Buongiorno! Il post di oggi è stato pensato a lungo, perché ero timorosa. Vi spiego: ho letto questo libro e non mi è piaciuto, ne ho perciò rimandato la recensione (avrei dovuto fare il review party ma non mi sembrava corretto pubblicarla il giorno dell'uscita). Nel frattempo ho realizzato che questa sarebbe stata la lettura perfetta per la nuova rubrica con Jules, le sue recensioni irriverenti, e lei l'ha prontamente letto. Però questa volta, visto che l'abbiamo letto in contemporanea, ci tenevo a dire anche la mia, così ho preso in prestito l'idea della lettura a quattr'occhi da La libridinosa e La biblioteca di Eliza, grazie, ed eccoci qui.
Vi avviso che sarà un po' lunghetta, Jules si è lasciata prendere la mano (tutta colpa sua eh!). Spero vi piaccia e di essere ancora viva stasera.
Autrice: Laura Gay
Titolo: Tutto per te
Editore: Newton Compton
Data di pubblicazione: 22 marzo 2018
Pagine: 317
Trama:
Un giorno di passione.
Un matrimonio di convenienza.
E se l’epilogo fosse tutto da scrivere?
Il giorno del matrimonio della sua amica Eva, Fiamma finisce a letto con Massimo, un affascinante agente letterario. Nessuno dei due vuole iniziare una storia, tanto più che si tratterebbe di una relazione a distanza: lei a Genova, lui a Milano. Le loro vite prendono quindi strade diverse, finché Fiamma non si presenta nell’ufficio di Massimo per dirgli che è incinta. All’inizio lui la prende male, chi gli assicura che quel figlio sia suo? Ma poi, riflettendoci, pensa di poter sfruttare la situazione a proprio favore: suo zio da tempo lo assilla perché si sposi. Massimo allora propone a Fiamma un accordo: lui la sposerà, riconoscerà il figlio in arrivo, ma lei si accontenterà di un matrimonio di facciata, in cui ciascuno di loro conserverà la propria libertà. Lei accetta e così i due partono alla volta dell’Inghilterra, per raggiungere i parenti di Massimo. Quello che Fiamma non sa è che la famiglia che sta per incontrare ha origini aristocratiche ed è tutt’altro che ben disposta ad accoglierla...
In blu i miei commenti, in nero la recensione di Jules
Dato che, a quanto pare, la mia poco diplomatica sincerità è stata
apprezzata immagina leggessero la nostra chat, direi che mi posso ritenere giustificata se adesso sento il bisogno
di togliermi un altro sassolino dalla scarpa più che altro un masso. Quindi perché non parlare di
questo ultimo libro che mi è stato suggerito, "Tutto per Te"? Per arrivare a domani?
Ho cominciato questa recensione non so più quante volte: su fogli
volanti, sul pc, sul telefono, nella mia mente... mi sono arresa ogni volta,
perché appena comincio a pensare a questo libro mi viene un tale nervoso che
poi le parole si trasformano in parolacce il che sarebbe anche molto coerente con il libro. Ora credo di aver raggiunto un certo
grado di tranquillità ahahahah, pensa se l'avessi scritta "a caldo", per cui potrei parlarne senza essere eccessivamente rude
(spero) vai sorella.
Partiamo dalla copertina? Posso? Puoi, devi! Perché anche quella, dopo aver
cominciato a leggere, mi ha fatto saltare i nervi a parte il fatto che è orrenda, inguardabile: questo libro dovrebbe essere
un romance e il titolo potremmo aprire anche il capitolo titolo, ma è già sufficientemente lunga (molto generico e poco significativo) e la foto in
copertina sembrano confermare questa classificazione. Insomma, io mi sarei
aspettata un libro che avrei tranquillamente potuto suggerire a un'adolescente.
Però, come si dice, non si giudica un libro dalla copertina direi che questo potrebbe essere il motto di questa casa editrice, infatti sono
rimasta a dir poco scioccata da quello che ho trovato cominciando la lettura:
già dalle prime pagine non si vede traccia di quello che ci si potrebbe
aspettare da un romance e, soprattutto, ci sono parti talmente esplicite e
volgari da farmelo ritenere più simile a un romanzo erotico quasi porno direi.
Altro punto debolissimo e decisamente imbarazzante è il
continuo ricorso ai cliché mio Dio, al limite della parodia, davvero più triti e ritriti che si possano reperire, che
hanno reso il romanzo, a mio giudizio, un patchwork di stereotipi cuciti
insieme con volgarità assortite riassumo il libro in due parole: stereotipi volgari. Ma andiamo con ordine.
La protagonista, Fiamma, brilla e annoiata dal ricevimento di nozze
della sua migliore amica, decide di togliersi uno sfizio e prova a rimorchiare
l'attraente testimone dello sposo (nonché agente letterario della sposa) che,
ovviamente, non si tira indietro dicendo più e più volte che entrambi non vogliono coinvolgimenti ma solo sesso. Di comune accordo si concedono un rapporto da
una botta e via occasionale sul bolide di lui nella romantica
cornice delle colline toscane.
Sorpresa sorpresa, i due finiscono per scoprire che il migliore
contraccettivo sarebbe stato la castità anche qui senza un perché. Preservativo usato, integro, tutto regolare, nessun intoppo, niente: l'incontro focoso ha avuto una
conseguenza imprevista e Fiamma si ritrova incinta. Lo dice a Massimo; non
perché sia in cerca di un aiuto economico ma perché le sembra giusto farglielo
sapere tra l'altro senza spiegare il perché. Non vuole averlo tra i piedi, non vuole i suoi soldi (anche se non potrebbe farcela senza) e non vuole averci a che fare. A che pro? Per il bambino? Sarebbe carino, ma non lo dice, non parla mai della creatura che le cresce dentro, non pensa mai a come farà a come sarà, ai sentimenti che prova. Ovviamente non vuole rinunciare al bambino perché ha scoperto di
desiderarlo veramente lo dice ma così, non c'è il minimo trasporto per la gravidanza, niente. Ne prende atto e decide che sì, magari un bambino lo vuole, stop. Un punto per Fiamma. Peccato che poi crolli tutto
miseramente. Massimo vuole contribuire alle necessità del nascituro, nonostante
dubiti della sincerità di Fiamma dubbi che onestamente avrei avuto anche io e che però per lui spariscono in fretta, senza motivo, e alle spese mediche della gravidanza (ma la
sanità in Italia non è pubblica? Non è che per una gravidanza una donna sia
obbligata a rivolgersi a un medico privato... misteri).
Fiamma tentenna, poi accetta: ha scarse risorse economiche, un aiuto
del genere non può che essere il benvenuto; quindi ringrazia e se ne va non senza lamentarsi di tutto e ribadendo di non volere i suoi soldi, salvo poi accettare subito tutto.
Rimasto solo e pieno di dubbi, Massimo riceve una telefonata
importante per il futuro sviluppo della storia: la sorella gli ricorda del
compleanno dello zio compleanno che cade sempre lo stesso giorno, ogni anno che, tra l'altro, non vede l'ora di saperlo sistemato con
una brava ragazza approvata dalla famiglia. A questo punto il criceto che
dimora nella testolina del giovane che fa compagnia all'unico neurone rimasto e importante agente letterario, comincia a
far girare gli ingranaggi del cervello (ancora impantanato sul pensiero della
gravidanza o delle forme di Fiamma) e arriva una improvvisa illuminazione: sfruttare la situazione di
Fiamma per mettere a tacere una volta per tutte queste scomode richieste ma certo! Come mettere a tacere la famiglia? Con uno scandalo no?. Devo
ammettere che io ho trovato insensato assurdo il modo con cui si arriva
a questa decisione e nemmeno andando avanti sono riuscita a dare un senso a
questo particolare punto non ci sei riuscita perché l'autrice non l'ha spiegato, mai. Ha fatto fare questa scelta al personaggio senza una motivazione, senza senso.
Massimo si reca a casa di Fiamma per esporle il suo piano: un
matrimonio di facciata, che li avrebbe comunque lasciati liberi di poter frequentare,
volendo, altri partner ma senza farsi scoprire, sai le apparenze. Lo dice poi a una donna incinta che dovrebbe avere come primo pensiero il benessere del suo bambino, non l'autorizzazione a spassarsela con chiunque voglia. La ragazza ci pensa per una frazione di secondo, quindi
accetta. Ovvio, no? Chi non lo farebbe? Ma assolutamente non per i soldi, non è quel tipo di persona lei. Anche qui però non spiega minimamente perché accetti. Bene, qui mi è partita la prima sfilza
di insulti: lo conosci "solo" in senso biblico non sai niente
di lui, a parte il fatto che ha un macchinone e un ufficio lussuoso, eppure lo
sposi?!? Ricordo a costo di essere ripetitiva: non vuole i suoi soldi, nooooo Ma stiamo scherzando? E, soprattutto, lo sposi con le premesse che ti
ha fatto lui, di un matrimonio esclusivamente di "convenienza" per
entrambi, dando per scontato che, nemmeno in futuro, possa entrare in gioco un
coinvolgimento emotivo. Che squallore.Qui l'autrice avrebbe dovuto motivare entrambi invece li ha fatti passare per due idioti che pensano solo ai soldi e al sesso, smentendosi a parole subito dopo.
Altra cosa che mi ha dato sui nervi è quello che succede dopo che
Fiamma ha acconsentito al matrimonio: Massimo le comunica che la cerimonia si
sarebbe tenuta il giorno successivo, facendoci capire che 1) la burocrazia non
esiste per lui in Italia? Sul serio? La legge è diversa, l'autrice doveva documentarsi; 2) già sapeva che lei avrebbe accettato. Che arrogante.
Ovviamente lui ha fatto ricerche su di lei, forse sa anche quante mutande
abbia nel cassetto di sicuro conosce la sua biancheria, è la cosa che più gli interessa ma la sua futura sposa viene tenuta del tutto all'oscuro
delle sue origini (ha origini nobili, ma non vuole che si sappia ricordiamo che è l'agente della sua migliore amica. Molto credibile pure qui).
Così Cenerentola convola a nozze con il suo principe (pardon, conte) e che cerimonia! e, dopo una prima notte in Italia, partono alla volta dell'Inghilterra lei ovviamente acconsente a tutto, certo.
Bene: parliamo della prima notte. Fiamma vede il suo neo marito
parlare con una donna (ricordiamoci che l'accordo era di un matrimonio solo di
facciata) e si scopre gelosa. Appena sveglia, il giorno seguente, decide di
"vendicarsi" giusto comportamento maturo da futura mamma. Lui le ricambia il favore giusto comportamento maturo da futuro papà. Qui il gioco di seduzione
che comincia fra i due mi è piuttosto ridicolo, secondo me: non sanno fare
niente di meglio che spogliarsi e mostrarsi nudi l'uno all'altra. Insomma,
davvero molto maturo, devo dire. Pensavo che la seduzione fosse qualcosa di più
sottile, intrigante... vabbè, passiamo oltre se questo è il suo concetto di seduzione siamo a posto. Sono dispettucci da adolescenti arrapati.
Di lì a poco, per buona pace dei bollori di entrambi, le
incomprensioni si appianeranno a sufficienza da far propendere entrambi per una
riconciliazione a base di ginnastica tra le lenzuola. Ammetto che, con questo
libro, mi è diventata chiara la differenza che corre tra fare l'amore (non è
un'opzione contemplata, in questo caso), fare sesso e scopare. Mi scuso per il
francesismo fin troppo delicata. L'ultimo concetto, in particolare, direi che è molto ben
rappresentato in tutto il libro diciamo che molte delle 317 pagine sono dedicate al sesso. Tra l'altro introduce pure il BDSM o meglio vorrebbe introdurlo, con la sorella di Massimo. Io sono una lettrice di erotici, adoro anche le tematiche più forti, ma qui ho avuto solo noia e fastidio. Non è spiegato niente che esuli l'atto fisico in sé, niente psicologia, niente coinvolgimento, i sentimenti non sono neanche contemplati in lontananza. Gli unici apprezzamenti fatti sono per l'aspetto fisico e la capacità amatorie, ovviamente a livelli altissimi.
La parte in cui i due sono in visita alla tenuta di famiglia, quando
Fiamma scopre finalmente con chi ha a che fare, ha presentato diversi episodi
che mi hanno dato veramente fastidio. Partiamo, per esempio, dal modo in cui
Massimo si rivolge a Fiamma (e viceversa): ammetto di aver pensato che, in
confronto a loro, Shrek e Fiona che ruttano a tavola siano la quintessenza
della signorilità questa per me rimarrà nella storia. Durante il loro soggiorno, i neosposi, scoprono le gioie
coniugali. Le scoprono più o meno dovunque, rendendo chi legge partecipe di
questi momenti di intenso piacere puramente fisico: il sentimento è ancora
accuratamente bandito sentimento? Si mangia?.
In tutto questo, l'unico a ricordarci il vero motivo per cui questi
due si sono sposati (cioè la gravidanza inaspettata) è il cugino che trama per
ereditare il titolo di conte, aiutato dalla moglie e dall'autista (valida
alternativa al classico maggiordomo, troppo cliché) mancava solo l'ex gelosa e poi aveva fatto il pieno di stereotipi.
Temo di essermi dilungata fin troppo e preferisco non parlare oltre
della trama perché da qui in poi ci sono stati momenti che mi hanno davvero
incattivita; uno su tutti la scena in cui Max e Fiamma litigano e si
riappacificano, se così si può dire, durante il pranzo in famiglia. Ora, non
credo di essere una puritana, ma posso dire che certe cose mi hanno davvero
disgustata? Che mi hanno fatto venire voglia di mettermi a urlare per la
rabbia? Ma davvero c'è chi lo trova un libro adatto a chi ama le storie
romantiche? Non mi viene proprio da accostare romantico e questo libro.
Fiamma non fa altro che lamentarsi perché la gente la considera una
"facile" fattele due domande solo perché ha un corpo formoso. Si lamenta e si lamenta e
fa discorsi tipo Jessica Rabbit: "non sono cattiva, sono loro che mi
disegnano così"... ad ogni modo non fa praticamente niente per smentire
questa percezione che la gente ha di lei, e non mi riferisco al suo modo
provocante di vestire. Resta uguale a se stessa zoccola dall'inizio alla fine del
libro, nemmeno la tragedia che subisce sembra darle la spinta per una crescita
interiore la tragedia è che viene messa da parte e non può più fare ginnastica coniugale, non è dispiaciuta mai. Portare un figlio in grembo ti cambia dal primo momento forse a te, lei no di sicuro. Lei sembra
non essere particolarmente consapevole di cosa si provi, non ci sono quei gesti
spontanei e inconsci che indicano che "lì" c'è qualcosa che ti sta
cambiando la vita. Se ne ricorda giusto durante una lezione di equitazione
molto... alternativa, se così si può definire un'idea ve la siete fatta vero?.
Su Massimo posso non pronunciarmi Puoi? Lo trovo un pessimo esemplare di uomo uomo è veramente una parola grossa:
egoista, narcisista, possessivo e, a tratti a tratti? Quando non lo è?, piuttosto infantile. Tiene
nascoste le sue origini nobili però, per lui, il denaro è la bacchetta magica
che può risolvere tutti i problemi; la sua carta di credito è la fata madrina,
che gli permette di concretizzare i sogni: gioielli e abiti di alta moda per
trasformare la sua Cenerentola in principessa per una notte però non vuole essere scelto per i suoi soldi. Per me è il suo personaggio è quello caratterizzato peggio di tutti, e già c'è l'imbarazzo della scelta. L'autrice non spiega mai le sue convinzioni, i suoi pensieri. Gli fa fare scelte che cozzano con i dialoghi successivi, è un controsenso. Ci sono due rimandi al suo passato ma non vengono analizzati, così come non lo sono i suoi rapporti familiari. È un libro carente su troppe cose, tranne le spiegazioni delle scene di sesso, che sono pure piuttosto volgari
Poi, siccome ho una certa tendenza all'autolesionismo, sono andata a
cercarmi anche il libro precedente, per capire se questo sia stato un incidente
di percorso o... altro tu ti vuoi male. Ecco, mettiamola così: avrei parecchio da dire anche su
quel libro, ma in questo momento sarebbe meglio tralasciare possiamo fare la prossima volta.
Valutazione? Se proprio dovessi dare un voto, direi uno. In realtà
sono più orientata sul Non Classificabile.
Voto mio:
Se avete letto tutto complimenti e grazie, è lungo, ma di cose da dire ce ne sono tante e ce ne sarebbero altrettante. Speriamo di non aver offeso nessuno e che vi sia piaciuta questa forma di recensione.
Voi l'avete letto? Concordate?
Punto primo: sono piegata in due dal ridere. Vi amo.
RispondiEliminaPunto secondo: letto il libro e concordo con voi. Su tutto. Anche io leggo erotici, ma questo libro non è nemmeno quello...
Non ci è proprio piaciuto e non per il genere
EliminaPerò così mi smontate proprio! Ho comprato questo ebook in offerta ed ero così curiosa di leggerlo!
RispondiEliminaMeglio che non ho comprato il cartaceo vero? Lo leggerò comunque però perchè adesso sono ancora più curiosa e complimenti per questo post,è stato molto divertente
Susy per fortuna che l'hai preso digitale! Poi mi dirai, questa è la nostra opinione, so che ad altre è piaciuto molto
EliminaSenza un motivo è il tema principale della storia. Non è proprio il mio genere visto che io ho sempre fame di sapere tutto! Lo sai bene, tu, Chiara. però fate altre recensioni così, sono troppo forti.
RispondiEliminaGrazie Dolci, provvederemo
EliminaBene, un libro in meno! Non ho né il cartaceo né il digitale, meno male che sono passata a vedere cosa ne pensate!
RispondiEliminaè stato comunque divertente leggerlo, perché l'ho fatto insieme a Jules
EliminaCredo che il lettore abbia - almeno - due, inviolabili, diritti: poter esprimere il proprio parere, soprattutto se negativo, e poter leggere una storia che abbia un intreccio curato e credibile, una struttura narrativa e sintattica adeguata e una caratterizzazione dei personaggi che non sia semplicistica e, dunque, stereotipata. Lo scrittore è un artigiano, vero è che la lettura è un'esperienza con un'alta componente soggettiva, però se il lavoro non è bene svolto non puoi aspettarti elogi; cosa diversa è il gusto personale o il fatto che ognuno di noi sia più sensibile a determinati messaggi e contenuti.
RispondiEliminagrazie Maryella, hai detto in maniera ineccepibile un concetto a cui tengo molto
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