Buongiorno,
secondo appuntamento per questa nuova rubrica mensile nata da una mia
idea per buttarmi su nuovi autori. Con me ci sarà
anche Ludovica.
Rubrica a cadenza mensile in cui si legge un autore o un'autrice per la prima volta.
A
me piace fare rubriche in compagnia, ovviamente senza nessun obbligo,
così ho esteso l'invito alle mie amiche blogger. Se vi facesse piacere
partecipare avete solo da dirlo.
Autore: Steven Erikson
Titolo: Rejoice. Una storia del primo contatto
Editore: Armenia
Data di pubblicazione: 29 maggio 2019
Pagine: 500
Trama:
Un’intelligenza artificiale aliena è stata inviata nel sistema solare come rappresentante di tre specie avanzate. La sua missione è salvare l’ecosistema della Terra, la cui più grande minaccia è costituita dall’umanità stessa. Ma gli uomini fanno comunque parte del sistema, pertanto, l’intelligenza dovrà fare una scelta. dare un’altra chance all’umanità o cancellarla definitivamente? vale la pena di salvarla?
Una riflessione sul destino dell’umanità e del nostro pianeta. La visione del futuro di uno scrittore visionario tornato alle origini
Sto cercando di recuperare diversi autori che ancora non conosco, anche grazie a questa rubrica, e Erikson è nella lista. Ho visto l’uscita di questo titolo e ho colto l’occasione.
Cosa succederebbe se la Terra fosse invasa sì dagli alieni, ma da quelli pacifisti? Questa frase racchiude il senso del libro, anche se non si può parlare di invasione vera e propria, ma di Intervento, come lo definisce ADAM, la pseudo intelligenza artificiale aliena preposta alla comunicazione (con una scrittrice di fantascienza). Cosa sarebbe l’uomo privato della violenza? Quali sarebbero le conseguenze sia per le persone, che soprattutto per l’ambiente?
Il libro pone molti quesiti su argomenti decisamente attuali. Ha una valenza ecologica che mi è piaciuta particolarmente, ma per i miei gusti è troppo filosofico e poco di fantascienza, forse per questo ho faticato molto nella lettura, mi aspettavo qualcos’altro.
La trama è scarna, c’è poca azione, è concentrato soprattutto nel valutare i vari atteggiamenti dopo un evento così sconcertante, ponendo l’attenzione su ciò che non funziona nella società attuale, facendo scaturire molte riflessioni sul sistema, sul potere, su come stiamo “gestendo” male il nostro pianeta.
Non è un libro semplice, per nulla. Decisamente introspettivo porta ad analizzare diverse questioni e non si può leggere in fretta.
Questa caratteristica non mi dispiace, però non sono riuscita a entrare in sintonia con il modo in cui è narrato. Ci sono troppi personaggi, troppi punti di vista, cambiano in continuazione e per buona parte del libro ho aspettato di capire dove volesse andare a parare, quale fossero i protagonisti, per poi realizzare che fosse una struttura differente. Questo mi ha spiazzata e non mi ha permesso di entrare in sintonia con la storia, anche perché i vari personaggi citati sono, per ovvie ragioni, completamente diversi e l’autore ha adattato il suo modo di scrivere in base a ognuno (in questo l’autore si è rivelato veramente capace).
Il suo stile quindi non l’ho capito a fondo, ma ne ho gradito i guizzi di ironia presenti ogni tanto e la capacità di adattarsi alla voce narrante. Soprattutto però ho apprezzato l’assenza di perbenismo, cosa per niente facile con questa trama.
Ho trovato però tutto molto faticoso e in certi tratti noioso, con la parte di fantascienza un po’ carente.
Da questo libro forse mi aspettavo qualcosa di diverso. Non un ottimo primo inizio per me per Erikson, ma non demordo e proverò altro di suo.
Ringrazio la casa editrice per la copia digitale.
Ludovica ha finalmente letto:
Autrice: Sarah J.Maas
Titolo: La corte di rose e spine
Edizione: Mondadori
Data di pubblicazione: 19 marzo 2019
Pagine: 408
Serie: La serei della corte di rose e spine Vol.1
Trama:
«Un paio di occhi dorati brillavano nella boscaglia accanto a me. La foresta era silenziosa. Il vento non soffiava più. Persino la neve aveva smesso di scendere. Quel lupo era enorme. Il petto mi si strinse fino a farmi male. E in quell'istante mi resi conto che la mia vita dipendeva da una sola domanda: era solo? Afferrai l'arco e tirai indietro la corda. Non potevo permettermi di mancarlo. Non quando avevo una sola freccia con me.»
Una volta tornata al suo villaggio dopo aver ucciso quel lupo spaventoso, però, la diciannovenne Feyre riceve la visita di una creatura bestiale che irrompe a casa sua per chiederle conto di ciò che ha appena fatto. L'animale che ha ucciso, infatti, non era un lupo comune ma un Fae e secondo la legge «ogni attacco ingiustificato da parte di un umano a un essere fatato può essere ripagato solo con una vita umana in cambio. Una vita per una vita».
Ma non è la morte il destino di Feyre, bensì l'allontanamento dalla sua famiglia, dal suo villaggio, dal mondo degli umani, per finire nel Regno di Prythian, una terra magica e ingannevole di cui fino a quel momento aveva solamente sentito raccontare nelle leggende. Qui Feyre sarà libera di muoversi ma non di tornare a casa, e vivrà nel castello del suo rapitore, Tamlin, che, come ben presto scoprirà la ragazza, non è un animale mostruoso ma un essere immortale, costretto a nascondere il proprio volto dietro a una maschera. Una creatura nei confronti della quale, dopo la fredda ostilità iniziale, e nonostante i rischi che questo comporta, Feyre inizierà a provare un interesse via via più forte che si trasformerà ben presto in una passione dirompente.
Quando poi un'ombra antica si allungherà minacciosa sul regno fatato, la ragazza si troverà di fronte a un bivio drammatico. Se non dovesse trovare il modo di fermarla, sancirà la condanna di Tamlin e del suo mondo...
Che dire? Questa mia
prima esperienza con la Maas è stata più che positiva, ora potrò promettere
tranquillamente a mia sorella che leggerò tutto ciò che l’autrice abbia scritto
ed abbiano pubblicato di suo!
Titolo: La corte di rose e spine
Edizione: Mondadori
Data di pubblicazione: 19 marzo 2019
Pagine: 408
Serie: La serei della corte di rose e spine Vol.1
Trama:
«Un paio di occhi dorati brillavano nella boscaglia accanto a me. La foresta era silenziosa. Il vento non soffiava più. Persino la neve aveva smesso di scendere. Quel lupo era enorme. Il petto mi si strinse fino a farmi male. E in quell'istante mi resi conto che la mia vita dipendeva da una sola domanda: era solo? Afferrai l'arco e tirai indietro la corda. Non potevo permettermi di mancarlo. Non quando avevo una sola freccia con me.»
Una volta tornata al suo villaggio dopo aver ucciso quel lupo spaventoso, però, la diciannovenne Feyre riceve la visita di una creatura bestiale che irrompe a casa sua per chiederle conto di ciò che ha appena fatto. L'animale che ha ucciso, infatti, non era un lupo comune ma un Fae e secondo la legge «ogni attacco ingiustificato da parte di un umano a un essere fatato può essere ripagato solo con una vita umana in cambio. Una vita per una vita».
Ma non è la morte il destino di Feyre, bensì l'allontanamento dalla sua famiglia, dal suo villaggio, dal mondo degli umani, per finire nel Regno di Prythian, una terra magica e ingannevole di cui fino a quel momento aveva solamente sentito raccontare nelle leggende. Qui Feyre sarà libera di muoversi ma non di tornare a casa, e vivrà nel castello del suo rapitore, Tamlin, che, come ben presto scoprirà la ragazza, non è un animale mostruoso ma un essere immortale, costretto a nascondere il proprio volto dietro a una maschera. Una creatura nei confronti della quale, dopo la fredda ostilità iniziale, e nonostante i rischi che questo comporta, Feyre inizierà a provare un interesse via via più forte che si trasformerà ben presto in una passione dirompente.
Quando poi un'ombra antica si allungherà minacciosa sul regno fatato, la ragazza si troverà di fronte a un bivio drammatico. Se non dovesse trovare il modo di fermarla, sancirà la condanna di Tamlin e del suo mondo...
Sono anni, e non esagero,
che mia sorella mi invita a leggere la Maas, ma io, per una ragione o per un’altra,
ho sempre rimandato l’incontro! Ho approfittato di questa rubrica e di
entusiasmanti (e molto adolescenziali) recensioni della Comandante, Chiara
Ropolo, per leggere finalmente Sarah J. Maas, una delle indiscusse regine del
fantasy.
Nonostante i primi
capitoli mi siano sembrati un po’ lenti, nonostante tutte quelle minuziose
descrizioni mi abbiano potuto leggermente infastidire, prima di capire che
siano una delle più spiccate caratteristiche della sua scrittura, posso dire
che la Maas mi abbia conquistato, totalmente.
La storia è accattivante,
il ritmo è serrato e non lascia spazio a superflue occupazioni quotidiane, tipo
mangiare dormire stirare lavarsi, mentre ero a lavoro o a fare la spesa,
pensavo continuamente a cosa sarebbe accaduto, a cosa si sarebbe inventata la
scrittrice per tenermi incollata alle pagine.
I personaggi hanno un
ruolo vivissimo in tutta la faccenda, la Maas ne fa il fulcro di tutto l’apparato
narrativo, descrivendone a fondo la psicologia, analizzandone gli animi,
cercando di far entrare il lettore in quel subbuglio di informazioni che sembra
senza senso (giuro che ad un certo punto avrei urlato per la frustrazione) ma
che poi trova facilmente una sua concreta conclusione, ma il vero punto di
forza è il ritmo. Non ti lascia pensare, riflettere, è un alito sul collo, un
rimbombo continuo dentro di te.
La protagonista
indiscussa è Feyre, una mortale che pur di non morire di fame ucciderà un Fae,
anche se non sospettava che lo fosse, una mortale che entrerà a stretto
contatto con un mondo che le avevano sempre descritto come violento e malvagio,
ma dove lei alla fine troverà l’amore ed un pezzetto di se stessa.
Lei, una mortale che verrà
imprigionata in un castello d’oro dove ha tutto, cibo, divertimento, può dare
vita alla sua più grande passione, la pittura, lei che come Bella incontrerà la
sua Bestia, lo amerà nonostante le sue mutazioni, lei che per lui affronterà degli
ostacoli insormontabili (anche se a salvarla sarà l’amore di qualcun altro!)
(Chiara, non mi
uccidere!) Il protagonista maschile è Tamlin, il Signore Supremo della Corte di
Primavera, la Bestia che si innamorerà di Feyre, che la renderà la sua regina in
tutti i sensi, che mi ha piacevolmente conquistato, con la sua gentilezza, con
i suoi modi di fare, con il suo assecondare i bisogni di Feyre, con il suo alto
senso di protezione (tutte cose che, però, gli si ritorceranno contro).
Inizialmente mi sembrava perfetto, anche nelle sue imperfezioni, nei suoi
improvvisi scatti di ira, ma poi, sul finire del libro, quando da lui mi
aspettavo un po’ di carattere, che tirasse fuori gli attributi, per lei, per il
suo popolo, per la giustizia, in un momento specifico della storia, lui
scegliendo il silenzio e l’omertà, mi ha fatto rivedere le impressioni a caldo
che ne avevo ricevuto.
Una storia a parte è Rhys.
L’antagonista. Il malvagio. Il Signore Supremo che tutti temono e nessuno
ama. Colui, l’unico a dire il vero, che
allungherà una mano per salvaguardare la psiche di Feyre, l’unico che andrà oltre
le apparenze. Ma di lui, ne parlerò abbondantemente quando recensirò il secondo
libro della saga, che sto leggendo in questo momento, perché di lui bisogna parlarne
a lungo e con le dovute attenzioni! (Perché lui è qualcosa che va oltre le
pagine di un libro!)
Voto:
Passate anche a leggere le altre recensioni
Erikson non lo conoscevo e non voglio neanche conoscerlo.
RispondiEliminaLa Maas mi incuriosisce e spaventa allo stesso tempo.
Io la Maas non la conoscevo, ma ora che la conosco non la abbandono più!
EliminaDolci questo di Erikson non fa per te, la Maas invece sì!
EliminaChiara scusa, ma non fa proprio per me il libro che hai letto!
RispondiEliminaNo infatti. Dai uno da depennare! Invece la Maas...
Elimina@ Chiara il tuo libro decisamente non mi attira in questo momento, troppa introspezione.. sarebbe una tortura leggerlo.
RispondiElimina@ Lodovica la Maas la conosco ho letto qualche suo libro dell'altra serie, questo è il seguito sono in lista!!
Tu DEVI leggerli! Solo che vorrei fossero usciti già tutti!
EliminaSabri capisco bene
EliminaBelle recensioni, con voi scopro dei generi letterari e degli autori che non ho mai avvicinato.
RispondiEliminaIl libro di Chiara lo escludo. Dalla tua recensione mi è arrivata la pesantezza della lettura.
Per il libro di Ludovica ci faccio un pensierino, anche se non amo i libri che hanno un seguito, mi ha molto colpito ed incuriosito la descrizione dell'inizio della storia ed i personaggi.
Sapevo che la Maas fosse una certezza, ora ne ho avuto conferma!
EliminaFrancesca è stato proprio faticoso, per me ovviamente
EliminaL'argomento alieni mi ispira, ma non il libro che hai letto Chiara. Mi fido della tua opinione.
RispondiEliminaRiguardo alla Maas, ho gli ebook sul kindle da tempo, e ho davvero tanta voglia di leggerli!
Io ho quelli dell’Assassina da tanto, ma vorrei iniziarlo quando escono tutti i volumi!
EliminaAnche io adoro i libri sugli alieni
Eliminaallora un libro depennato (quello letto da chiara) e l'altro che ho messo in lista ma che sinceramente non so quando leggerò.
RispondiEliminaultimamente iniziare nuove serie mi spaventa, per una che ne termino ne prendono piede altre 3 e sta diventando drammatico.
comunque sia le vostre recensioni sono entrambe belle perchè mi fanno anche capire ciò che voglio leggere e ciò che invece non leggerò mai!
grazie Chicca, che piacere!
EliminaPerò questa serie è finita! Non puoi non leggerla!
EliminaQuello di Erickson sembra un film di Keanu reeves! Ma da come ne parli chiara... Mentre la maas... Non ho dubbi in merito! Come può esserci a chi non piace?
RispondiEliminaA me la Maas è piaciuta!! Tantissimo!
Eliminaanche a me ha ricordato un film
EliminaLa Maas l'ho adorata e mi sono praticamente innamorata di Rhysand. Tra pochi giorni, appena finisco Nevernight voglio leggere il secondo. Erikson lo conosco di fama per una saga fantasy che non so nemmeno se Armenia abbia mai concluso. Non l'ho letto ancora perchè lo ha comprato a suo tempo il mio compagno per cui non so proprio come scriva, sentendo le tue parole però mi sa che non mi farà impazzire ahimè...
RispondiEliminaSe ti sei innamorata di Rhys con il primo (io ne ero solo molto terrorizzata) non oso immaginare cosa proverai leggendo il secondo! Anzi lo so: DELIRIO PURO
Eliminaa me lo stile continua a incuriosire, credo solo di aver sbagliato titolo per me
EliminaErickson non lo conosco e lo lascio perdere, perché un romanzo di fantascienza senza azione non ha senso... Per la Maas invece è tutta un'altra storia, non ho mai letto nulla ma ne sono immersa dalle recensioni che girano, quindi ho deciso anche io di darle una opportunità, quando però non lo so!!!
RispondiEliminaInizia da questo.... ne vale la pena 🥰🥰🥰
EliminaFloriana non è proprio il tuo quello di Erickson
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