lunedì 16 agosto 2021

Recensione "Il mondo dopo la fine del mondo" di Nick Harkaway

 Ringrazio la casa editrice 451 e Francesca per la copia

Il libro:
Autore: Nick Harkaway
Titolo: Il mondo dopo la fine del mondo
Editore: 451
Data di pubblicazione: 14 luglio 2021
Pagine: 588

Trama: 
Una favola politica sull’assurdità della guerra, un’opera di fantascienza sarcastica sui pro e i contro dell’Apocalisse, un thriller imbottito di cospirazioni, guerrieri ninja e cani cannibali, un horror alla Lovecraft sul nostro futuro (e non così remoto). La trama: le Bombe Svuotanti hanno cancellato intere zone dalla faccia della Terra. In questo scenario, un mercenario senza nome e il suo eroico compare,
Gonzo Lubitsch, accompagnati da una ciurma di guerrieri mal assortita e rotta a ogni esperienza, hanno nelle loro mani il destino dell’umanità. Una slavina di cambi di registro,
digressioni e divertissement, maneggiati attraverso una lingua capace di ridere e di far pensare, danno forma a un’odissea nella tradizione del miglior Kurt Vonnegut.


Questo è un libro di fantascienza post-apocalittico, con qualche tratto horror, che attraverso la finzione vuole essere di denuncia della società attuale (come il genere spesso fa).

La particolarità che mi ha spinto a leggere questo libro, oltre alla trama intrigante, è l’utilizzo di uno stile sarcastico, l’uso dell’umorismo come arma. Da sempre attratta da questo tipo di scrittura, considerato anche i riferimenti alla politica, ho voluto recuperarlo, nella riedizione di questa nuova casa editrice.

Il mondo alla fine del mondo mi è piaciuto, anche se meno di quanto pensassi. La trama è intrigante e molto acuta, seppur semplice. La storia vuole essere una denuncia sulle assurdità della guerra, sull’uso smodato delle armi, su una società che mette l’interesse economico al primo posto, molto al di sopra dell’umanità. Tratti anche filosofici, in questa satira della nostra società.

Mi è piaciuta l’evoluzione della storia, il colpo di scena a metà libro, le riflessioni finali. Ho trovato le tematiche trattate attuali e importanti; ho apprezzato molto l’uso del sarcasmo sia come stile narrativo che come stemperamento di argomenti forti

Ho avuto difficoltà però con lo stile, per i miei gusti esageratamente prolisso, soprattutto all’inizio, per cui ho proprio faticato a entrare nella storia. Troppe descrizioni di luoghi e avvenimenti spesso inutili e noiose, esagerato nei dettagli. Mi ha spezzato troppo spesso il ritmo della lettura, mi sono dovuta concentrare e più volte imporre di non distrarmi, ho proprio faticato a ingranare e a non perdermi.

Un libro che necessita di tempo e concentrazione, che però ha una trama intrigante, fa ridere e fa riflettere, lascia l’amaro in bocca ma anche un sorriso, spassoso e terrificante. Una contraddizione che funziona, con troppe pagine che, forse, avrei evitato.
Voto: 3.5*













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