venerdì 7 dicembre 2018

Lettura di gruppo "La città di sabbia" di Laini Taylor - Capitoli da 65 a 70

Buongiorno! Come vi avevo già accennato nella presentazione per questo libro il blog ospiterà due tappe di questo GDL, una già fatta da Ludovica (qui il post) e questa mia




Il libro:
Autrice: Laini Taylor
Titolo: La città di sabbia
Editore: Fazi Editore (Lain)
Data di pubblicazione: 24 aprile 2013
Pagine: 472
Serie: #2 La saga della Chimera di Praga

Trama:
Dopo aver viaggiato nello straordinario mondo de La chimera di Praga e aver scoperto i segreti di Karou, allieva di uno stregone e talentuosa disegnatrice, chimera dai capelli blu che si innamora pericolosamente di Akiva, un serafino bellissimo, ecco il secondo tempo di questa grandiosa avventura, figlia della penna di una scrittrice già finalista al prestigioso National Book Award.
La studentessa d’arte Karou ha finalmente le risposte che ha sempre cercato. Sa chi è e cosa è. Ma, insieme a questa scoperta, un’altra verità affiora in superficie, una realtà che la ragazza farebbe di tutto pur di ignorare: ha amato un ragazzo che le è nemico, lui l’ha tradita e per questo il suo mondo è sconvolto. Ora, in una kasbah dimenticata nel deserto del Marocco, Karou e i suoi alleati si preparano a uno scontro definitivo contro l’armata dei serafini e sotto la luce delle stelle plasmano creature di potente forza distruttiva. Akiva, legato dall’appartenenza all’esercito degli angeli, ma gravato da un profondo conflitto interiore, inizia a progettare un altro tipo di battaglia: quella per il riscatto. Per la speranza. Costellato da scene drammatiche e scenografie impossibili, La città di sabbia porta i due protagonisti sui fronti opposti di una guerra antichissima che ha acquistato nuovo vigore. In una dimensione fantastica descritta nei minimi particolari, Laini Taylor dà vita a un mondo intero dove la combattuta storia d’amore tra Karou e Akiva diventa il simbolo della lotta per la pace universale.
Ma la speranza può rinascere dalle ceneri dei sogni infranti?


Premessa: Questo post contiene SPOILER! È impossibile fare un gruppo di lettura senza raccontare cosa succede quindi se non siete ancora arrivati a questo punto fate attenzione.



RIFLESSIONI CAPITOLI DA 65 A 70
La mia tappa inizia col messaggio di Sulphurus lasciato a Karou, un messaggio di Speranza, come il suo nome. Si viene a scoprire infatti che molte Chimere hanno scelto una sorta di suicidio collettivo al fine di risorgere per mano della ragazza. Speranza quindi ma anche sacrificio perché tante chimere sono state salvate ma molte altre hanno combattuto o hanno dovuto sacrificarsi per non far capire agli angeli il loro piano di resurrezione. Ho trovato molto toccante proprio questo messaggio di sacrificio, soprattutto da parte di Sulphurus e del Signore della Guerra, che hanno letteralmente messo le anime delle chimere nelle mani della ragazza. La fiducia anche mi ha colpita, cieca e assoluta e mi ha riempita di sentimenti contrastanti. Da una parte l'amore infinito nei confronti di questo padre (Sulphurus) e dall'altra la disperazione per il suo sacrificio. Un pezzo bellissimo e intenso, che fa battere il cuore molto.
Eppure… l’unica speranza è sperare. Le parole di Sulphurus, allora e adesso, donatele da Sybilis. «Figlia del mio cuore», era il messaggio che Sulphurus aveva mandato solo per Karou. Aveva voglia di piangere di nuovo, proprio lì nel cortile, pensandoci. «Doppiamente figlia, mia gioia. Il tuo sogno è il mio sogno, il tuo nome è realtà. Tu sei tutta la nostra speranza».
Molto emozionante anche quando Sybilis lo racconta alle chimere, suscitando sentimenti contrapposti. La rabbia di Thiago e i suoi seguaci, che vedono i loro piani incrinarsi, e il dono della speranza a chi ha perso qualcuno. L'indecisione loro mi ha infastidita ma è molto comprensibile. Nati nella guerra, vissuti sotto il comando di Thiago che è un mostro davvero ma tanto carismatico, porta a tentennare, ad avere paura di osare. Però che cazzo su!

Contrapposto a questa nuova svolta tra le chimere c'è Akiva che vuole uccidere il padre e ci riesce! Però scopre poi di essere stato manipolato da Jael che, subdolo, tramite i serafini ha sbaragliato la concorrenza diventando lui il nuovo imperatore. Che scena questa, soprattutto quando Akiva entra in una specie di trance, il Sirithar, e tipo Matrix sbaraglia tutti. Rimanendo fregato lui alla fine.
Bello l'accenno alla madre, questo popolo misterioso mi intriga sempre di più.

Grosso modo il riassunto è questo, non mi soffermo di più sulla trama. Voglio però parlarvi di cosa sto provando io leggendolo. Come ho già detto per me si tratta di una rilettura che sono veramente contenta di aver fatto perché moltissime cose non le ricordavo e tanti particolari non li avevo colti.
Mi incuriosisce molto l'origine della madre di Akiva, l'autrice ha gettato l'osso che io ho prontamente colto e la mia immaginazione sta galoppando anche perché la Taylor ha dimostrato di avere una fantasia inimmaginabile.
Inoltre questi capitoli sono proprio da fiato sospeso, dopo la staticità precedente. Credo di aver capito che sia proprio un suo tratto caratteristico, prima prepara il terreno, dando tutte le informazioni necessarie e tenendo in sospeso, poi nel finale fa il botto. Vi dirò che non mi dispiace per nulla, anzi, accresce la mia voglia di sapere.
Fallo. Uccidi il mostro. Cambia il mondo.
Un'altra cosa a cui vorrei porre l'accento è un insegnamento che traspare, sempre valido e attuale. Da come è stata raccontata la storia passata le chimere sembrano essere la parte lesa di questa guerra, sono loro che sono state attaccate, la loro libertà messe in discussione. Però da vittime si sono giustamente ribellate ma non solo. Sotto la guida di Thiago hanno iniziato ad attuare la stessa strategia di Joram e dei serafini, diventando a loro volta carnefici, tutto in nome della vendetta. E qui la Taylor secondo me fa una cosa bellissima, pone l'accento su quanto spesso il desiderio di giustizia venga offuscato dal potere, su quanto anche le parti lese possano diventare quelle da biasimare.
È un tratto che amo molto di questa autrice, questa ambiguità di ruoli. Non ci sono buoni e cattivi, non esiste chi è senza peccato. Akiva è sia la sventura delle bestie che quello che li ha fatti fuggire salvandoli, per esempio. Questa linea di demarcazione non definita fra bene e male in questo secondo libro è ancora più accentuata e io l'apprezzo molto.

Tutta sta pappardella per dire che mi sta piacendo molto, che anche se la prima parte è stata più statica ho capito le intenzioni e anche il comportamento di Karou, che avrei preso a sberloni ma che ho trovato comprensibile. Adoro sempre più questa storia e stasera si prosegue!




Siete d'accordo con me? Oppure avete patito troppo l'inizio? Ditemi, sono curiosa.
Se volete partecipare, c'è un gruppo facebook nel quale poter postare impressioni e scleri vari, lo trovate qui.






Passate a vedere le altre tappe. 



16 commenti:

  1. Ammetto di essere tra quelle che ha patito molto la prima metà del libro. La mia previsione si è rivelata giusta, a differenza della chimera di praga questo romanzo ha una diversa evoluzione. Parte piano corre nel finale. Questi capitoli sono molto belli e come te sono incuriosita più che dalla madre di akiva proprio dagli Steliani. E adesso si riprende con la lettura.

    RispondiElimina
  2. Sai già cosa penso di questi capitoli e dei nuovi sviluppi.. Finalmente Karou si è svegliata e ha deciso di riprendere in mano la sua vita (alleluia non la sopportavo più nel ruolo di regina del lamento), sono stata contentissima del ritorno di Sybilis e del messaggio che ha portato con se.. (io spero di ritrovare Sulphurus lo vedrei benissimo come capo delle nuove chimere ma credo non avrò questa soddisfazione). Akiva e le sue origini sono mooooolto interessanti credo che incontreremo preso qualche Steliano/a doc. Adoro la Taylor e i suoi personaggi, ci sono i cattivi da ambo le parti e non solo da una… per come la vedo io i suoi personaggi sono come le mani, puoi usarle indifferentemente sia per uccidere e fare del male che per salvare e aiutare.. non c'è una differenziazione legata al popolo ma una legata all'animo..

    RispondiElimina
  3. Anche io sono decisamente soddisfatta, passando dal "si fa leggere! a "wow, ora si ragiona!".
    L'esplosione della torre è sorprendente!
    Ed il messaggio di Sulphurus è toccante, anche se mi sono sentita male a pensare ai figli uccisi dagli stessi genitori per evitare una sorte peggiore. E' stato dilaniante leggerlo!
    E concordo... Spesso le vittime, quando possono riscattarsi, diventano crudeli almeno quanto i carnefici. Ed è orribile.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. sono capitoli molto toccanti i primi. Le vittime accecate dalla vendetta sono terribili

      Elimina
  4. Ciao Chiara! Confesso di essere tra quelle che hanno patito in parte l'inizio del romanzo, nel senso che ho molto apprezzato la scelta dell'autrice di preparare il terreno però, giunti ad un certo punto, smaniavo per un po' di azione :)
    In questo secondo romanzo, soprattutto nei capitoli della tua tappa, c'è una sorta di inversione di ruoli rispetto al precedente: Akiva cade nella trappola di Jael mentre Karou cerca di rifuggire da quella di Thiago.
    Inoltre questa storia degli Steliani sarà un tassello interessante :)

    RispondiElimina
  5. Inizio taaanto lento, ma finalmente le cose si muovono e il libro sta prendendo il via. E i prossimi capitoli si preannunciano ancora più interessanti!

    RispondiElimina
  6. Qualcosa inizia a cambiare per fortuna ma io continuo ad arrancare :-(

    RispondiElimina
  7. Benché questi ultimi capitoli siano più vivi, non riesco ancora a farmi coinvolgere dalla storia. Forse ho sofferto troppo all'inizio. E Sulphurus lo avevo capito che era di più.

    RispondiElimina