mercoledì 25 agosto 2021

Recensione "The Rose" di Tiffany Reisz

 Grazie ancora tanto tanto alla casa editrice Hope Edizioni per la copia in anteprima

Autrice: Tiffany Reisz
Titolo: The Rose
Editore: Hope Edizioni
Data di pubblicazione: 20 agosto 2021
Pagine: 400
Serie: The Godwicks#2

Trama:
Il giorno della sua festa di laurea, Lia riceve in regalo dai suoi genitori – ricchi collezionisti d’arte – un raro manufatto greco: una bellissima e antica coppa. Su quello splendido oggetto ha messo gli occhi anche August Bowman, amico dei genitori e ospite alla festa. Secondo August, la coppa, nota come “Kylix della Rosa”, veniva usata nelle cerimonie in onore del dio greco Eros e ha lo straordinario nonché pericoloso potere di far avverare le più intime fantasie sessuali.
Lia è scettica riguardo alle affermazioni di August e sospetta che, essendo lui stesso un collezionista d’arte, stia solo cercando di mettere le mani sul prezioso manufatto.
L’uomo, allora, la sfida a provare e, quando Lia beve dalla Kylix, si ritrova all’improvviso immersa in un mito erotico così vivido da sembrare reale. Con August al suo fianco, vivrà la più sensuale delle sue fantasie, un’esperienza che ha tutte le intenzioni di ripetere.
August è pronto a pagare qualsiasi prezzo per entrare in possesso della coppa, ma Lia ha in mente un altro tipo di baratto, uno che intreccerà le loro vite in un modo che entrambi non possono neanche immaginare.





Ogni volta che esce un nuovo libro della Reisz io rischio il blocco del lettore, perché mi piace talmente tanto che prima, durante e dopo ho in mente solo quello (i doppi sensi sono ovviamente voluti, suvvia parliamo della Reisz!). Grazie alla Hope ho potuto avere la copia arc in anteprima (lasciamo perdere il mio aggiornare giornalmente il kindle in attesa di vederlo spuntare che manco da piccola a Natale), appena è comparso nel kindle sono stata mezza giornata in adorazione, senza neppure osare aprirlo, poi – da copione – ne ho divorato metà, mi sono accorta che stava finendo e sono puntualmente andata in crisi, fermandomi qualche giorno. Tutte le volte così, tutte, e non serve sapere di poterli rileggere, cosa che faccio, non serve la curiosità che mi divora, è più grande il magone che provo a pensare di rimanere senza. Dovrei esserci abituata, ma non è così.

Tutto sto pippone per dirvi che forse sono di parte, perché io non solo amo questa autrice, la idolatro proprio e ogni volta ho una paura fottuta tremenda che mi possa deludere e puntualmente passo ore a insultarmi per questo timore assolutamente ingiustificato. La Reisz è e si conferma una delle migliori autrici in assoltuo per me, una regina.

Finito il momento fangirl (solo qui, perché nella mia testa sta continuando) provo a parlarvi di questa assoluta meraviglia che è The Rose.

Innanzitutto vorrei specificare che pur facendo parte della serie The Godwicks, il numero 2, è assolutamete autoconclusivo. L'unico collegamento è dato dal fatto che la protagonista di The Rose, Lia, è la figlia di quella di The Red, Mona.

La similitudine è anche data dal fatto che la Reisz ha strutturato il libro nella stessa maniera, con una storia "contenitore" e vari racconti, che sfociano del paranormal (che hanno dell'onirico) e che stavolta hanno come tema i miti greci (in The Red erano dipinti famosi).

Ovviamente la componente erotica è presente e molto forte, senza però mai essere volgare. Parliamo della Reisz, per me questo è sottointeso.

Non vi dico altro della trama, perché è bellissimo scoprirla man mano, vi dico solo che ho rivalutato un sacco Achille e Patroclo e che vorrei che avesse aggiunto tanti altri miti.

La componente che rende questo libro straordinario però non è la trama, che pur ho adorato, ma senza dubbio lo stile. Forse si è capito che sono lievemente innamorata di come scrive Tiffany Reisz, ma per me è la perfezione. Non c'è niente lasciato al caso, non ci sono particolari inutili, non manca però nulla, usa l'ironia in ogni situazione e soprattutto sa caratterizzare i suoi personaggi in maniera eccelsa.

Ho adorato Lia, con le sue contraddizioni, a volte infantile, spesso fragile, mi è piaciuta forse grazie anche ai suoi difetti.
Ho amato tantissimo August e qui vi dico solo che spesso mi ha ricordato Kingsley, non aggiungo altro, solo che è assolutamente da conoscere.

Mi è piaciuto, tantissimo, ritrovare Mona e consorte, il loro rapporto poi mi ha fatto sorridere in più di un'occasione.

Rispetto a The Red ho apprezzato di più la storia "contenitore" e amando più i miti greci rispetto ai quadri, è stato più semplice per me innamorami ogni riga.

Vorrei fare un plauso anche a chi ha contribuito all'edizione italiana, la traduzione credo non sia così semplice, nel rendere appieno l'ironia, e ho trovato un lavoro molto molto curato.

Insomma dovete recuperare la Reisz se ancora non l'avete fatto, dovete leggere questo libro, dovete patirne insieme a me la mancanza e provare l'ansia di aspettare il prossimo. Soffrire per poi però rimanere soddisfatti, più di quanto ci si aspetta.
Voto: 5*



Conoscete questa meravigliosa autrice? 








6 commenti:

  1. Contentissima che ti sia piaciuto. Io l'ho amato moltissimo ❤️

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  2. Sembra interessante, ottima recensione, grazie

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  3. Bella recensione Chiara, si vede quanto ti sia piaciuto questo libro...Io faccio parte di quelli che dovrebbe recuperare la Reisz ma che ancora non lo ha fatto .... e che chissà se lo farà.

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    1. amo alla follia questa autrice, non posso che consigliartela

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