Il libro:
Autrice: Raven Kennedy
Titolo: La prigioniera d'oro
Editore: Armenia
Data di pubblicazione: 30 marzo 2022
Pagine: 300
Serie: #1 Re Mida e la gabbia dorata
Trama:
Auren è la favorita di re Mida, l’uomo dal tocco d’oro, che la tiene in una gabbia dorata, simbolo del suo potere.
Questa «gabbia» copre l’intero piano superiore del castello, con gabbie integrate in ogni stanza e passerelle sbarrate collegate tra loro, in modo che Auren possa girare liberamente per il castello. La prigioniera si sente protetta e al sicuro nella sua gabbia. Ma da cosa?
Ha avuto una vita molto dura, ha vissuto per strada fino a quando Mida non l’ha salvata. Auren lo conosce da prima che diventasse re, il che spiega molto sul loro rapporto. Ma la sua vita, le sue sicurezze, stanno per cambiare brutalmente...
Questo libro mi ha piacevolmente stupita, mi è piaciuto più di quanto mi aspettassi. Dalle recensioni lette in giro, pensavo di trovarmi di fronte a un dark romance, con qualche elemento fantastico, invece nulla di più lontano dalla verità! Non è un dark romance, non è proprio un romance, ma un fantasy con una forte componente introspettiva sulla protagonista, fulcro di tutto.
Questa storia prende spunto dalla leggenda di Re Mida, anche se un retelling vero e proprio non mi spingerei a definirlo. Inoltre questo è il primo libro di una serie di cinque (credo), quindi funge proprio da introduzione, su personaggi e ambientazione.
Mi è piaciuta tantissimo la caratterizzazione dei personaggi, fatta benissimo. Auren, la protagonista, è la favorita di Re Mida e vive letteralmente rinchiusa in una gabbia, grande, dorata e ricca, ma pur sempre una gabbia. Inoltre ha un rapporto con Mida tossicissimo, ma proprio tanto. Lui è narcisista e manipolatore e lei una vittima, che si crede innamoratissima. Una visione fantastica di rapporti esistenti in realtà, purtroppo, che l’autrice ha gestito in maniera eccelsa. Ovvio che non approvo il comportamento di Re Mida né quello di Auren, ma nello stesso tempo l’ho riconosciuto come reale, come purtroppo già visto in situazioni in cui c’è questo tipo di meccanismo. Inoltre le crepe iniziano a formarsi, piano piano e questo fa ben sperare per i seguiti e per la crescita, già presente seppur non ancora così determinante, della protagonista.
Tra i secondari ho un debole per Digby, la guardia personale di Auren, ma mi ha intrigata anche la Regina, moglie di Re Mida, personaggio non positivo o almeno non apparentemente, che fa intravedere il suo grande potenziale.
Ho apprezzato tanto anche i vari intrighi, alcuni ancora appena accennati. Il wordlbuilding non è chiaro all’inizio, ma viene presentato man mano. Alcune domande che mi sono fatta sono ancora senza risposta, non so se siano mie supposizioni reali o campate in aria, e questo mi ha gratificata. Essendo il primo di una serie, avere tutte queste questioni e idee mi fa capire che la storia mi ha conquistata, che ha gettato buonissime basi.
L’unica “pecca” riguarda la componente fantasy, che piomba sul finale senza grosse preparazioni, che è poco sviluppata (secondo me volutamente perché immagino sarà protagonista nel secondo libro). Ma non è un grosso fastidio, tutt’altro, il libro scorre benissimo pur essendo la prima parte molto statica.
Insomma un primo libro secondo me decisamente riuscito, che mi fa venire voglia di leggere il seguito immediatamente.




Nessun commento:
Posta un commento