martedì 21 settembre 2021

5 blogger per un autore #5 - Christian Frascella

Torna puntuale questa rubrica, a cui tengo molto anche per la splendida collaborazione con alcune blogger che ormai conosco da diverso tempo e che stimo molto, Daniela del blog Un libro per amico, Baba del blog Desperate Bookwife, Ombretta del blog Ombre di Carta e Chicca del blog Librintavola .

Appuntamento bimestrale in cui noi 5 bologger leggeremo un romanzo di un autore o autrice scelto di comune accordo di cui abbiamo voglia di approfondire la conoscenza oppure di scoprirlo.
 
Grazie a Ombretta per la grafica
 
Per questo appuntamento il nome scelto è: Christian Frascella.
 
Per l'occasione ho scelto questo tra i suoi libri:
Autore: Christian Frascella
Titolo: La sfuriata di Bet
Editore: Einaudi 
Data di pubblicazione: 30 agosto 2011
Pagine: 213

Trama:
«Se hai da dire qualcosa, dilla. Se poi ti tocca dirla urlando, si vede che ne valeva la pena».

Bet non è bella ma fa tipo. È appassionata, grintosa e ha una lingua corrosiva. Ripete il terzo anno di liceo e abita in Barriera di Milano, un posto che si chiama cosí anche se si trova a Torino. Bet ce l'ha con il mondo. Con il padre, ex operaio ed ex sindacalista, che si è trasferito nella capitale. Con la madre, che non riesce a tenerle testa per quanto si sforzi, e con il passivo compagno di lei, Leonardo. Con il Guardone del palazzo, che la spia da dietro le tende. Con la scuola, che tenta di irreggimentarla. Con la gente, che ha perso la voglia di ribellarsi. E persino con se stessa. Perché si incolpa della tragedia che ha distrutto la sua famiglia.
Bet non ce la fa proprio a frenare la lingua e a non dire quello che pensa. In modo ingenuo, a volte goffo, ma obbedendo a un istinto incontrollabile, perché vuole cambiare le cose. Prima si oppone allo sfratto di un'anziana signora, finendo in caserma. Poi cerca di aiutare Viola, una ventiduenne incinta dalla risata esplosiva, ma riesce a ficcarsi in un altro guaio. Infine, insieme al suo amico Andrea, organizza uno sciopero nella fabbrica dove la madre rischia il licenziamento. Ma la delusione e la rabbia per i soprusi subiti la spingono a un gesto impulsivo e lucidissimo, dagli effetti inarrestabili.
È proprio in questo gesto il cuore del nuovo romanzo di Christian Frascella, che fotografa il paese in subbuglio - tra rivolte studentesche e contestazioni - attraverso gli occhi di una protagonista straordinaria, specchio di un'intera generazione precaria, incatenata e muta, che però non sa smettere di sognare.
E per scriverlo, l'autore ha incontrato i ragazzi delle scuole, coinvolgendoli in un dialogo tumultuoso. Ne è venuto fuori un ritratto ficcante e vero, e non solo del mondo degli adolescenti.



Ero molto curiosa riguardo questo autore, soprattutto per quel che riguarda la narrativa per ragazzi, perciò ho colto l'occasione di questa rubrica per comprare e leggere questo libro. Il mio giudizio finale si posiziona nel mezzo, non mi è dispiaciuto, ma non sono altresì sicura che faccia per me. Proverò sicuramente un altro titolo per capire se la mia incertezza riguarda la storia o proprio lo stile.

La sfuriata di Bet ci racconta di questa ragazza, Elisabetta detta Bet, che per tutta una serie di eventi un giorno perde la pazienza e, in un contesto particolare, si sfoga e dice tutto quello che la tormenta, tutto il malessere di una ragazza di 17 anni ai giorni nostri (il libro è stato scritto nel 2011, ma le questioni purtroppo permangono).

Ammetto subito che se avessi letto questo libro quando avevo 17 anni l'avrei amato, perché ha centrato perfettamente lo stato d'animo che provavo a quei tempi. In questo l'autore è stato straordinario, ha proprio capito ed espresso benissimo il malessere, la sensazione di impotenza, la voglia di fare la differenza, insomma quella gamma di emozioni tipica di quell'età, quando si è ancora capaci di sognare e di pensare di poter cambiare qualcosa.

Da questa ultima frase forse si intuisce la mia disillusione, tipica secondo me del diventare adulti e guardare in faccia la realtà, scontrarsi con il quotidiano; ultimamente io mi sento addosso un manto di cinismo che fatico a tollerare ma che non riesco a scrollare. Forse questo ha contribuito a non apprezzare appieno questa storia.

Mi è piaciuto l'intento del libro, un po' meno la sua presentazione. Avrei voluto leggere per intero la famosa sfuriata, di cui l'autore ci lascia intendere il senso e ci regala solo poche frasi. Credo che sarebbe stato invece importante conoscerla, in quanto fulcro di tutto.

Anche il finale non mi ha pienamente soddisfatta: è aperto, ma quello non sarebbe un problema, ho sentito però la mancanza di un qualcosa che facesse un punto sulla situazione, che desse un significato alle azioni intraprese. Come se il libro fosse il racconto di Bet nei giorni in cui ha fatto la sfuriata, senza soffermarsi troppo su cosa questo abbia comportato per lei, anche solo a livello personale e interiore.

Ah, la cover non mi piace per niente, la trovo messa lì a caso senza un motivo (non che importi poi così tanto, ma l'ho pensato più di una volta durante la lettura).

Frascella non mi ha conquistata, ma non mi sento di bocciarlo, anche solo per avermi fatto ricordare il mio stato d'animo di ragazza.
Voto: 3*



 Conoscete questo autore?
Passate a leggere anche gli altri blog
 
 Per settembre leggeremo Federica Bosco

 

4 commenti:

  1. Come sai ne ho letto un altro, genere differente. L'ho adorato. Questo titolo non lo conoscevo. Io ti direi di provare Contrera! Secondo me, per quello che capito...potrebbe piacerti! Un abbraccio

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  2. io ho letto lo stesso libro di Baba e Daniela e noi tre siamo state concordi sul promuovere Contrera, credo dovresti provare anche tu!

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