lunedì 29 maggio 2017

Recensione "Dopo il buio ancora una speranza" di Lucilla Celso

Autrice: Lucilla Celso
Titolo: Dopo il buio ancora una speranza
Data di pubblicazione: 9 aprile 2017
Pagine: 119

Trama:
Giulia, è una donna in carriera, brillante architetto e designer, è sempre stata una donna sicura, decisa e indipendente, ma dopo una violenta aggressione, le sembra di aver perso tutte le sue sicurezze. Incoraggiata da un’amica testarda, inizia a studiare arti marziali, scoprendo una forza che non credeva di possedere. Giulia si getterà anima e corpo negli allenamenti guidata dal suo istruttore, Alessandro, che la spingerà oltre i limiti. Un passo dopo l’altro la porterà a riconquistare la libertà. Giulia cercherà con tutte le forze la strada per risalire, riscoprendo l’amore verso l'uomo che le sta donando il controllo della sua vita.


Questo libro parla di rinascita, di quella più difficile, quando il mondo sembra crollarti addosso e guardandoti allo specchio non ti riconosci più. E' quanto succede a Giulia, che ha subito una violenza sessuale e ora vive nella paura. Ma gli attacchi di panico non passano e grazie ai consigli di un'amica proverà con le arti marziali, per cercare di superare il colpo. E grazie a queste discipline, e soprattutto al suo allenatore Alessandro, vedrà la luce in fondo al tunnel.
Due mesi erano passati. I lividi erano scomparsi, ma dentro qualcosa si era spezzato e sembrava non voler tornare al suo posto. Nulla sarebbe stato più come prima.
La trama mi è piaciuta molto, l'idea di usare uno sport molto rigoroso come il Hwa Rang Do come terapia per superare un trauma per me è decisamente originale e molto credibile.
Ho apprezzato molto il modo in cui l'autrice ha trattato questo argomento delicato e nella lettura traspare l'amore che lei prova per quest'arte marziale, la dedizione che richiede ma i risultati che si possono ottenere, la soddisfazione che ne deriva.
Mi è piaciuto anche lo stile di Lucilla, semplice ma curato.
"Credo di aver toccato il fondo". "Sì piccola, l'hai fatto, ma ora vedi di ricominciare a salire",
Ho amato meno i personaggi, forse perché è scritto in terza persona e (per fortuna direi) non ho avuto esperienze neanche lontanamente simili, non sono entrata in sintonia con loro.
Da profana, anzi profondamente ignorante, di questo sport inoltre mote cose non le ho capite, diversi termini per me sono risultati ostici.
Inoltre a mio avviso è troppo corto, nel senso che avrei preferito che l'autrice avesse caratterizzato meglio sia l'ambientazione che i personaggi secondari.
Nell'insieme però è stata una lettura stimolante e soddisfacente e sicuramente leggerò altro di Lucilla.
Voi lo conoscete?
Voto:


10 commenti:

  1. Ciao! Non conosco questo romanzo e non sono esperta (per niente!) di arti marziali, però credo che l'autodifesa e la consapevolezza della propria forza siano temi importanti per noi donne :-)

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    1. Sono temi importantissimi e Lucilla è riuscita a trasmettere proprio questo

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    2. Le arti marziali come pure la difesa personale sono fondamentali per le donne ci fa emergere dalla condizione di vittime e ci da quella possibilità in più questa è la differenza poi i risultati non sono mai certi ma il percorso psicologico che c'è dietro l'allenamento nn è per nulla scontato

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    3. immagino che non lo sia, ma è ugualmente importante

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  2. Ciao Chiara.
    bello il messaggio, bella la novità dello sport che magari può attirare ma peccato per il resto. Decisamente mi attira poco ma sei stata brava a parlare dei punti forti e dei punti deboli di questo libro

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    1. Ciao Susy, questo argomento è molto bello e forse avrei preferito che fosse più articolato. E' stata però una piacevole lettura

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  3. Grazie Chiara mi dispiace non esser riuscita a farti amare i personaggi, ma grazie per avermi dedicato il tuo tempo spero in futuro di riuscire a coinvolgerti di più Grazie ancora!

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