domenica 31 marzo 2024

4 blogger per un autore - Naike Ror

Torna questa rubrica, a cui tengo molto anche per la splendida collaborazione con alcune blogger che ormai conosco da diverso tempo e che stimo molto, Baba del blog Desperate Bookwife, Ombretta del blog Ombre di Carta e Chicca del blog Librintavola (la quinta ci ha abbandonate). 

Appuntamento bimestrale in cui noi 4 blogger leggeremo un romanzo di un autore o autrice scelto di comune accordo di cui abbiamo voglia di approfondire la conoscenza oppure di scoprirlo.
 
Per questo appuntamento il nome scelto è: Naike Ror.
 
Autrice che adoro, di cui centellino i titoli ancora da leggere (per non finire subito). Stavolta ho scelto questo:
Autrice: Naike Ror
Titolo: 366. La favola di Donal e Isabel
Editore: Self
Data di pubblicazione: 28 giugno 2017
Pagine: 374
Serie: R.U.D.E. Volume 2.5

Trama:
Donal sospirò contrariato.
«Senti Isabel.» Sbottò. «Potremmo nasconderci dietro a "Mille altri dieci argomenti da evitare al primo appuntamento", ma la verità dei fatti è che siamo impediti in queste cose. Non…» si fermò alla ricerca delle parole. «Io non sono uno da gesti eclatanti, colpi di scena romantici e, a peggiorare la situazione, ammetto di avere una pessima tempistica negli approcci. Potrei andarmene, certo, però rimarrei con il rimorso di non aver almeno provato a baciarti.» Isabel lo guardava, immobile, silenziosa. Quel discorso era pericolosamente ambiguo. «Se ti dico questo è perché ho come il presentimento che se facessi un passo verso di te, tu potresti urlare e non è la reazione che vorrei provocarti.» Isabel lo guardò ancora. «Ovviamente con questo non voglio dire che ogni volta che mi avvicinerò a te vorrò baciarti, ma stasera l’intenzione era quella e, magari, sapere cosa ne pensi renderebbe tutto questo meno… ridicolo.»
«"Ridicolo"?» Ripeté lei.
«Abbastanza.» Isabel percepì l’imbarazzo di Donal e si sentì per la prima volta al suo stesso livello.
«Hai ragione Donal, siamo impediti.» Si sorrisero. «Non vorrei essere intimorita dalla tua presenza e ti giuro che le mie reazioni sono spontanee. Forse avrei dovuto indossare dei tacchi per sentirmi meno piccola accanto a te.»
Donal tornò a guardarla proprio come prima che lei sgattaiolasse via.
Isabel capì che quello era un momento che non voleva perdere, così, stringendo forte l’orlo del suo cappotto, attese che lui si avvicinasse.
«Sicura che non urlerai?» Le domandò.
Lei annuì.
Lui fece un primo passo, poi un secondo e Isabel chiuse gli occhi. «Respira, altrimenti invece che baciarti mi toccherà farti la respirazione bocca a bocca.» Isabel ridacchiò e finalmente Donal la baciò.
Questa è la favola di Donal e Isabel.

366 è il primo spin-off nato da una costola di Usheen (serie r.U.d.e. volume 2). Nonostante sia un volume AUTOCONCLUSIVO e non ci sia bisogno di avere letto il libro da cui prende spunto, all'interno della storia ci sono comunque spoiler riguardanti Usheen stesso.



Questo libro è una novella che deriva da Usheen, forse il mio libro preferito di questa autrice (mi perdoni Naike, ma pure io l’ho amato tantissimo). Volevo leggerlo tipo dalla sua uscita, ma è uno di quei casi in cui si rimanda finché passa nel dimenticatoio. Grazie anche a una challenge l’ho finalmente recuperato (e indovinate chi ha già pronto anche 525?).

Ho letto Usheen più di sette anni fa, ricordavo veramente poco di Donal, ma per leggere 366 non è necessario farlo. Qualcosa poi è riaffiorato e il resto necessario è descritto.

Isabel è una vittima di violenza domestica, Donal è il capo della polizia di Derry, per la prima volta un cattolico. Lo sfondo sociale è quello di Usheen, anche se stavolta è meno crudo e meno sottolineato, lo stesso però è necessario a capire il perché di qualche comportamento dei personaggi e in generale i loro ideali.

Donal e Isabel sono in apparenza freddi, sono stati scottati dalla vita e dalle relazioni, hanno – giustamente – paura di una nuova relazione, ma nel contempo capiscono che il trovarsi sia stato un dono e, quando occorre, lottano per mantenerlo.

Mi è piaciuta molto questa storia, matura, poco romantica e molto realista, fatta di seconde possibilità e soprattutto di compromessi. La famiglia è il perno, sia nel bene che nel male, l’autrice fa proprio capire che a volte è giusto tagliare i ponti, altre affidarsi in caso di bisogno.

A volte Isabel mi ha infastidita, soprattutto nel suo rapporto con suo figlio Connor, forse perché ho due figli adolescenti e quindi capisco la situazione, ma rimane comunque un personaggio interessante.
Donal mi è piaciuto molto, ho sorriso molto del suo rapporto con Tara. Come coppia lui e Isabel funzionano benissimo e insieme li ho apprezzati.

A lettura ultimata posso dire che mi sarebbe piaciuto un maggior approfondimento introspettivo di entrambi, però ammetto pure che ho divorato questo libro, che ho faticato a staccarmi e che la scrittura di Naike, di nuovo, mi ha rapita e conquistata.

Una favola, poco romantica ma reale e moderna, che consiglio.
Voto: 4*
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2 commenti:

  1. la ror è sempre molto brava nei suoi libri. finora solo con uno non sono rimasta soddisfatta per il resto invece tutti pareri positivi per quel che mi riguarda. questo mi manca quindi mi sa che devo recuperare!

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