lunedì 17 ottobre 2016

Recensione "L'imperatrice del deserto" di Anne Lise Marstrand-Jørgensen

Buon lunedì lettori, passato bene la domenica? Io sono andata al cinema con i miei bambini a vedere Pets - Vita da animali, che è stato divertentissimo! Oggi invece vi parlo di un libro che ho chiesto alla casa editrice Sonzogno, che me l'ha subito inviato grazie, appena ho visto cover e trama. Dico sempre che gli storici non fanno per me, in realtà io amo molto la storia, solo di alcuni periodi non ne amo molto le letture. Infatti poi sono attratta da questi libri, li cerco proprio io. 
Questo come periodo è veramente interessante infatti ti racconta la leggenda della regina di Saba e di re Salomone.

Autrice: Anne Lise Marstrand-Jørgensen
Titolo: L'imperatrice del deserto
Editore: Sonzogno
Data di pubblicazione: 29 settembre 2016
Pagine: 490

Trama:
La storia della regina di Saba, figura mitica e meravigliosa, è narrata nella Bibbia, nel Corano e nell'antico libro etiope Kebra Nagast: l'autrice vi attinge a piene mani per costruire un personaggio ricchissimo sia dal punto di vista storico che letterario. Intorno al 1000 a.C., la giovanissima Machedà, donna appassionata del sapere e dell'avventura, lascia la natia Etiopia per spingersi fino a Gerusalemme, dove incontra e ama re Salomone, mettendone alla prova la saggezza. Dopo aver affrontato pericoli e intrighi di palazzo, quando ritornerà in patria porterà in grembo il figlio del re d'Israele, destinato a fondare, col nome di Menelìk, la dinastia dei sovrani etiopi, il regno più longevo del mondo.



Questo libro racconta la storia di Makeda e quella di Salomone, partendo da quando erano bambini. Alterna i capitoli, che sono lunghi, dall'una all'altra, fino al loro incontro e alla successiva separazione. Si scopre così il perché di molti loro atteggiamenti, di molte scelte. Il fatto che parta dall'infanzia, e che sia quindi un romanzo di formazione, è il particolare che mi è piaciuto maggiormente. Le prime 200 pagine le ho divorate, sia la parte di Makeda che dal suo villaggio intraprende un lungo viaggio alla ricerca del padre, sia quella di Salomone, piena di insidie politiche. L'autrice ha fatto un lavoro di ricerca accuratissimo in tutto, soprattutto nei particolari. Descrive perfettamente la vita di allora, usi e costumi delle persone, ma anche la religione e la politica. E' completo in tutto per quanto riguarda la parte descrittiva e della trama. Ho scoperto un sacco di cose che non sapevo, mi sono stupita e indignata, ho sofferto con loro. 
Tutto ciò che aveva, l'ha sacrificato per compiere questo viaggio insensato, e ora è una ladra sopraffatta da un ladrone: il deserto.
Poi però ho iniziato a faticare, proprio per questa peculiarità. E' troppo descrittivo. E se all'inizio mi ha fatto piacere, verso metà mi ha stufata. Ormai ero dentro la storia, volevo sapere cosa sarebbe successo, volevo che scorresse più velocemente. Non è scorrevole e ha molte pagine, dopo un po' ho iniziato a trovarlo a tratti noioso. Soprattutto perché secondo me è carente nelle emozioni. Per i miei gusti è troppo poco romanzato, mi sembrava quasi di studiare ad un certo punto. Mi è mancato il sentimento, soprattutto perché è descritto anche questo come dato storico. Ad esempio tra Makeda e Salomone è nato un amore grandissimo che spezzerà il cuore a entrambi, ma qui è descritto come un dato. Oppure, per Salomone la figura della madre è fondamentale per la sua crescita e per la sua ascesa al trono, cosa rara in quel periodo. Quando muore viene riportato come una cosa che è successa e basta. Non sono stata coinvolta ad un livello più profondo, ho trovato il libro freddo. Verso la fine con la nascita di Menelik, figlio dei due protagonisti, un po' questo è mitigato. Infatti il suo personaggio è molto impulsivo e meglio caratterizzato, e si percepisce un pochino di più la parte emotiva.
Non deve mai esser fatta fretta all'amore di una madre, nessuno può decidere quando nascerà.
Una cosa che traspare molto è la voglia di cambiamento. Il bisogno dei due protagonisti di rimediare ai torti, sia subiti che fatti e anche a quelli imposti dalla società. Parliamo di un periodo lontanissimo, dove la donna praticamente non aveva nessun diritto e il suo unico scopo era sposarsi e procreare, insieme alle altre mogli nel gineceo. Infatti Salomone, e tutti gli uomini, hanno diverse mogli e concubine. Per Makeda questo è un tasto dolente, non vuole legarsi ad un uomo, non vuole sottostare al suo volere e concorrere per la sua attenzione. Non vuole figli che la leghino ad esso e le impediscano di far politica, di cercare di creare un mondo migliore. Lei è un'eroina femminista, ho ammirato molto questo suo lato del carattere che le ha portato tanti guai.
Nella città del deserto sono i maschi a comandare. Vengono educati dalle madri, le quali però devono tacere quando pala un uomo. Ogni donna, non appena si sposa, deve obbedire al marito. Mosi dice che non bisogna lasciarsi ingannare dalle apparenze, molte decisioni vengono prese dalle donne, ma Makeda gli risponde che una casa può essere una prigione.
Altro particolare di questa lettura è stata la connotazione religiosa. Parliamo di Israele e dell'Arca dell'Alleanza, dell'unico Dio e degli Dei Ashta e Shamr, c'è una mescolanza di religioni e di leggende curate in maniera molto sapiente, che danno al racconto un'aura mistica .
Questo libro va assaporato lentamente, perdendosi nei particolari. Lo consiglio soprattutto a chi ama le descrizioni molto dettagliate, io ci ho messo un po' ma sono stata molto contenta di averlo letto.
Conoscete il libro? Vi piace il periodo storico? Vi ho incuriositi?



22 commenti:

  1. Non conoscevo questo libro ma il periodo storico mi affascina e anche questa storia mi ispira tantissimo!

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    1. ciao Nadia, questo periodo, con tutto il suo contorno, affascina molto anche me!

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  2. Ciao Chiara,
    in effetti la trama è particolare e ispira molto. Mi piacciono i libri con le scene dettagliate perchè rende meglio l'atmosfera ma ti capisco quando dici che dopo un pò annoia, succede anche a me e penso che a volte rende meno la magia del libro perchè ci si dovrebbe concentrare su altro.
    Grazie per la tua opinione, mi hai fatto avere un'idea più chiara del libro

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    1. Ciao Susy, questo è un po' il mio limite, mi stufo facilmente con le descrizioni e mi dispiace. Sono contenta di non essere la sola, grazie

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  3. Copertina meravigliosa, così come anche la storia narrata ma, ti confesso, non ne sono stata follemente attratta a questo giro. Ho comunque letto e apprezzato le tue parole al punto che ho deciso di inserirlo nella lista dei forse. Magari capita una di quelle occasioni impreviste e zac diventa mio :)

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    1. ciao Anna, la lista dei forse mi manca! Però è una cosa furba. E' stata una lettura molto intensa e interessante

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  4. Ciao Chiara. Primo: anche io sono andare vedere Pets con Isotta sabato sera, e mi sono divertita un sacco. Scondo: avevo visto questo libro, ma siccome gli storici ultimamente non fanno per me, volevo leggere prima qualche parere. Ecco, se è troppo descrittivo non lo cercherò in giro, ho bisogno di storie un po' dinamiche! Grazie per la tua approfondita recensione e a presto!!

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    1. ciao Baba, Pets è stato veramente divertente! Per il libro posso dirti che non è stato semplice né scorrevole, ma molto interessante

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  5. Lo sto leggendo adesso ed è vero, è molto descrittivo, ma devo dire che non mi dispiace più di tanto :)
    Comunque credo che sia molto interessante!

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    1. Ciao Grazia, le tante descrizioni credo sia proprio un problema mio. Non vedo l'ora di sapere la tua opinione, è vero è molto interessante!

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  6. Ciao,
    ero quasi tentata, ma ora dopo aver letto il tuo parere penso che lascerò perdere.
    Un caro saluto da Lea
    P.S. Pets devo andare a vederlo sabato prossimo! :)

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    1. Ciao Lea, se non ami le descrizioni eccessive e il poco sentimento fai bene. Con Pets ti divertirai tanto!

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  7. Ciao Chiara,
    purtroppo dubito di poter leggere un libro del genere, non amo gli storici e non vado per niente d'accordo con le descrizioni dettagliate - ancora sento il peso delle pagine di 1Q84. Ammiro molto il tuo spaziare tra i generi, spero di imparare anche io prima o poi.
    Un grande abbraccio! ❤

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    1. ciao Jen, per me spaziare tra i generi è un'esigenza perché mi stufo facilmente. Poi ho i miei periodi ma comunque cerco sempre di non pormi troppi limiti. Grazie mille, un bacio

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  8. Ciao Chiara! Avevo adocchiato anch' io questo romanzo ma la mole di pagine e l' elemento storico mi hanno bloccato! Sono contenta di aver letto la tua minuziosa recensione, in questo modo ho avuto una visione completa della storia e dei suoi punti forti e quelli deboli. Ma come immaginavo, è una lettura che per ora non mi sento di affrontare nonostante ami la storia, ma troppe descrizioni noooo, mi stufano alla lunga! Un abbraccio!

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    1. ciao, anche io ho i periodi giusti per ogni lettura, si apprezza di più! Questa è impegnativa e interessante. Grazie!

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  9. Ciao Chiara! Mi è piaciuta molto la tua recensione, che ho letto con grande interesse. Devo dire che la trama mi incuriosisce molto e mi piacerebbe leggerlo nonostante, lo ammetto, queste copertine della sonzogno non mi trasmettano nulla.
    La parte eccessivamente descrittiva mi costringe un po' a desistere... Credo lo metterò nei forse! :)

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    1. Ciao Jasmine, a me invece ha attirato subito la copertina, mi piacciono quelle Sonzogno, le trovo molto pertinenti con i libri. Vedi a volte come cambia da uno all'altro? Questo libro è molto descrittivo ma, ripeto, io le patisco un po'. Grazie ancora

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  10. Secondo me tu scegli gli storici sbagliati ahahahah ;D
    Trama molto interessante ma mi frena il fatto che sia troppo descrittivo. "Mi è mancato il sentimento" ---> le tue espressioni mi fanno troppo ridere!
    E poi il fatto che lo hai trovato anche "freddo" insomma poche parole per farmi passare la voglia di prenderlo anche in considerazione. Diciamo poi che quel periodo storico non è proprio il mio preferito ^-*
    Una serie di elementi che mi fanno dire questa volta un gran bel NO.

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    1. A me invece questo periodo storico affascina molto! E' solo che io ho dei limiti con le troppe descrizioni ihihih e poi sono sentimentale lo sai!

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