lunedì 3 settembre 2018

Questa volta leggo #7 - Recensione "Io ti vedo" di Sara Wood

Buongiorno e buon lunedì, il primo di settembre che per me è un mese molto impegnativo (non ci devo pensare!). Sono contenta oggi di tornare con questa rubrica, che amo tantissimo, nata da un'idea di  Dolci e Laura e mia.


Ogni mese verrà scelto un argomento e troverete le recensioni sui vari blog partecipanti. Ognuno quindi avrà un titolo diverso, sarà una specie di catena di recensioni, tutte con un comun denominatore.

L'argomento di giugno è

Libro non ambientato in Italia

L'ultima volta eravamo stati in Italia, questo mese andiamo all'estero. Mi è subito venuto in mente questo titolo che parla appunto della difficoltà di vivere all'estero ma dell'esigenza di farlo per motivi lavorativi.

Autrice: Sara Wood
Titolo: Io ti vedo
Editore: Leone
Data di pubblicazione: 27 luglio 2017
Pagine: 292

Trama:
Laura e Nicholas si sono separati dopo una breve ma intensa relazione d’amore a Copenaghen. Lei è una giovane italiana laureata in ingegneria e adesso vive a Doha, in Qatar, dove sempre più sola si dedica intensamente al lavoro. Lui, invece, si è trasferito a Hong Kong e, oppresso dai rimorsi per il modo in cui si è lasciato con Laura, parte alla ricerca della ragazza, che è rimasta coinvolta in un grave incidente stradale. Attraverso il diario della sua ex fidanzata, Nicholas riuscirà a ricomporne l’esistenza: la vita da expat, i pregiudizi verso una donna in carriera che non vuole figli, la solitudine e la depressione, gli sport estremi, la discriminazione razziale, il contrasto tra le diverse culture.

Questo libro affronta un tema delicato, la fuga dei cervelli, visto dalla parte di chi parte. Non deve essere per nulla semplice mollare tutto e partire, neanche da giovani e con buone prospettive di carriera. 
Questa è la storia di Nicholas, del viaggio, reale e metaforico, alla ricerca di Laura.

I due protagonisti si sono conosciuti in Danimarca, hanno avuto una storia importante ed è finita, non benissimo, ma ha lasciato il segno. Talmente profondo che il ragazzo molla tutto per correre da lei, al momento del bisogno. La scoperta di un suo diario gli farà comprendere meglio la ragazza, finalmente riuscirà a vederla davvero.

Non è un libro facile questo, proprio per le tematiche trattate. Durante tutta la lettura è rimasto in me un senso di malinconia molto profondo. Non riesco a immaginare cosa possa essere vivere in un paese straniero, dove la cultura è così diversa dalla nostra, il sentirsi sempre estraneo, il venire costantemente giudicati e il dover convivere con la nostalgia di casa, che non molla mai la presa.

La prima parte è concentrata su questo. L'autrice parla per esperienza personale e si percepisce ma lo fa come su un piedistallo. L'impressione è che comunque tu non possa capire se non l'hai vissuta, cosa verissima, ma il modo in cui lascia il lettore non è piacevole. Personalmente non l'ho vissuto ma ne leggo volentieri e magari riesco persino a  provare empatia. Non è stato questo il mio caso, né per Nicholas né per Laura.

La trama si snoda in questo viaggio ma è poco scorrevole, lasciando spazio a introspezioni sulla situazione vissuta dai protagonisti. Spesso questo mi è risultato noioso, ho faticato a non perdere la concentrazione.

Strutturalmente ho apprezzato il cambio dalla prima alla seconda parte, dove la prima è più introduttiva e la seconda è relativa al diario, quindi più personale. I cambi narrativi sono gestiti molto bene e i protagonisti rimangono sempre Laura e Nicholas.

Non sono riuscita però a provare emozioni forti per loro, mi hanno lasciata fredda, non sono stata  coinvolta. Sono ben caratterizzati ma non è bastato.

Una storia impegnativa e complessa, un'idea originale, che però non è riuscita a coinvolgermi come avrei voluto.
Voto:

Le altre tappe del mese




42 commenti:

  1. Non conoscevo il libro, ma credo che questo non lo sognerò...mmmh

    RispondiElimina
  2. Ciao Chiara! Non conosco questo libro, grazie per la tua recensione. Peccato però sia mancato il coinvolgimento che speravi e che anch'io cerco sempre!

    RispondiElimina
  3. l'argomento è interessante ed anche molto, ma devo dire che fin dalla sinossi ho nutrito dei dubbi sulla storia, dubbi poi confermati dalla tua recensione. questo non è un tema facile da trattare e credo che per scrivere un libro del genere si necessiti di una sana dose di coraggio ma anche capacità di coinvolgere il lettore nella stori dei protagonisti. peccato che l'autrice non ci sia riuscita.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'autrice sa di cosa parla, si capisce bene. Forse manca un giusto distacco, non so

      Elimina
  4. Non conoscevo il libro e dopo questa tua recensione sto davvero tranquilla!

    RispondiElimina
  5. Tema delicato e azzeccatissimo per l'argomento di questo mese della rubrica. Peccato che il libro non sia riuscito a coinvolgerti.

    RispondiElimina
  6. Anche io non conoscevo questo libro e devo dire che la trama mi è sembrata subito interessante, anche perché a suo tempo il mio sogno era andare a lavorare all' estero. Sogno che non si è realizzato e che nel tempo ho riconsiderato perché non sarebbe stato sicuramente facile e divertente. Pero' troppa introspezione, poco scorrevole....mi sa che non è j. Libro che ho voglia di leggere i questo momento

    RispondiElimina
    Risposte
    1. se volevi andare a vivere all'estero allora potresti dargli uno sguardo, devi però avere voglia di un libro così

      Elimina
  7. Non conosco il libro e … non mi attira neanche un po'

    RispondiElimina
  8. Beh direi che passo, già la trama non mi aveva colpita ma dopo le tue parole ho capito che non fa per me. A volte è anche importante trattare temi particolari nel modo giusto e questo non mi sembra il caso

    RispondiElimina
    Risposte
    1. non è riuscita a farmi appassionare, perché l'autrice sa di cosa parla. Non so

      Elimina
  9. Niente, volevo dirti che Nicholas non mi ha trovata!

    RispondiElimina
  10. Sulla fuga dei cervelli ce ne sarebbe da dire...ma proprio in senso fisico!
    Per il libro passo.
    Bacci

    RispondiElimina
  11. Tematica interessante ma la confezione non sembra all'altezza. Direi che non mi ha colpito più di tanto.

    RispondiElimina
  12. Purtroppo non fa per me e, aggiungi la tua recensione, credo che passerò oltre! ;D

    RispondiElimina
  13. Non conoscevo il libro però è un vero peccato, perché la trama era interessante ma leggendo la tua recensione ho deciso che non lo leggerò.

    RispondiElimina
  14. Risposte
    1. secondo me finisce nell'unico modo possibile ma no, non finisce bene

      Elimina
  15. Ciao Chiara,
    non conoscevo questo libro e devo dire che la trama sembra interessante.. peccato che non ti abbia soddisfatto pienamente, è molto importante per il lettore entrare in empatia con i personaggi altrimenti si perde tutto :/

    RispondiElimina