martedì 23 novembre 2021

5 blogger per un autore #6 - Federica Bosco

 Torna puntuale questa rubrica, a cui tengo molto anche per la splendida collaborazione con alcune blogger che ormai conosco da diverso tempo e che stimo molto, Daniela del blog Un libro per amico, Baba del blog Desperate Bookwife, Ombretta del blog Ombre di Carta e Chicca del blog Librintavola .

Appuntamento bimestrale in cui noi 5 bologger leggeremo un romanzo di un autore o autrice scelto di comune accordo di cui abbiamo voglia di approfondire la conoscenza oppure di scoprirlo.
 
Grazie a Ombretta per la grafica
 
Per questo appuntamento il nome scelto è: Federica Bosco.
 
Per l'occasione ho scelto questo tra i suoi libri:
Autrice: Federica Bosco
Titolo: Innamorata di un angelo
Editore: Newton Compton
Data di pubblicazione: 10 febbraio 2011
Pagine: 379
Serie: Il mio angelo segreto Vol.1

Trama:
«Una mattina ti svegli e sei un’adolescente. Così, senza un avvertimento, dall’oggi al domani, ti svegli nel corpo di una sconosciuta che si vede in sovrappeso, odia tutti, si veste solo di nero e ha pensieri suicidi l’84% del tempo. E io non facevo eccezione». Questa è Mia, sedici anni, ribelle, ironica, determinata, sempre pronta ad affrontare con tenacia le incertezze della sua età: scuola, compagni, genitori separati, e un rapporto burrascoso con la madre single che la adora, ma è una vera frana in fatto di uomini. Mia insegue da sempre un grande e irrinunciabile sogno: entrare alla Royal Ballet School di Londra, la scuola di danza più prestigiosa al mondo, dove le selezioni sono durissime e il costo della retta è troppo alto per una madre sola. A complicare la sua vita c’è l’amore intenso e segreto per Patrick, il fratello della sua migliore amica, un ragazzo così incantevole e unico da sembrare un angelo, che però la considera una sorella minore. La passione per la danza e quella per Patrick sono talmente forti e indissolubili che Mia non sarebbe mai in grado di rinunciare a una delle due. Fino a quando il destino, inevitabile e sfrontato, la metterà davanti a una delle più dolorose e difficili scelte della sua vita.
Federica Bosco racconta, con travolgente e sottile ironia, una straordinaria, delicata e commovente favola moderna, intrecciando, con lo stile che la distingue, il reale al sorprendente e all’inaspettato.



Terzo libro che leggo di questa autrice; ho amato molto Ci vediamo un giorno di questi e molto molto meno Tutto quello che siamo. Ero curiosa di capire come mai questa autrice mi avesse lasciato pensieri così discordanti e fiduciosa di trovare una lettura soddisfacente, ma non sono stata fortunata.

Innamorata di un angelo racconta la storia di Mia, sedicenne con la passione per il ballo e per il fratello della sua migliore amica, non compresa dalla madre e con un padre assente. La vita le sembra senza possibilità di riuscita, in quanto la madre non vuole credere nelle sue capacità di ballerina (viste anche le difficoltà finanziarie), ma soprattutto la ragazza soffre per l’amore che prova verso Patrick, che cerca di camuffare in odio a beneficio della sua migliore amica. Ma il destino ha altro in serbo per lei…

Leggendo la storia ho pensato che avrei dovuto immedesimarmi tantissimo in Mia, in quanto alla sua età vivevo una situazione simile (io però non ballavo) per quanto riguarda la situazione familiare. Però non ci sono riuscita, mai, anzi ho provato un fastidio enorme per tutti i personaggi, tutti dal primo all’ultimo, e l’unica cosa che avrei voluto fare è prenderli a sberloni, forte.

Non credo che questo libro parli direttamente ai giovani, in quanto Mia è atipica, non solo per carattere. A 16 anni ci sentiamo tutti in qualche modo ribelli e soprattutto non compresi, ma l’identità personale, in alcuni casi già formata, non può essere così forte. Il sarcasmo che usa Mia come arma di difesa è un meccanismo tipicamente adulto (e parlo per esperienza), a quell’età non si ha ancora la capacità di farne un uso così smodato. O almeno Mia non ha tutta quella sicurezza di sé necessaria al caso.

Quindi Mia, oltre a non essermi piaciuta, l’ho trovata caratterizzata in maniera non realistica, oltretutto soggetta, di contro, ad atteggiamenti da 12.nne per quanto riguarda la cotta per Patrick, che è vissuta come l’unica cosa importante in assoluto.

Non ho amato neanche l’evoluzione dei personaggi, in alcuni casi proprio uno stravolgimento (vedasi la migliore amica e il patrigno) in altri inesistente o senza apparente motivo. Questo aspetto mi ha ulteriormente infastidito.

Inoltre il finale è assurdo, non so descriverlo diversamente. So che questo libro è il primo di una trilogia e avrei anche apprezzato un finale drammatico, ma qui veramente è tagliato e senza un perché. Assenza di spiegazione che per quanto riguarda rimarrà tale, in quanto non credo che proseguirò la serie.

Non mi è piaciuto, non l’ho trovato un buon libro per ragazzi, anzi. La questione di ricerca della propria strada e inseguimento dei sogni viene del tutto spazzata via dalla cotta momentanea. Non l’ho trovato neanche un romance godibile, in quanto non ho sopportato proprio nessuno (con picchi di odio nei confronti di madre e amica, che se la giocano).

Credo che questa autrice non faccia per me per quanto riguarda le storie per ragazzi: da queste storie io cerco altro, vorrei però provare a leggere qualcos'altro di narrativa adulta per capirla meglio.
Voto: 2*

 Conoscete questa autrice?
Passate a leggere anche gli altri blog
 
 Per gennaio leggeremo Valeria Corciolani

 

6 commenti:

  1. Ho letto questo romanzo una decina di anni fa e me ne innamorai. Costrinsi Ombretta a leggerlo e insieme abbiamo pianto molto. Non so che effetto mi farebbe adesso, credo che i libri abbiano bisogno del proprio momento. Infatti non ho comprato il seguito uscito forse un anno fa...

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    1. c'è veramente un tempo per tutto, bisogna azzeccare anche quello

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  2. Anche io ho letto questo libro e l'intera trilogia anni fa ma mi lasció tiepida. Con la Bosco ho un rapporto conflittuale ma conto di leggere ancora altro di suo

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  3. Non ho letto questo libro e dalla trama non è neanche uno di quelli che leggerei. Mi spiace che non ti sia piaciuto, non è mai bello restare delusi da una lettura

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