lunedì 1 dicembre 2025

Recensione di Ludovica - Tu leggi? Io scelgo! - "Restore me" di Tahereh Mafi

Buongiorno lettori, oggi tocca a Ludovica, per questa rubrica che amo molto, nata dall'idea di Rosaria e ora gestita da me e Chicca. Se vi facesse piacere partecipare fatemi un fischio.


La rubrica, a cadenza mensile, consiste nel leggere un libro recensito da un altro blog partecipante. 

Questa volta ha scelto tra le recensioni di Graziella, blog Libri e librai, e ha scelto questo titolo.
Il libro:
Autrice: Tahereh Mafi
Titolo: Restore me
Editore: Fanucci Editore
Data di pubblicazione: 1 giugno 2022
Pagine: 348
Serie: #4 Shatter me

Trama:
Juliette Ferrars pensava di aver vinto. Ha rilevato il Settore 45, è stata nominata nuova comandante suprema e ora ha Warner al suo fianco. Ma è ancora la ragazza con la capacità di uccidere con un solo tocco e con il mondo intero nel palmo della mano. Quando giungerà il pericolo, riuscirà a capire chi è diventata, chi è oggi? Riuscirà a controllare il potere che esercita e usarlo a fin di bene?
Restore Me è il primo libro di Tahereh Mafi che dà inizio alla nuova trilogia della serie Shatter Me.


 Ho chiuso l’ultimo libro della trilogia (Ignite me) nel 2018, totalmente presa da quella che ho archiviato come una delle più belle saghe Fantasy Young Adult che abbia letto, nonostante nell’ultimo capitolo la Mafi avesse lasciato un finale troppo aperto per i miei gusti. Approcciandomi, dopo ben 7 anni, ad un nuovo libro ero terrorizzata innanzitutto di non ricordare molto, o non ricordare proprio nulla, ma anche di non riuscire ad entrare in una storia che sì mi aveva lasciato tanto, ma di cui temevo di aver perso le emozioni, che probabilmente è il bagaglio più ingombrante che mi sia portata dietro.

Mi sono bastati, invece, pochi minuti e qualche pagina per rientrare nel vivo della trama, per ricollegare i vari avvenimenti che avevano portato la protagonista, Juliette, a divenire la Comandante Suprema del Settore 45. Mi è bastato molto meno per ricordarmi perché ad un certo punto, dall’iniziale sbandata che mi ero presa per Adam, sia passata direttamente ad idolatrare Warner, fino a farlo divenire in assoluto uno dei miei protagonisti maschili preferiti.

 

Rispetto al terzo capitolo della saga, con cui l’autrice fa terminare la prima trilogia, questo quarto volume, ma insieme anche primo della nuova trilogia, è molto più lento, un po’ perché, anche se è ambientato solo sedici giorni dopo la fine del terzo, è uscito parecchi anni dopo (per l’esattezza 4) quindi si ripercorrono gli episodi salienti, e direi anche per mia fortuna, così ho potuto riacciuffare con poco sforzo la trama generale, un po’ perché questo è effettivamente il primo capitolo di una nuova trilogia, quindi c’è stato bisogno di introdurre nuovi personaggi, nuovi risvolti e dare l’incipit a nuovi percorsi ed anche approfondire un argomento importante, cioè la Restaurazione di cui sì si parla dalla prima pagina, ma mai davvero in maniera esaustiva.

 

Il pretesto che l’autrice ha trovato per farci capire meglio cosa sia la Restaurazione, è inserire Juliette, giovane diciassettenne, vissuta per gran parte della sua vita in un orfanotrofio, divenuta Comandante supremo dopo aver ucciso il precedente comandante, in un ruolo di cui non conosce nulla, in un mondo politico fatto di intrighi e stratagemmi, lontanissimo da quanto lei sia preparata a vivere, che esige conoscenze non solo dell’immediato presente ma anche di un passato ingombrante.

 

È stato piacevole, ed anche divertente, ritrovare Kenji, nel suo fraterno rapporto con J., lui che le fa da spalla, lui che è il suo confidente, lui che la tranquillizza su un ruolo che fa apparire lei piccola e inadeguata, ma anche nel nuovo rapporto che deve costruire con Warner, per amore di Juliette. Lei rispetto ai precedenti volumi, sembra essere divenuta molto meno lagnosa e più sicura di sé, anche se probabilmente aver ucciso il padre di Warner le abbia dato troppa consapevolezza di sé, anche dove a mancarle non è solo l’esperienza, ma magari anche l’umiltà di farsi consigliare dall’uomo che è stato cresciuto per rivestire questo ruolo di potere. Warner.

Come è mio solito, di lui potrei scrivere un capitolo a parte, grazie anche al fatto che la Mafi ci ha fatto questo regalo di un doppio punto di vista, in cui è proprio lui, con la sua capacità analitica e introspettiva di guardare la realtà, a dare voce ai suoi pensieri. Non so quali ingredienti l’autrice abbia usato per tirare fuori un personaggio così equilibrato, nonostante tutte le brutture vissute e compiute, così innamorato, nonostante il mostro che l’ha tirato su senza amore, ma l’esperimento è riuscito alla perfezione.

 

Come dicevo, sì forse rispetto agli altri libri, appare un po’ più lento, discorsivo, con meno adrenalina e colpi di scena, però devo dire che a me non è dispiaciuto per niente, anzi, mi ha fatto venire voglia di recuperare subito gli altri e capire dove sia andata a finire Juliette, che fine abbiano fatto Warner e Kenji, e soprattutto cosa ne sia stato del Settore 45! 
 Voto: 4*

Le altre recensioni
Grazie Chicca per la grafica

Nessun commento:

Posta un commento