Titolo: La poesia dell'anima
Editore: Newton Compton
Data di pubblicazione: 12 luglio 2018
Pagine: 320
Trama:
Giulio Dante è un giovane meccanico che vive ad Ancona, ha una passione segreta per la poesia e fa da padre al fratello Tommaso, che ha la sindrome di Down. Nella sua vita non c’è posto per l’amore, ma solo per avventure mordi e fuggi. Giulio, però, non ha fatto i conti con il destino: sarà proprio una delle sue “avventure”, la prorompente Dafne, a presentargli Anna Prete, futura impiegata dell’officina. Chissà se il loro rapporto resterà puramente professionale… Una storia d’amore delicata e romantica, in cui i protagonisti sono alla ricerca di se stessi e del proprio posto nel mondo. Sentimenti, voglia di riscatto, rimpianti, equivoci, paura, amicizia e amore: gli ingredienti perfetti per un romanzo che punta dritto al cuore.
Argomento molto attuale è il romance o meglio chi lo legge. Giustamente tutte indignate noi lettrici di questo genere dalla generalizzazione fatta, perché, per chi si prende la briga di leggerlo, ce n'è per tutti i gusti.
Proprio una questione di gusto è anche l'apprezzamento o meno di un tipo di storia. Patrisha Mar con questo libro ha creato una trama che non rientra tanto nei miei, ma che sono lo stesso riuscita ad apprezzare e ora vi spiego i motivi.
Perché la trovava ordinaria e deliziosa allo stesso tempo?
La poesia dell'anima racconta la storia dolcissima di Anna e Giulio, anime gemelle che attraverso un po' di sofferenza riescono a riconoscersi come tali. Non senza la paura, presente in entrambi, che questo sentimento scaturisce in loro.
Quello che fin da subito non ho proprio sopportato è il buonismo. Tutti i personaggi ne sono pregni, Anna soprattutto. Sono tutti quanti, anche i secondari, di una bontà infinita. É una cosa che io tollero poco, mi infastidisce sempre. Anna soprattutto è proprio bacchettona, giudica tutti dal suo piedistallo in odore di santità. Lei è pura, non farebbe del male a una mosca, si sacrifica per la famiglia, non ha vizi, è bella senza sapere di esserlo, insomma avete capito. Ma la cosa che non le perdono è il giudizio sugli altri, anche se è convinta di non farlo. Se uno ha una storia di sesso e solo quello, non è giusto, non è una brava persona. Alla lunga tutti ambiscono a un rapporto duraturo, altrimenti non va bene, questo è il suo pensiero e quello che più mi ha urtato.
Anche Giulio (o Giulio Dante?) è esageratamente buono, anche se presentato come bad boy. Non lo è e non lo è stato, semplicemente per me si è divertito un pochino da ragazzo. Comunque ora soffoca la sua vena allegra in favore di una maturità obbligata. Secondo me ci si può divertire anche da persone responsabili ma Giulio non la pensa così.
Il rapporto con suo fratello era l'unica cosa che contasse davvero. Non voleva deluderlo, anche se era cosciente dei propri errori.
Un altro appunto che mi viene da fare è che nel libro c'è la citazione di un libro, ma il titolo è sbagliato. Denota mancanza di cura questo. Inoltre ci sono spoiler di Harry Potter e di Star Wars. Parlare di quelle saghe è necessario alla narrazione ed è vero che sono talmente conosciute da non essere più una sorpresa, ma io odio gli spoiler e secondo me si poteva evitare.
A questo punto penserete: questa è una stroncatura, dov'è che ha apprezzato il libro?
Semplice, due cose: lo stile e Tommaso.
L'autrice scrive benissimo, in maniera semplice e coinvolgente. Sa caratterizzare benissimo i personaggi, l'ambientazione è curata nel dettaglio e alterna splendidamente lo svolgersi della storia con la parte più introspettiva.
Ma è soprattutto per Tommaso che non mi sento di bocciare il libro. Tommaso è il fratello di Giulio, nato con la sindrome di Down. Voi sapete tutti che ho un figlio speciale, non con un cromosoma in più, ma comunque so cosa vuol dire la disabilità. Così come lo sa perfettamente l'autrice, avendo lei una figlia down.
Ebbene Patrisha è riuscita a conquistarmi parlando della diversità in maniera stupenda, senza frasi fatte o estremismi, ma raccontando il quotidiano. Non è semplice parlarne in maniera così reale, semplice. Mi ha quasi commossa e ho promosso in pieno questa sua esigenza di una storia che parlasse anche un po' della sua ranocchietta.
Questo libro è un romance dolce e molto toccante in alcune parti, ideale a chi ama le storie d'amore senza grossi scossoni ma con molto sentimento.
Ottima recensione Chiara. Mi piace come hai espresso il tuo parere sia in positivo che in negativo. Del buonismo nei libri nè abbiamo parlato più volte e concordo con te. Chissà che nel prossimo non trovi quel pizzico di cattiveria che serve
RispondiEliminami piace l'autrice, il suo modo di scrivere. L'avevo adorata nella serie fantasy in collaborazione con Angela C.Ryan, lì per me erano perfette. Credo che sia proprio una questione di gusti, solo quello
EliminaGrazie per averlo letto anche se non era nelle tue corde. Buon ferragosto :D
RispondiEliminaGrazie a te
EliminaTu ami i personaggi imperfetti. Lo so.
RispondiEliminaSì, come ripeto è una questione di gusti
EliminaIo ho amato questo libro… è vero che sono tutti buoni (anche se non proprio tutti secondo me), ma è un libro che mette il buon umore, ti fa credere che il mondo può essere migliore. La Mar ha per me il pregio di avere fiducia nel mondo. E concordo con te: Tommaso è fantastico!!!
RispondiEliminaManu questo è il tuo tipo di libro, come ho detto questione di gusti, giusto così. Tommaso è stupendo e molto realistico. Quella parte è perfetta secondo me
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