venerdì 16 marzo 2018

Recensione "Favola splatter" di Beppe Tosco e Francesco Tosco


Autori: Beppe e Francesco Tosco
Titolo: Favola splatter
Editore: Frassinelli
Data di pubblicazione: 16 gennaio 2018
Pagine: 254

Trama:
Un silos colmo di tonnellate di cocaina esplode su Milano e scatena follie e psicosi. Un comandante dei carabinieri e due ragazzi lottano per la sopravvivenza in una città impazzita. Milano. Tra 15 anni. Gheorge Pop è un criminale pieno di idee brillanti. L'ultima, davvero geniale, è quella di riutilizzare la cocaina che - una volta evacuata dai suoi consumatori - abbonda nelle fogne di Milano: raccoglierla, filtrarla, ripulirla, e rimetterla in circolazione. Little Virgin, la chiama (raffinato inglesismo per Madunina). Un tragico giorno d'estate, però, un temporale fa cadere un'enorme gru sul deposito in cui Pop tiene ammassate tonnellate di droga da ripulire, che trascinate dal vento si spargono sopra Milano. E la città impazzisce: i freni inibitori scompaiono, e gli operosi cittadini di Milano si abbandonano ai loro desideri più nascosti. Desideri che, nella stragrande maggioranza dei casi, si rivelano essere estremamente violenti. Vendette, violenze, omicidi dilagano per le vie di Milano, e, come se non bastasse quello che succede davvero, qualcuno si diverte a gettare benzina sul fuoco attraverso il web, dove spopola l'hashtag #MilanoFiesta, che viralizza e diffonde all'infinito le immagini e i video della follia. In questo contesto inizia l'odissea di uno strano trio: Vladi, un ragazzino di origini russe strutturalmente orfano; Lola, adolescente tanto impaurita quanto decisa, e il comandante dei carabinieri De Leo, che - non potendo fare nulla per fermare l'ondata di violenza - decide che la cosa migliore da fare sia provare a salvare almeno i due ragazzini. E intanto si domanda: ma è possibile che sia stata solo una nuvola di droga a scatenare tutto questo?

C'era una volta in un paese lontano lontano... no, fermi tutti. Siamo a Milano nel 2032 e soprattutto non vissero tutti felici e contenti! 
Questo libro è ciò di più lontano possa esistere dal buonismo tipico delle fiabe, anche se la struttura da favola esiste. Abbiamo gli eroi, i cattivi, un viaggio, un epilogo ecc, ma il tutto è estremamente moderno e irriverente.
In questa Milano del prossimo futuro le cose non sono poi così diverse da ora, solo più esasperate. Cosa può succedere allora se un fiume di cocaina (tra l'altro filtrata dai liquami prodotti dagli abitanti) viene sparpagliata nell'aria? Forse questa è la scusa che tutti stavano aspettando per abbandonarsi ai propri istinti, lasciando perdere convenzioni sociali.
Una Milano che nel corso degli ultimi anni ha coltivato una predisposizione particolare, come del resto molte altre grandi città, alla violenza creativa.
La trama in questo libro la fa da padrona, ne succedono di tutti i colori. Si vanno a toccare tutte le tematiche sociali moderne, passando dai reality ai vicini di casa, con aneddoti e situazioni esilaranti, che lasciano però un certo amaro in bocca.

Ho adorato questo libro, in ogni sua riga. Soprattutto perché è politicamente scorretto e se ne fa quasi un vanto. Tira bacchettate a tutto e tutti senza farsi problemi e lo fa con uno stile che amo, usando il sarcasmo.
Beppe Tosco è un autore comico e si percepisce. Sono scoppiata a ridere moltissime volte, quasi con un senso di vergogna per la cattiveria che spesso mi ha divertita. L'ironia qui è talmente sviluppata da essere quasi cinismo e io ne ho amato ogni parola.
 Sollecitato dai folli più puri, il tessuto metropolitano si sfonda. Nello stesso modo con cui si sfondano le sedute delle sedie di paglia. Un filo che si rompe non mette in pericolo la stabilità della sedia, ma obbliga i fili che gli sono accanto a uno sforzo maggiore per resistere. E se i fili che si spezzano cominciano a essere troppi, anche quelli a loro vicini, e che magari avrebbero ancora la fibra per resistere, si spezzeranno pur essi. E quelli accanto allora dovranno sopportare un peso via via più oneroso fino a che, di colpo, la seduta della sedia si sfonderà. E trullallero e trullallà.
È stata una lettura quasi catartica, mi ha permesso di prendere in giro aspetti della società che la morale comune non permetterebbe. In tutto questo ovviamente la riflessione è obbligatoria.
Infatti io Favola splatter non l'ho letto in un lampo, nonostante la trama così ricca e appassionante. L'ho assaporato ed elaborato, godendomene ogni pagina.

La storia ha una sua struttura ben delineata e il tutto ci viene raccontato con un occhio esterno, quello di un falco. Un espediente che ho apprezzato molto, che ne completa il quadro, ponendo pure l'attenzione ai rapporti uomo/natura.

Durante la manifestazione Tempo di libri a Milano ho avuto la possibilità di assistere a una presentazione del libro, conoscendo così i due autori e scoprendo il loro ruolo nel libro. È stato interessante vedere come hanno interagito, quali modifiche o aggiunte hanno apportato e capire come questo abbia influito sulla stesura del libro, migliorandolo ulteriormente.
Due bocconcini, per una città che da tanti anni ha smesso di essere da bere, e che ora ha fame.
Favola splatter è un libro bellissimo, che mi è piaciuto veramente tanto e sto consigliando a diverse persone. Capisco che non sia una lettura adatta a tutti, proprio per quella vena caustica che aleggia, ma per me è l'ideale. L'ho amato dall'inizio alla fine e lo spaccato di realtà che ne emerge continuerà a farmi riflettere. Strappandomi più di una risata.
Voto:

Vi ho incuriosito?


12 commenti:

  1. Questo entra in direttissima nella wish list *^* sembra imperdibile.

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  2. Concordo al 100%! Grazie per avermelo consigliato <3

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  3. Ciao Chiara! Non conoscevo questo romanzo, ma ne hai parlato benissimo...sono incuriosita!

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  4. Sento un po' sapore di distopico...me gusta! *-*

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    1. non proprio ma ci sta. Te lo consiglio, tu sapresti apprezzarlo

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  5. La trama mi ha colpito subito, ma la tua bella recensione mi ha convinto completamente. Lo segno subito in wish list!

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