giovedì 13 marzo 2025

Recensione "Ma Cupido ha i tacchi a spillo?" di Viviana Giorgi - Tu leggi? Io scelgo!

Buongiorno lettori, appuntamento con la rubrica nata da un'idea di Rosaria, gestita da me, Chicca e Dolci, che adoro sempre di più.


La rubrica, a cadenza mensile, consiste nel leggere un libro recensito da un altro blog partecipante

L'ordine di scelta è casuale, abbiamo usato random.org e questa volta mi è capitata Floriana.
Tra le sue tante scelte ho individuato questo libro, che da troppo tempo aspettava nel kindle.

Il libro: 
Autrice: Viviana Giorgi
Titolo: Ma Cupido ha i tacchi a spillo?
Editore: Emma Books
Data di pubblicazione: 7 marzo 2018
Pagine: 111

Trama:
E se Cupido fosse una robusta infermiera dell’est e la sua freccia un tacco a spillo? Claudia non lo avrebbe mai creduto possibile se l’esuberante Stilettova (come l’ha soprannominata fra sé) dopo averle trafitto senza pietà un alluce non l’avesse condotta dritta dritta tra le braccia del dottor Andrea Di Carlo. La storia di Claudia e Andrea parte così, in quarta, indifferente a chi non li vorrebbe vedere insieme e con la sorpresa di un viaggio in Sud Sudan.
Viviana Giorgi torna con una commedia romantica che ci farà sorridere, sospirare e chiederci perché certe storie non ci capitino mai. Lieto fine assicurato, ma con qualche riflessione qua e là su chi è meno fortunato di noi.



Mi piace questa autrice e avevo questo (e qualche altro titolo) nel kindle da troppo tempo, sono contenta di aver colto l’occasione per recuperarlo. Ma Cupido ha i tacchi a spillo? racconta la storia di Claudia e Andrea, che grazie alla freccia di Cupido, rappresentata da un tacco 12 della Stilettova, si incontrano, si innamorano e vivono la loro storia, con alti e bassi e con un sacco di avvenimenti, tutti insieme.

Devo dire che questa invasione di accadimenti tutte insieme, concentrate in poco più di 100 pagine, mi ha un po’ destabilizzata. L’autrice parte in quarta e prosegue a tutto gas, senza mai mollare la tavoletta, per rimanere in tema. Tanto veloce, per me pure troppo, perché facendo così non si ferma a elaborare quel che secondo me è necessario alla storia.

Non ho amato la protagonista, ma comunque non è così ben definita da capirla bene, Andrea è più semplice (un po’ stereotipato ma ci sta) ma comunque anche lui avrebbe avuto bisogno di maggior spazio. Inoltre tutta la questione riguardante il Sudan secondo me necessiterebbe di maggior esposizione, mi è sembrato proprio di correre dietro alla storia.

Detto questo la penna della Giorgi è sempre una garanzia, ha una scrittura semplice ma molto curata, ha poi quel tocco, forte, di ironia che la contraddistingue e la fa risultare sempre più che piacevole.

Poi il personaggio della Stilettova è uno spasso, mi è piaciuta tantissimo e me la sono visualizzata nella mente da subito.

Un libro con troppe cose tutte concentrate e poco elaborate, ma lo stesso gradevole da leggere.
Voto: 3*

Lo conoscete?
Le altre recensioni
Grazie a Dolci per la grafica

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