mercoledì 13 luglio 2022

Review Tour "L'impero di sabbia" di Tasha Suri

Ringrazio Silvia e Francy per aver organizzato l'evento e la casa editrice Fanucci per la copia

Grazie Dolci per la grafica

Il libro:
Autrice: Tasha Suri
Titolo: L'impero di sabbia
Editore: Fanucci Editore
Data di pubblicazione: 1 giugno 2022
Pagine: 372
Serie:  #1 I libri di Ambha

Trama:
Gli Amrithi sono stati emarginati; nomadi discendenti dagli spiriti del deserto, sono ambiti ma anche perseguitati in tutto l’Impero per il potere del loro sangue. Mehr è la figlia illegittima di un governatore imperiale e di una esiliata Amrithi che lei riesce a malapena a ricordare ma da cui ha ereditato il volto e la magia. A sua insaputa, può manipolare i sogni degli dèi per alterare il destino del mondo.
Quando il potere di Mehr attira l’attenzione dei mistici più temuti dell’Imperatore, viene costretta a sottostare al loro servizio: sono determinati a sfruttare la sua magia per la gloria dell’Impero. Sarà costretta a usare ogni grammo di volontà, di cuore e d’intelligenza per resistere alla crudeltà dei mistici e salvare il suo popolo da una sicura estinzione. Se dovesse fallire, gli dèi stessi potrebbero risvegliarsi in cerca di vendetta...


Siamo in un impero immaginario, dalle tinte arabe o indiane, circondato dal deserto, in cui un impero, capeggiato da un imperatore e soprattutto dalla figura del Maha (pseudo capo spirituale dalla vita più che longeva, quasi immortale), ha conquistato ogni cosa e ancora di più e la sua egemonia e potenza sembra non aver fine. Questo impero continua a vincere grazie alle preghiere dei mistici, religiosi che votano la loro vita alla preghiera e al Maha. Questa entità, il Maha, è un uomo che è riuscito a ottenere il potere di piegare al suo volere i sogni degli Dei, ottenendo così che l’impero vinca e soprattutto che lui abbia un potere sconfinato, ma il prezzo è dato dal sacrificio di vite immolate a esso, soprattutto per quanto riguarda un popolo del deserto che sta rischiando l’estinzione, gli Amrithi.
Mehr appartiene a questo popolo da parte di madre, mentre da parte di padre è figlia niente meno che del governatore della sua regione. La sua vita finora è stata una gabbia, dorata ma pur sempre reclusa. Deve inoltre nascondere l’appartenenza al popolo materno, nascondendo le usanze tipiche dei riti (balli propizi agli dei) ed è mal vista da tutti per la sua etnia.

Un evento scatenerà una serie di eventi e lei si troverà catapultata in una realtà completamente diversa da ciò a cui è abituata, e soprattutto legata ad Amun, che dietro la freddezza nasconde molto. In tutto questo l’impero vacilla e la catastrofe è vicina, il corso della sua vita sembra ormai deciso da altri.

Questo libro ha un’atmosfera che mi ha incantata, adoro questo tipo di ambientazioni con richiami arabi e con il deserto che diventa quasi personaggio a sé.

Il contesto magico è veramente tanto interessante e anche originale, però per me non spiegato a sufficienza e relegato in secondo piano rispetto alle introspezioni della protagonista e alla storia d’amore (che non  sono riuscita ad amare appieno).

Ho apprezzato la componente politica, anche questa però con diverse lacune, forse dovute al fatto che è il primo libro di una serie.

Mehr non mi ha fatto impazzire, la sua caratterizzazione non l’ho trovata così soddisfacente: subito è altalenante e non ben definita, per poi avere una maturazione eccessiva che ho trovato poco in linea con quanto successo fino a quel momento. Nonostante tutto ciò che le capita non sono riuscita a provare empatia per lei.
Non ho gradito più di tanto neanche Amun, per gusto personale non amo chi si veste di spirito di abnegazione e sacrificio e ne fa un manifesto di vita.

Fin quasi alla fine ho adorato il villain, salvo poi ricredermi sul finale, per i miei gusti troppo sbrigativo e con meno pathos del dovuto.

L’autrice ha una buona penna, è scorrevole e diretta, ma secondo me ancora un po’ acerba.

Non una brutta lettura, ma dagli elementi sul piatto mi aspettavo di più.
Voto: 3*

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4 commenti:

  1. Io penso che qui ci mancasse un bel prologo infatti come ho detto nella mia recensione ho faticato all'inizio ad entrare in sintonia con la storia perchè secondo me mancava qualche passaggio, tuttavia dopo mi è piaciuto molto perchè sono riuscita a entrare nella storia.
    Mi dispiace a te non abbia fatto lo stesso effetto, ma sono contenta che almeno non è stata una lettura del tutto negativa

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    Risposte
    1. non è stata una brutta lettura, forse mi aspettavo di più

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  2. Mi spiace non ti abbia coinvolta molto questa storia, a me ha preso da subito invece. Ho adorato Mehr e Amun e tutto il worldbuilding ♡
    Franci

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