sabato 27 luglio 2019

Recensione "I battiti dell'amore" di Jewel E. Ann

Autrice: Jewel E. Ann
Titolo: I battiti dell'amore
Editore: Newton Compton
Data di pubblicazione: 2 maggio 2019
Pagine: 416

Trama:
La perfetta unione di romanticismo e ironia!
Flint Hopkins è convinto di aver trovato la persona ideale a cui affittare lo spazio sopra il suo studio legale a Minneapolis. Spera ardentemente che la proposta di Ellen Rodgers vada a buon fine: le sue referenze sono ottime ed è persino di bell’aspetto. Ma quando Flint scopre che la ragazza passa le sue giornate a suonare… tutte le sue attese crollano. Ellen, infatti, è una terapeuta che usa la musica per aiutare i suoi pazienti. Tamburi, chitarre, persino urli a squarciagola. Flint è sul punto di scriverle una di quelle lettere degne di un avvocato d’assalto come lui, quando si accorge che a suo figlio, Harrison, affetto da una forma di autismo, Ellen sembra piacere molto. Un padre single non può certo competere con l’allegria contagiosa di una ragazza che suona la chitarra, ammaestra topolini e ha sempre il sorriso stampato sul viso. Purtroppo tende anche a invadere gli spazi di Flint… A sistemargli la cravatta, ad abbottonargli la camicia… Una cosa è certa: deve starle lontano!
L’amore si presenta sotto tante forme.
Anche quella di un’invadente ragazza dai capelli rossi.
 
Avevo snobbato questo libro, soprattutto per colpa della cover, per niente accattivane e assolutamente non in linea con quanto scritto. Ma non l’avevo voluto leggere subito anche per la trama, in quanto compare un ragazzino autistico. Io spesso non ho voglia di leggere di autismo anche perché il più delle volte non è gestito nel modo giusto. Però qualche recensione positiva, diversi pareri entusiasti e pure un pizzico di curiosità (anche una spintarella da Fiorenza) mi hanno convinta di cominciarlo al mare, nell’ultimo giorno di ferie. Al mattino l’ho iniziato e la sera finito, non sono riuscita a staccarmi mai. 
 
Dovete leggere questo libro, è un piccolo gioiellino! È una storia profonda, bellissima e toccante, in cui si ride anche molto. Non un romance semplice da evasione, ma qualcosa di profondo, che va a toccare molte corde. 
 
Ho amato tantissimo i due protagonisti, Flint ed Ellen, entrambi forti e fragili insieme. Sono determinati e con una scorza esterna, lui è più burbero, lei più esuberante, ma nascondono un dolore fortissimo che solo insieme riescono a superare. 
Ho sofferto con loro, ho gioito con loro, mi sono emozionata tantissimo e spesso ho riso. Mi sono anche commossa, è un libro che mi ha fatto provare sensazioni profonde e intense. Il pov in prima persona alternato ha aiutato molto in questo. 
 
Ho adorato come l’autrice non abbia forzato né velocizzato nulla, lasciando che il passato influenzasse ogni loro azione. Mi sono piaciuti molto anche perché non sempre giusti. Sbagliano, si scusano, provano a rimediare, si arrabbiano, insomma non sono l’immagine della perfezione, sono umani, come tutti noi. 
 
Altro fattore che mi ha fatto apprezzare particolarmente il libro è dato dai personaggi secondari. Sono tutti caratterizzati benissimo e io li ho amati tantissimo. Menzione speciale per Amanda, la segretaria di Flint, e il padre di Flint. 
 
Poi c’è Harrison, il figlio autistico di Flint. Lui per me è stato qualcosa a sé, che subito mi ha dato un colpo alla bocca dello stomaco in quanto ha 12 anni e una forma di autismo lieve, ad alto potenziale. Mio figlio Riccardo è così, stessa età e stessa diagnosi, quindi mi sono ritrovata a confrontarmi con una realtà che conosco benissimo. L’autrice è bravissima e si nota che ha una certa esperienza nel campo. Ha gestito la situazione benissimo anche perché questo libro NON parla di autismo, ma un suo componente ha questa patologia, punto. Non è né sminuito né enfatizzato, semplicemente non è incentrato su quello, ha il suo giusto peso. Mantiene comunque un carattere reale, mi sono ritrovata in diverse situazioni e, per quanto uno voglia metterla bene, cambia la vita e i modi in cui approcciarsi a essa. 
 
Lo stile è molto accattivante e scorrevole, ma non mi sono piaciute alcune forme usate, tipo dire spesso il mio papà o la mia mamma, e anche alcune frasi che stonano. Non so se sia da imputare a una cattiva traduzione o al modo di scrivere dell’autrice, nell’insieme però non è così fastidioso. 
 
È una storia d’amore, quindi quello non manca, anche se non proprio ordinario. Mi ha dato l’impressione di essere più una storia in cui l’amore cura le fragilità
 
Lo consiglio proprio, io l’ho amato tantissimo e mi ha proprio colpita. Sono contenta perché è già uscito un nuovo titolo dell’autrice, scollegato completamente a questo, e non vedo l’ora di leggerlo. 
Voto:

8 commenti:

  1. Bella recensione Chiara, ho questo libro nel lettore preso durante una delle offerte Newton, devo trovare il tempo per leggerlo… ps. da quanto ho sentito questa scrittrice è bravissima ho in lista anche la dilogia..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. la dilogia (il primo almeno) è già lì che mi guarda dal kindle! Leggili Sabri, l'autrice è bravissima

      Elimina
  2. Effettivamente titoli e copertine allontanano quando sono fatti così. Io se sento puzza di erotico o polpettone romantico, bah... Però sto imparando a scremare, vuoi per recensioni vostre vuoi per tentativi dettati da fiducia (spesso meritata). Questo promette bene.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. su questo hanno proprio sbagliato cover e titolo, ma io te lo consiglio proprio

      Elimina
  3. Si vede che ti ha colpita moltissimo e queste recensioni fatte col cuore sono le più belle. Ce l'ho già in lista

    RispondiElimina
  4. Bene! Sarà la mia prima lettura dopo Rhys (per lui ti odio, sappilo!)se riuscirò a leggere altro

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Riuscirai vedrai (anche perché a settembre arriva il terzo!). Leggi questo Ludo, sono sicurissima che lo amerai

      Elimina