mercoledì 28 luglio 2021

Ci provo con - Recensione "Italian way of cooking" di Marco Cardone

 Buongiorno, torna la rubrica mensile nata da una mia idea per buttarsi su nuovi autori. 

Rubrica a cadenza mensile in cui si legge un autore o un'autrice per la prima volta.

A me piace fare rubriche in compagnia, ovviamente senza nessun obbligo, così ho esteso l'invito alle mie amiche blogger. Se vi facesse piacere partecipare avete solo da dirlo.

Ho letto:
Autore: Marco Cardone
Titolo: Italian way of cooking
Editore: Acheron Books
Data di pubblicazione: 25 febbraio 2016
Pagine: 290

Trama:
Questa è la storia di Nero, cuoco toscano e proprietario del Gallo Nero del Chianti, ristorante in difficoltà finanziaria e prossimo al fallimento. Ma Nero ha trovato un modo per risollevare le sorti del locale: uccidere i Mostri, di cui ha scoperto in modo fortuito l'esistenza, cucinarli, e servirli agli ignari avventori del Gallo Nero. Il successo è clamoroso e il ristorante risorge; ma i piatti mostruosi cucinati da Nero generano sui clienti inquietanti effetti collaterali, e la situazione sfugge velocemente di mano...

Il romanzo contiene in appendice il "Ricettario Mostruoso": dieci ricette per cucinare altrettante creature sovrannaturali del folklore sia italiano che internazionale, tramandate da secoli e rivisitate da dieci impavidi MONSTERCHEF !!


Ho comprato questo ebook dopo averne sentito parlare bene in un gruppo di amanti del fantasy che seguo, presentato come una storia originale e divertente. L'ho lasciato a poltrire nel kindle quasi due anni (sono tremenda, ho una sfilza di arretrati incredibile) e grazie a una challenge a cui sto partecipando l'ho letto. Direi finalmente, perché l'ho divorato in un giorno (ero anche in vacanza ma comunque si fa leggere da solo), è una storia davvero particolare e decisamente accattivante.

Siamo in Toscana, nella zona delle colline del Chianti e Nero è un cuoco con diversi problemi da risolvere: una ex moglie approfittatrice e perfida, un calo di clientela, una vigilessa particolarmente solerte che lo bombarda di multe e soprattutto l'Agenzia delle Entrate che gli sta col fiato sul collo per una questione puramente italiana, un debito che sembrava non esserci e che nel tempo è quadruplicato.
Come se tutto questo non bastasse i suoi due figlioli una notte vengono attaccati da un mostro, che lui prontamente uccide. Sarà proprio questo fatto a dare una svolta, decisamente da film horror, alla sua vita.

Come scritto sopra, questo libro è stata una piacevolissima sorpresa, ho trovato una storia bella, scritta bene e fuori dagli schemi, in più tutta italiana. Perché l'ambientazione è importantissima, sia a livello geografico che politico/sociale.

Ho avuto il piacere di visitare in passato quei posti, a dir poco meravigliosi, e Cardone li descrive benissimo, mi sembrava di essere lì con Nero e la sua truppa, di respirare la stessa aria. Ho percepito l'amore per la propria terra, l'orgoglio dato dall'appartenenza.

Di contro però c'è il risvolto burocratico, dato da quelle cose puramente italiane che hanno quasi dell'impossibile. Quando una persona avrebbe bisogno di aiuto da parte delle istituzioni ecco che queste invece le piovono addosso come avvoltoi, complicandone la vita spesso fino al fallimento. Per tutto il libro è presente questo disagio, quasi che siano questi i veri mostri. Attraverso queste allegorie l'autore pone l'accento su un problema serio, che affligge quotidianamente molti di noi. Nuotare nella burocrazia italiana è faticoso e spesso impossibile. Fa riflettere molto.

Altra cosa che ho molto apprezzato sono stati i personaggi. Nero è un protagonista che si fa amare, coraggioso, impetuoso, cocciuto ma dal cuore grande, che ammette i propri sbagli e che ci prova, comunque sempre. Accanto a lui diversi secondari che sono macchiette, senza i quali non potrebbe esserci la storia. Tra questi ho adorato Mirco, l'aiuto cuoco apparentemente tranquillo che nasconde una vena fredda e pragmatica, che però mi ha strappato più di una risata. E naturalmente Tatanka, uno spirito guida tutto particolare.

La trama è avvincente e originale, mi ha proprio colpita. Ho apprezzato tantissimo anche il finale, che mi ha quasi commossa. Durante la lettura però la sensazione predominante è il divertimento, questo libro, pur facendo riflettere, fa ridere, tanto.

Lo stile dell'autore è curato e preciso e ha quel modo di far ridere tipico toscano che mi ha ricordato Malvaldi. Io ho riso tantissimo pur non amando così tanto l'uso massiccio del dialetto e dello stile colloquiale, che avrei preferito meno presenti, per gusto mio personale.

So che esiste un titolo successivo a questo, che è autoconclusivo; me lo comprerò e leggerò presto, voglio tornare nel Chianti insieme a questo gruppo di pazzi.

Un esempio di fantasy italiano che nulla ha da invidiare a quello straniero.
Voto: 4.5*


Lo conoscete? Vi ho incuriosito?
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