venerdì 30 marzo 2018

Review Party "Non si uccide per amore" di Rosa Teruzzi

Avete partecipato al Blogtour di questo libro bellissimo? Oggi vi lasciamo la nostra opinione


Terzo libro per la squadra del Giambellino, composta da Iole, Libera e Vittoria. I primi due sono:

- La sposa scomparsa - Recensione
- La fioraia del Giambellino - Recensione

Autrice: Rosa Teruzzi
Titolo: Non si uccide per amore
Editore: Sonzogno
Data di pubblicazione: 29 marzo 2018
Pagine: 240

Trama:
La terza indagine di Vittoria, Libera e Iole: le signore del delitto.

Un biglietto, ormai ingiallito, trovato in una vecchia camicia a quadri nel fondo di un armadio, riporta la memoria di Libera, la fioraia del Giambellino, all’episodio più doloroso della sua vita. Quella camicia è del marito, ucciso vent’anni prima senza che mai sia stato trovato il colpevole, e quel biglietto sembra scritto da una donna. Ma tanto tempo è passato: perché riaprire antiche ferite? Libera ha sempre cercato di dimenticare, piano piano ha messo su un’attività che funziona, se la cava abbastanza bene, altri uomini la sfiorano e la corteggiano. Eppure, quel buco nero della sua esistenza continua a visitare le sue notti insonni, tanto più che – ora lo vede bene – alcuni particolari, nell’archiviazione del caso, la convincono sempre meno. E così, dopo essersi improvvisata detective, nei romanzi precedenti, per risolvere i casi degli altri, questa volta Libera vuole trovare il coraggio per rivangare le vicende del suo passato. Con l’aiuto della madre, eccentrica insegnante di yoga dalla battuta facile e dai costumi spregiudicati, e di una giovane cronista di nera con un sesto senso per i misteri – e nonostante la vana opposizione della figlia poliziotta – Libera si spingerà dalla sua Milano fino in Calabria, per trovare una risposta alle domande che l’opprimono da vent’anni e per guardare in faccia l’amara verità. E per scoprire che forse il nemico si nasconde molto più vicino di quanto avesse mai immaginato.


Ho aspettato questo libro un anno, ma ne è valsa la pena. Tornano le disavventure di Libera, libraia-fioraia del Giambellino, sempre accompagnata dalla madre Iole e dalla figlia Vittoria. Questa volta però l'indagine tocca corde molto personali perché finalmente Libera vuole far luce sull'omicidio di Saverio, suo marito, ammazzato in servizio molti anni prima, il cui caso viene riportato alla luce da un bigliettino trovato in una camicia dimenticata.

Leggere questa storia mi ha dato, di nuovo, la sensazione di tornare a casa, di un abbraccio di una persona cara. Ho ritrovato le mie detective in erba preferite anche perché questa volta il caso da risolvere è quello che ha fatto da sottofondo alle due storie precedenti e che ha condizionato la vita delle protagoniste.
Si era lasciata vivere. Un atteggiamento di pavida rassegnazione che la figlia le aveva a lungo rimproverato.
La trama mi è piaciuta tantissimo, sia per lo svolgimento che per il finale. Ha dato spunti di riflessione molto profondi, sempre stemperati dal carattere esuberante di Iole. Ho provato pena e sconforto a rivivere alcuni momenti insieme a Libera e quando la verità è venuta a galla ho pensato che l'esperienza dell'autrice in fatto di cronaca nera si nota proprio, tutto è molto realistico.

Di nuovo ho avuto un debole per Libera che qui ha un'evoluzione notevole. Sembra quasi un romanzo di passaggio del suo personaggio, lo schiudersi della sua crisalide.
Ho sofferto insieme a lei per l'ingiustizia della morte di Saverio e ho palpitato per tutte le nuove cose che le capitano. Insomma mi sono immedesimata in lei, provando un'empatia enorme.
L’amore non c’entra, pensò Libera ma non lo disse: non si uccide per amore.
Dei tre romanzi pubblicati questo è quello che ho preferito perché più personale. Si scandagliano i sentimenti che le nostre ragazze provano e i loro rapporti sono meglio definiti.
Ho amato moltissimo l'affiatamento che si instaura con la Smilza, la giornalista che le aiuta nelle indagini. Credo che lei sia un personaggio tutto da scoprire che avrà molto spessore nei prossimi capitoli.

Lo stile è sempre quello che io adoro: semplice, scorrevole ma che parla al cuore. Ormai sono affezionata a questi personaggi e non vedo l'ora di avere la prossima storia tra le mani.
Quindi cara Rosa #escisubitoilquartolibro, grazie.
Voto:

Voi conoscete questa autrice? Stavate aspettando con ansia questo libro?


2 commenti:

  1. Ho conosciuto questa autrice grazie a voi....sinceramente non sapevo fossero gialli ora li recupero tutti ormai sono molto curiosa!!!

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    1. Brava Antonella, sono gialli al femminile pure italiani. Io li adoro

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