martedì 11 marzo 2025

Purché sia di serie - Recensione "Da qualche parte al di là del mare" di T.J. Klune

Buongiorno, oggi tocca alla rubrica sulle serie, nata da una mia idea e che ha come obiettivo di cercare di portarne a termine qualcuna delle millemila iniziate.

La rubrica quindi consiste nel leggere mensilmente un libro appartenente a una serie cominciata (quindi non il primo) e di parlarne sul blog.


Questo mese vi propongo questo titolo, letto insieme alle mie amiche Chicca e Dolci.

Il libro:
Autore: T.J. Klune
Titolo: Da qualche parte al di là del mare
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 29 ottobre 2024
Pagine: 460
Serie: Cerulean Chronicles #2

Trama:
Arthur Parnassus vive una bella vita costruita sulle ceneri di una brutta vita. È il direttore di uno strano orfanotrofio su un'isola lontana e spera di diventare presto il padre adottivo di sei bambini magici che vi abitano. Nessuno di loro deve provare quel dolore che lui stesso ha provato da bambino. A fianco ha il suo grande amore, Linus Baker, ex assistente sociale del Dipartimento della Gioventù Magica; e ci sono Zoe Chapelwhite, spiritello dell'isola, e la sua fidanzata, la sindaca Helen Webb. Tutti loro faranno di tutto per proteggere i bambini e Arthur si trova a condurre una battaglia perché la sua famiglia, e tutte le persone magiche, abbiano finalmente il futuro che meritano. Ma le ombre del passato e l'arrivo di un altro bambino minano le sue certezze: la sua famiglia crescerà più forte che mai o cadrà a pezzi?




Di questo autore leggo volentieri sempre tutto, a volte pure rileggo, perché ha un modo di scrivere per me magico, mi appassiona, mi fa emozionare e mi fa ridere (pure arrabbiare a volte), insomma posso tranquillamente dichiarare che sia uno dei miei preferiti.

Però, e c’è un però, ammetto che non sentivo l’esigenza del sequel de La casa sul mare celeste e che, soprattutto all’inizio di questo secondo libro, pur trovandolo come sempre molto appassionante e appagante, ho visto una trovata commerciale, in quanto le tematiche, l’ambientazione, i personaggi, tutto quanto è del tutto simile al precedente. Ma (perché c’è pure il ma oltre il però), ammetto che pur non sentendone l’esigenza, pur riconoscendo la non utilità (in senso lato, perché è sempre bene ribadire questi concetti), mi sono goduta la lettura, ho apprezzato, sono felice di averlo letto.

Questo libro è quindi una coccola per noi lettori e ribadisce ciò che è più caro all’autore: ognuno ha il sacrosanto diritto di essere ciò che è, senza vergogna, senza discriminazioni. Non posso che essere d’accordo con lui, in tutto.

Ammetto che, essendo praticamente una favola, il buonismo bussa con insistenza, ma Klune sa gestire con ironia il tutto, rendendo il libro divertente e non retorico.

Una cosa che ultimamente patisco un pochino nei suoi libri, e che ho riscontrato anche qui, è la – passatemi il termine – “discriminazione al contrario”. Praticamente se non sei diverso non puoi capire, e forse in questo c’è del vero, però non c’è verità nel fatto che se non sei diverso sei sbagliato. Ma questa è una sottigliezza che non ha pregiudicato la mia lettura. Ho però apprezzato e concordato con lui nelle considerazioni finali, dei ringraziamenti.

Sono contenta di averlo letto, una storia che scalda il cuore.
Voto: 4* 
Voi l'avete letto?
Passate anche a leggere gli altri blog, appuntamento al mese prossimo!
Grazie Dolci per la grafica


2 commenti: