andrea-Pasquale/eai978882490821/
- Booksprint Edizioni: http://www.booksprint.it/libro/romanzo/le-tribolazioni-di-un-italiano-in-cina#rassegnaStampa-tab
- Ordinabile da tutte le librerie d'Italia
Dati autore:
Andrea Pasquale nasce all'inizio degli anni Ottanta in Molise. Fin da bambino dimostra scarsa propensione per lo sport e una passione sfrenata per il mondo nerd, che ben gli valgono l'attenzione dei bulletti e il soffocamento di ogni speranza di contatto con il mondo femminile. Nel 2001 si iscrive a Relazioni Internazionali. Nel 2006 vince la borsa di studio Erasmus e fa festa a Granada per dieci mesi. Qui, tra cocktail mefistofelici e donne di facile seduzione, impazzisce e dall'anno seguente comincia a prendere più aerei che autobus. Si ritrova così ad essere guida turistica in Francia, muratore in Spagna, cameriere in Giappone, studente in Scozia, stagista in Uruguay e Belgio e turista incallito. Nel frattempo, trova anche il modo di regalare qualche migliaio di euro a un costoso quanto inutile Master fighetto. Nel 2010 vola in Cina e, dopo un turbolento periodo iniziale di adattamento, trova finalmente qualcuno disposto a pagarlo non in buoni pasto. Correntemente prosegue il suo lavoro come insegnante di italiano, spagnolo e inglese presso varie scuole e università cinesi e continua imperterrito a viaggiare per il mondo.
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Editore: CreateSpace
Independent Publishing Platform
Categoria: Narrativa storica,
saga familiare
Collana: Saga della
Serenella
Lingua: italiano
Copertina: flessibile
Formato: 14 x 21.60 cm
Pagine: 254
Prezzo: € 9,99 (Acquistabile solo online, su Amazon)
Prima edizione: 24 Novembre 2017
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“Torniamo
all’antico, sarà un progresso!”
Giuseppe Verdi
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Romanzo
finalista nazionale al Premio Letterario RAI “La Giara” 2012 – Prima Edizione
Il pane sotto la neve è un romanzo di
narrativa popolare, ambientato “da qualche parte sulle colline dell’Emilia, al confine con la Lombardia, dove la provincia di
Piacenza abbraccia la provincia di Pavia.”
È la saga
di una famiglia contadina dai primi del ’900 fino alla primavera del 1945.
Si
racconta della prima guerra mondiale, della fatica del lavoro in campagna,
delle figlie che crescono e si fidanzano. Dell’arrivo della seconda guerra
mondiale, della Resistenza. E dei nipoti: chi parte soldato, chi diventa
partigiano.
Un mondo e una felicità fatti di piccole grandi cose. Tra politica e
apparizioni della Madonna, canzoni degli alpini e orgoglio partigiano, la
musica di Verdi e le passeggiate lungo il Po, innamoramenti inattesi e le gare
ciclistiche di Bartali e Coppi, le recite di Natale in parrocchia e un
bicchiere di vino all’osteria.
Un romanzo sulla famiglia e per tutta la
famiglia.
Un romanzo
“trasversale”, che si rivolge sia agli adulti che ai ragazzi.
Una di quelle storie che si raccontavano una volta, attorno
al fuoco, tutti assieme (bambini compresi). Qualcosa da condividere.
Il linguaggio è semplice ed essenziale, come lo è la gente
di cui si racconta.
Molte cose sono vere.
Molte altre sono verosimili.
Ci
sono parti drammatiche e parti umoristiche. Come nella vita.
Questo romanzo è il primo della Saga della Serenella.
La serenella (o lillà)
è un fiore semplice e profumatissimo. È il mondo contadino, la famiglia, la
primavera dell’anima. È il simbolo di
ciò che è buono e vero. Di un mondo pulito e schietto.
Ma tutto questo lo
potrete capire, veramente, solo leggendo le storie della gente nata là, sulle
colline al confine tra Emilia e Lombardia, nella terra dove cresce la serenella.
“La libertà, per ora,
riposa sotto la neve.
Ma arriverà la
primavera… e non sarà solo il grano a germogliare.”
N.B. Ogni romanzo della saga è pensato per poter essere
autonomo e completo anche individualmente.
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Dove
acquistarlo: https://tinyurl.com/y9bbufn4 (Amazon)
Pagina
dedicata al romanzo: http://vanessanavicelli.com/pane-neve/
Pagina
dedicata alla saga: http://vanessanavicelli.com/saga-serenella/
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Autrice
Vanessa Navicelli è nata in provincia di
Piacenza, ma da anni vive a Pavia.
È
cresciuta coi film neorealisti italiani, con le
commedie e i musical americani, coi cartoni animati giapponesi, coi romanzi
dell’Ottocento inglese e coi libri di Giovannino Guareschi. (Be’, sì… anche coi
suoi genitori.)
Nel 2012 con il suo romanzo “Il pane sotto la
neve” è
stata finalista della
prima edizione del Premio Letterario "La Giara",
indetto dalla RAI. Scelta come
vincitrice per l'Emilia Romagna.
Ha
vinto la sezione “Scritture per Ragazzi” dello Scriba Festival di Carlo
Lucarelli e vari premi con la Scuola Holden di Alessandro Baricco. Il Premio
Cesare Pavese per la poesia e il Premio Giovannino Guareschi per racconti.
Ha una conoscenza
discreta di Inglese, Piacentino, Pavese.
Quando passa la banda
musicale di paese, si commuove; sia che suoni Bella ciao, o La canzone del
Piave, o La bella Gigogin.
Ha un enorme cane bianco e nero, Angelo (70 kg di puro affetto), che
le vuol bene nonostante tutti i suoi difetti. Mica poco…
Scrive romanzi per
adulti e ragazzi; e storie per bambini.
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Titolo : Tutta colpa del vin brulé
uscita: 4 dicembre 2017
Genere: romantico
Prezzo: 0,99 cents
Pagine: 76
Editore: self, su Amazon
Lei e lui:
Gioia, studentessa fuori corso di biotecnologie e cameriera in un bar
Davide: giovane informatico
Trama:
Gioia sta finalmente per realizzare un sogno: un weekend d'amore in montagna con Victor, il ragazzo più bello della compagnia, un antidoto a una situazione familiare dolorosa. Ma il destino si mette di traverso: un'eccezionale nevicata manda a monte i suoi piani e sulla sua strada, a toglierla dai guai, appare Davide, il più odioso della compagnia.
Gioia accetta la sua ospitalità decisa a non uscire dai binari della cortesia, ma complice un vin brulé speziato e un po' magico i ruoli si ribaltano: chi è il più bello? Chi il più odioso? Chi il più amato? Tra propositi intransigenti e inaspettate capitolazioni tutto si confonde e il suo cuore, a sorpresa, torna a parlarle...
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Il secondo volume della serie, La Signora delle Tenebre è in promozione su Amazon, http://ow.ly/sl9G30hmITF, acquistando il primo, Il Mago Pellegrino, si potrà scaricare il secondo gratis.
Anno di
nascita: 1946.
Romanzi:
Trilogia Fantasy I Fuochi Danzanti ‒ Il Mago Pellegrino, vol.1; La Signora
delle Tenebre, vol.2; Il Re Folle, vol.3.
Link: http://ow.ly/d80J30hdxwE
Biografia autore:
dopo ben vent'anni di onorato servizio come insegnante, Piero Iula decide di
diventare un artigiano e insieme alla sua famiglia mette su la migliore ditta
di produzione di "figurini storici da collezione" d'Italia; modelli
creati con una maestria tale da poter essere considerati delle vere e proprie
opere d'arte. La stessa cura e attenzione per i dettagli si possono ritrovare
nelle storie che Iula inizia a scrivere, dopo una altrettanto onorata carriera
di lettore: Verne, Stevenson, Salgari e infine l'incontro con Tolkien che lo
avvicina definitivamente al genere fantasy e lo ispira nella stesura de “I
Fuochi Danzanti”; ponderosa saga di ben 180 capitoli e 1200 pagine, che vanno a
comporre la tela su cui Iula non ha fatto altro che dipingere il suo immaginario.
Harald Milius,
mite guardiano all'apparenza senza alcun potere, e una principessa dotata solo
di un spada, si metteranno sulle tracce dell'infido Rufus, inviato dal Signore
Oscuro per ordire l'inganno ai danni del re. Ciò che scopriranno sarà, in loro,
una forza più potente di qualsiasi magia.
Un fantasy
medioevale che segue tutti i criteri del genere, a partire dalle ambientazioni
che si apriranno davanti agli occhi del lettore come dipinte su una mappa,
attraverso cui seguire passo passo il viaggio degli protagonisti, tra epiche
battaglie, sortilegi e colpi di scena.
Formato:
ebook mobi per kindle, cartaceo 6”x9”.
ASIN:
B077BJ3GQS.
ISBN:
1973530309
Prezzo:
6,99€ ‒ 13,42€
Estratto:
Harald avrebbe voluto gridare, avvertire quella persona, che vedeva muoversi
nella radura, che di lì a pochi minuti i Fuochi Danzanti si sarebbero attivati
e non ci sarebbe stata nessuna possibilità di scampo.
Sapeva che
sarebbe stato inutile. Il vento spirava in direzione contraria e la sua voce
non sarebbe arrivata così lontano; non avrebbe comunque potuto far nulla per
salvare quella persona e i suoi animali. La situazione drammatica in cui si era
improvvisamente trovato, gli fece accantonare il proposito di esplorare la
valle boscosa oltre la cresta. Cominciò subito a ridiscendere il declivio che
aveva appena faticosamente salito, dirigendosi veloce verso la radura. Sentiva
il dovere morale di accertare chi fosse quell'uomo, o donna, che era andato
incontro ad una morte rapida ed ineluttabile.
Voleva tentare
di capire perché quell'uomo si trovasse, di notte, nella Foresta Proibita e
voleva raccogliere informazioni per fornire ai Guardiani della Legge di Zaphyra
un rapporto il più esauriente possibile sull'accaduto. Aveva appena iniziato a
scendere quando, intorno a lui, i Fuochi si accesero. Erano dappertutto, sotto
la volta buia della foresta.
Lui era il
Guardiano della Foresta e i Fuochi lo rispettavano, tenendosi sempre ad una
decina di metri di distanza da lui. Fu costretto a rallentare la sua discesa
perché il declivio era scosceso .
I Fuochi non si
avvicinavano troppo a lui, e il terreno che i suoi stivali calpestavano poteva
nascondere buche o radici sporgenti e, se fosse caduto malamente, non ci
sarebbe stato nessuno a venire in suo aiuto.
Mentre scendeva,
avvertì l'odore di un fuoco di legna.
Com'era
possibile?
Capitava, anche
se raramente, che si accendesse qualche piccolo incendio durante la stagione
secca, ma mai nel folto della foresta., e poi aveva piovuto di recente e il
terreno era ancora umido.
Si fermò un
attimo ad annusare l'aria.
Si! Non c'era
dubbio! Quello era l'inconfondibile odore di un fuoco di bivacco!
C'era qualcosa
che non quadrava in quella storia.
La persona che
aveva visto dall'alto si muoveva nella radura con calma e naturalezza, e non
sembrava avere alcuna paura di quello che sarebbe successo di lì a poco.
O era
inconsapevole che i Fuochi si sarebbero attivati al calar del sole, e questo
gli sembrava improbabile, oppure... oppure aveva trovato il modo di non essere
attaccato e ucciso.
Tra poco sarebbe
arrivato al limite del vasto spiazzo erboso e avrebbe trovato risposta ai suoi
dubbi.
Il declivio si
era molto addolcito e Harald poté vedere, poco lontano, le fiamme di un piccolo
fuoco.
Harald era
capace di muoversi nella foresta senza produrre il minimo rumore. Cominciò ad
avanzare con cautela, avvicinandosi silenzioso come un'ombra al piccolo
accampamento.
Si acquattò tra
gli arbusti al bordo della radura, e finalmente riuscì a scorgere con chiarezza
il bivacco illuminato dal fuoco scoppiettante.
Un cavallo
grigio e un mulo, legati ad un arbusto a pochi metri dal fuoco, brucavano tranquillamente l'erba alla portata
dei loro musi.
Dalla parte
opposta del falò sedeva un vecchio con una corta barba e folti capelli candidi
tagliati appena sopra le spalle.
Aveva montato
sul fuoco un treppiede di ferro a cui era appesa, con una corta catena, una
pignatta da cui usciva un filo di vapore e un appetitoso profumo di stufato.
Quando l'odore del cibo raggiunse le narici di Harald, il suo stomaco, vuoto da
troppe ore, emise un lieve brontolio, rammentandogli che l'arrampicata e la
successiva rapida discesa l'avevano lasciato affaticato ed affamato.
Distolse il
pensiero dall'idea del cibo e ricominciò a muoversi silenzioso come un gatto.
Voleva aggirare
il bivacco fino a portarsi alle spalle del vecchio; da lì aveva meno probabilità
di essere visto e sentito e avrebbe potuto avvicinarsi un po' di più per
tentare di capire chi fosse l'intruso nella sua foresta.
Improvvisamente
fu colpito da un dettaglio che prima, per la sorpresa e l'agitazione, non aveva
notato: i Fuochi si tenevano a distanza dal bivacco per un raggio ben maggiore
di quello a cui si tenevano discosti da lui: la zona libera dalla loro presenza
aveva un raggio di almeno trenta metri!
Sapeva che
nessun Mago o Incantatrice, malgrado in molti ci avessero provato, era mai
riuscito a produrre un incantesimo di protezione efficace contro i Fuochi
Danzanti: troppo complesso e potente era il costrutto magico che li aveva
generati!
Il mistero si
infittiva e il suo desiderio di sapere diventava sempre più impellente. Doveva però
agire con prudenza.
Lo sconosciuto
avrebbe potuto avere mille motivi per tenere nascosta la sua presenza nella
Foresta Proibita, e Harald sospettava che non gli mancasse la capacità di
eliminare qualunque testimone sgradito.
Continuò la sua
silenziosa manovra di aggiramento, fino a portarsi alle spalle del vecchio, a
non più di una dozzina di metri di distanza.
Si acquattò al
riparo dei cespugli e cercò di calmare i battiti del suo cuore.
Ora poteva
osservare la figura intenta a tagliare qualcosa con un coltello: i piccoli
pezzi cadevano in una ciotola che teneva in grembo.
Con un gesto
improvviso l'uomo si alzò, rivelando un'agilità sorprendente per un vecchio
canuto, si avvicino alla pignatta che borbottava sulla fiamma e vi lasciò
cadere dentro ciò che aveva appena finito di tagliare.
Con un lungo
mestolo di legno rigirò gli ingredienti e si portò alla bocca un boccone
fumante.
«Ottimo! È quasi
pronto! Cara Blanche, tu e il tuo amico avete già riempito lo stomaco e adesso
tocca a me! Non pensavo di essere così affamato fino a quando non ho sentito il
profumo dello stufato. Con l'aggiunta di un po' di Fungo della Vita sarà un
piatto da fare invidia alla cucina di un re».
Il vecchio aveva
parlato con il suo cavallo, anzi, giumenta, visto che l'aveva chiamata Blanche.
Senza un reale
motivo sentì la tensione e la paura che si allentavano.
Chi era capace
di rivolgersi in modo così gentile e familiare ai suoi animali non poteva
essere una persona malvagia.
Il vecchio si
risedette e cominciò ad armeggiare in una sacca che teneva accanto.
Ne estrasse
un'altra ciotola di legno e un paio di cucchiai, anche loro di legno.
Poi la sua voce
profonda e gradevole echeggiò ancora nella foresta.
«Allora,
ragazzo! Non sei ancora stanco di girarmi intorno come un avvoltoio? Lo stufato
di coniglio è quasi pronto e ce n'è a sufficienza per tutti e due. Ti consiglio
di non rinunciarci perché non avrai altre occasioni per assaggiare una simile
prelibatezza».
Harald rimase
senza fiato. Era a lui che lo straniero si era rivolto, come se lo stesse
aspettando per un invito a cena.
Era sicuro di
non aver fatto il minimo rumore, né poteva averlo visto perché non era mai
uscito dalla protezione degli alberi. Chi era mai quell'uomo che, semplicemente
fermandosi in una radura e preparando la sua cena, aveva dato mostra di
possedere grandi poteri?
Una parte della
sua mente gli suggeriva di darsela a gambe con tutta la velocità di cui era
capace, ma il desiderio di sapere ebbe il sopravvento, e lui rimase lì,
piantato come un piolo, con la mascella cadente e gli occhi sgranati. «Avanti,
ragazzo! Non continuare a fissarmi la nuca e fatti vedere! Non ho alcuna
intenzione di farti del male e poi dobbiamo parlare. Io ho tante domande da
fare a te e tu ne hai altrettante da fare a me. Potremo soddisfare la curiosità
di entrambi davanti ad un piatto fumante invece che giocare a rimpiattino».
Harald si
riscosse, si drizzò in piedi e costrinse le sue gambe, improvvisamente
malferme, a muoversi verso il fuoco e il misterioso personaggio che l'aveva appena
invitato a dividere la sua cena.
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