Recensione "In punta di piedi" di Sarah Iles

Autrice: Sarah Iles
Titolo: In punta di piedi
Editore: Self
Data di pubblicazione: 10 febbraio 2016
Pagine: 114
Serie: #1 Pasticcino Blue

Trama:

“Sono alla perenne ricerca di equilibrio per la mia posizione nel mondo. Forse più semplicemente tutto dipende dal fatto che i miei desideri sono così fragili e incostanti che vorrei che qualcun altro lottasse per realizzarli al posto mio, ma so, purtroppo, che questa è solo la favola insulsa di chi, come me, ha paura, paura, a volte, di affrontare la vita.”

Londra. Anna ha quasi 17 anni, è stata abbandonata dalla madre e vive la sua vita insieme al padre, Gabriel, e al suo amato cane Click. Cerca di confondersi nella nebbia di Londra e esprime le sue emozioni solo attraverso la danza.

Il giorno del suo diciassettesimo compleanno incontra per caso Romeo e da quel momento tutto cambierà. Mentre, in punta di piedi, Romeo entra nella sua vita, Stuart irrompe con audacia e passione e il cuore di Anna vibrerà con palpiti differenti per i due ragazzi e sarà allora che la vita metterà a dura prova il suo animo. Tutto si trasformerà e la dolce Anna non sarà più la stessa.

Per diventare adulti bisogna diventare forti.

Questa novella introduce la storia di Anna, una ragazza di quasi 17 anni con la passione per la danza. Attraverso queste righe possiamo conoscere lei e la realtà che le sta intorno.

Mi è stato proposto di leggere il secondo di questa serie e ho voluto prima farmi un'idea con questo, per avere un quadro completo.

Inizio col dire che l'idea della storia mi piace anche se i contenuti sono forse più adatti a un pubblico giovane. Mi è sembrato però di leggere degli appunti più che un libro strutturato.

Manca proprio una revisione, non c'è stacco temporale fra le situazioni, non c'è cura nella struttura e neanche nell'editing. Gli argomenti non sono analizzati ma presentati così, come un dato di fatto. Un esempio: quando Anna dice che non riesce a dire di no a Stuart finisce lì. Perché non riesce? Cosa prova?

Gli argomenti non sono ben sviluppati e non capisco il perché della scelta di un racconto breve. Di materiale ce ne sarebbe per un libro corposo, invece è tutto messo lì in maniera frettolosa.

Inoltre diverse cose sono al limite dell'assurdo, impossibili. 

Credo che molto del mio stupore sia dovuto anche alla mia età. È un libro per ragazze e anche se ricordo cosa si prova a 17 anni li ho superati da un po'. 

L'ho letto in un pomeriggio, è scorrevole e abbastanza coinvolgente. Ho visto del potenziale in questo scritto, che se fosse lavorato nella maniera giusta potrebbe diventare un buon libro.

Sono curiosa di leggere il seguito anche perché so che in quel caso il lavoro c'è stato.

Voto: