lunedì 12 febbraio 2018

Recensione "Momenti di insopprimibile fastidio" di Federica Bernardo

Autrice: Federica Bernardo
Titolo: Momenti di insopprimibile fastidio
Editore: Feltrinelli
Data di pubblicazione: 22 ottobre 2014
Pagine: 104

Trama:
Che fastidio… Il semaforo rosso. E anche quello giallo visto da lontano, che sai che ti fregherà. Il pizzico di sale e il “quanto basta” spacciati per unità di misura scientifiche nelle ricette. I tappi antibimbo, che i bimbi aprono benissimo e che a te richiedono sforzi titanici. Il lavoro che nobilita l’uomo, ma in Italia lo mobilita. Gli stage non pagati. I contratti a tempo determinato. Quelli a tempo indeterminato... degli altri. La parola “feedback”. La carta argentata della Nutella. La lunghezza inspiegabilmente asimmetrica dei fili degli auricolari. L’impresa eroica di far smettere di schiumare la spugnetta con cui hai lavato i piatti. La Guerra dei cent’anni che non dura cent’anni.
Chi non ha mai provato un momento di insopprimibile fastidio? Uno di quei piccoli, ordinari, insignificanti e spesso subdoli fastidi che inquinano le giornate.
Federica Bernardo ha deciso di raccoglierli in questo libro ironico e originale. Perché il fastidio è bipartisan: colpisce tutti indistintamente. È un termine maschile, ma ha un’indole molto femminile. È sempreverde (di bile), adatto a ogni stagione e non passa mai di moda. E perché, in fondo, scoprire che gli altri hanno più fastidi di noi ci fa sentire meglio.



Ogni tanto odio tutti. Sul serio eh, chiedete alle mie amiche. Ci sono i giorni in cui il repertorio di ciò che mi urta è infinito. Non avrei mai pensato a metterlo per iscritto invece è proprio quello che ha fatto Federica Bernardo con questo libriccino.

Ecco il classico caso di cover e titolo che attirano come una mosca ... lo sapete (e in questo caso io sono la mosca). Ho letto tempo fa una recensione, pure non troppo lusinghiera, e niente, ho dovuto procurarmi questo libro, perché sono troppo io! Io vivo momenti di insopprimibile fastidio, io potrei farne un'enciclopedia, altro che un centinaio di pagine!

Così l'ho comprato e in uno di quei momenti di avversione verso tutto e tutti l'ho iniziato. E anche subito finito, perché si legge in circa un'ora, non di più.

Non è una storia, non c'è un senso, è una specie di manuale di auto-aiuto per superare quei momenti, per esorcizzarli. Cara Federica con me non ha funzionato.

Il libro (parola grossa eh) è un elenco di ciò che infastidisce l'autrice. Scritto in maniera brillante a volte, altre semplicemente messo lì, appuntato. Un velo di ironia c'è, ma è difficile da trovare in una lista!

Mi sono ritrovata in tutti i punti presenti ma la cosa non mi ha fatta stare meglio. Sapere di non essere l'unica fa sicuramente piacere, ma a chi piace cercare parcheggio per esempio?

Mi aspettavo qualcosa di graffiante, di divertente, di catartico quasi. Invece ho trovato un elenco, ben scritto ma niente di più.
Così imparo a comprare solo per titolo e cover.
Voto:

A voi capita di comprare solo per titolo e/o cover? E di odiare tutti?


4 commenti: