venerdì 6 agosto 2021

Recensione "Non baciare la sposa" di Carian Cole

 Ringrazio la casa editrice per la copia

Il libro:
Autrice: Carian Cole
Titolo: Non baciare la sposa
Editore: Newton Compton
Data di pubblicazione: 29 luglio 2021
Pagine: 480

Trama:
Jude “Lucky” Lucketti non era solo un operaio sexy e silenzioso. Era il mio eroe personale: sembrava essere sempre nel posto giusto al momento giusto. Come quando mi si è rotta la macchina e ho avuto bisogno di un passaggio, o quando sono caduta a faccia in giù sul marciapiede proprio di fronte a lui e ha dovuto portarmi al pronto soccorso. Siamo diventati amici e non importava che avesse sedici anni più di me. Avevamo molto in comune, come l’amore per il rock e le auto d’epoca, e un’avversione per le storie lunghe. Quando mi ha spiegato la sua folle idea per aiutarmi, non ho potuto dire di no. Doveva essere un matrimonio sulla carta e nient’altro. Doveva essere facile, ma non lo è stato. Perché eccomi qui, diciottenne, ancora al liceo, e sposata con un uomo di cui non avrei mai dovuto innamorarmi. C’era una sola regola: non baciare la sposa. Ma abbiamo infranto quella regola e il nostro destino è stato segnato per sempre.



La copertina trae in inganno, Non baciare la sposa non è assolutamente un chick-lit ma neanche un libro leggero e divertente. Attraverso la storia d’amore di Jude e Skylar l’autrice affronta tematiche importanti quali la depressione e i problemi alimentari (ma non solo).
Io però, grazie a un’amica che ne aveva parlato e l’aveva consigliato (grazie Rosa), partivo sapendolo e quindi non è stato uno shock.

Mi è piaciuto questo libro, profondo e che tocca il cuore, la cui coppia ha una differenza di età consistente. La componente Age Gap è stata gestita in maniera molto corretta, soprattutto all’inizio in cui Jude è andato in crisi proprio per questo. Mi piacciono i libri che trattano questo e la Carian si è dimostrata capace di farlo, in maniera stupenda.

Proprio in base al modo in cui l’autrice ha gestito il Age Gap, l’innamoramento non è immediato, anzi, assistiamo proprio a quello che si definisce Slow burn (in questa recensione utilizzo termini tecnici uh), anche questo gestito in modo ottimale.

La caratterizzazione dei protagonisti è fatta bene, anche se io non sono riuscita a entrare in empatia con loro e come coppia non mi hanno fatto venire gli occhi a cuore. Inoltre gliene capitano davvero di tutti i colori, pure troppo.

Secondo me, soprattutto per quanto riguarda la ragazza, il vissuto pregresso non è credibile per come è presentata. Senza fare spoiler, una bambina che ha vissuto come lei non può essere come si presenta Skylar, anche solo fisicamente.

Sui secondari pure ho avuto problemi, in quanto sono per i miei gusti un po’ esagerati. Le figure positive sono oltremodo stupende, mentre quelle negative pessime.

Lo stile dell’autrice secondo me è il punto di forza maggiore, perché scorrevole e accattivante. Sicuramente leggerò altro di suo.

Se cercate una storia d’amore con tematiche importanti, un po’ sofferta e scritta bene, questo è il vostro titolo.
Voto: 4*


Vi ho incuriosito?





4 commenti:

  1. Bella recensione Chiara, avevo notato questo libro ma non l'ho messo in lista perchè qualcosa non convince del tutto...

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  2. Non so, non mi convince del tutto, ma grazie per la recensione

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