venerdì 22 giugno 2018

Le recensioni irriverenti di Jules - #2 "Mille notti di te e di me" di Laura Gay

Buongiorno! Sono ancora in vacanza e mentre festeggio il compiblog (siete passati a guardare?) la mia amica Jules mi aiuta a tenervi compagnia.



La rubrica avrà cadenza casuale e Jules darà il suo parere irriverente stroncando un libro che non le è piaciuto.

Dopo aver letto insieme a me Tutto per te, Jules ha voluto farsi del male e ha recuperato anche quello precedente, ed eccola qui



Piccola avvertenza: La recensione contiene SPOILER, quindi attenzione! 

Autrice: Laura Gay
Titolo: Mille notti di te e di me
Editore: Newton Compton
Data di pubblicazione: 20 febbraio 2017
Pagine: 315

Trama:
Per gioco, per curiosità o per amore
Eva Massa, una ventenne genovese, è completamente al verde. Deve trovare al più presto un modo per potersi mantenere e completare gli studi universitari. Alla soluzione sembra aver pensato la sua amica Fiamma, intraprendente e audace, che a sua insaputa mette la foto di Eva su un sito per accompagnatrici di lusso. E la sua chioma rossa non passa inosservata... La proposta più allettante arriva da un ricco uomo d’affari londinese: cinquantamila euro in cambio di un weekend insieme a lui a Londra. Eva all’inizio rifiuta, poi la curiosità e il fascino di Brian Armitage hanno il sopravvento sul buonsenso, e la ragazza accetta, a patto di non dover fare sesso con lui. Ma quando Brian ed Eva si vedono, l’attrazione tra loro è palpabile. E dopo una giornata trascorsa a fare shopping nelle più belle vie londinesi, Eva cede alla tentazione. E il sesso tra di loro non sarà affatto soft…


Ribadisco: Attenzione spoiler!

Quando ho cominciato la sofferenza lettura condivisa con Chiara di Tutto Per Te, sulla copertina campeggiava lo slogan dall'autrice del bestseller Mille Notti di Te e di Me. Dal momento che avevamo trovato qualche "buco" nella narrazione (ne avevo accennato nella recensione), ho dato per scontato che il bestseller in questione fosse l'antecedente, così ho deciso ahimè di dargli un'occhiata.
Premetto che sono partita assolutamente senza pregiudizi. Al massimo mi sono messa le mani nei capelli dopo aver letto la trama, però avevo tutte le migliori intenzioni di dare una seconda possibilità a questa autrice. Confesso di avergliene data anche una terza (poi giuro che la lascerò in pace, o mi sembrerà davvero di sparare sulla Croce Rossa): non me la potevo risparmiare. Detto questo, sono costretta ad ammettere di essere un po' in difficoltà a trovare le parole per esprimermi al riguardo, quindi ora faccio un bel respiro e comincio.
Cercando informazioni sul libro, mi sono accidentalmente imbattuta, prima che nella trama vera e propria, in un'informazione che mi ha davvero sorpresa e mi ha incuriosita ancora di più: Mille Notti di Te e di Me è stato pubblicato dalla Newton dopo aver riscosso un grandissimo successo come romanzo autopubblicato. Non ho purtroppo avuto modo di leggere la versione self, ma confrontando le trame suppongo non ci siano rilevanti differenze tra i due libri. La cosa che più mi ha lasciata di stucco (e dopo lo sconcerto stupore iniziale è subentrata l'ilarità) è stato il confronto tra titoli e copertine:

Dunque: con che criterio siamo passati dal tronco senza volto del self al soffione della Newton? E poi vogliamo parlare del titolo del self in confronto a quello della CE? D'accordo: entrambi, se devo essere sincera, mi dicono davvero molto poco. Il secondo, oltretutto, l'ho trovato abbastanza fuorviante perchè, richiamando vagamente Le Mille e Una Notte, mi ha fatta pensare alla possibilità di trovare un arco narrativo più lungo: mille notti sono tre anni, non pochi mesi. Il fatto, poi, che il titolo del self sia così simile a quello del libro su Fiamma e Massimo, mi fa pensare che ci fosse già l'idea di una serie: Tutto di Te, Tutto per Te, Tutto di Noi. Visto che me li sono sorbiti tutti e tre, spero vivamente che non vengano fuori altre combinazioni di Tutto+ coniugazione semplice+ pronome perchè rischierebbe di diventare una serie moooolto lunga.
Passiamo alla storia: protagonisti di questo capitolo sono Eva e Brian (per inciso, quelli che avevano organizzato un matrimonio talmente coinvolgente da spingere i rispettivi migliori amici ad "appartarsi" dopo aver messo in corpo una buona quantità di alcool) e scopriamo come i due si sono conosciuti.
Per prima incontriamo Eva, studentessa universitaria triste e solitaria di Genova, alle prese con un enorme problema: i suoi genitori sono morti da poco in un incidente lasciandola sola e con un mucchio di debiti accumulati dal padre. La ragazza, confidando nel sostegno della sua unica migliore amica Fiamma, le parla dei suoi problemi: teme di dover lasciare l'università, rinunciando così alla possibilità di coronare il proprio sogno di diventare scrittrice. La subdola Fiamma suggerisce subito una soluzione che sa essere impraticabile, cioè chiedere l'aiuto di Davide, il parassita fidanzato di Eva. Davide, però, pare non sia particolarmente propenso a prestare soldi alla propria ragazza, quindi Fiamma sgancia una proposta bomba: ha sentito parlare di un sito molto particolare serio che può aiutare Eva a guadagnare parecchi soldi in modo facile...
A poche decine di chilometri di distanza l'altro protagonista, Brian, è alle prese con un problema altrettanto spinoso e tenta di risolverlo con il suo amico Massimo: deve trovare una donna che lo accompagni ad una serata in suo onore, dal momento che la sua socia, che in genere si presta al ruolo per occasioni simili, non ha la possibilità di presenziare. La richiesta sorprende Massimo, visto che il suo amico, essendo vergognosamente ovviamente pieno di soldi e di fascino, non ha mai questo genere di difficoltà perchè può contare su uno stuolo di ammiratrici pronte a gettarsi ai suoi piedi (e non solo). Brian, però, mette le cose in chiaro:
Massimo, sono secoli che non ho un secondo appuntamento con una donna.
Te l'ho detto: me le scopo e basta. E di solito dimentico perfino i loro nomi, dopo.
Un vero gentleman, non c'è che dire. In linea con questo stile di vita, cosa potrà mai finire per suggerire Massimo? Ovvio: un sito (serio) di "professioniste " che gli ha indicato un amico. Brian sta per mandarlo al diavolo, ma nota una certa foto e cambia idea.
Nel frattempo Eva, che aveva rifiutato la proposta di Fiamma, ha scoperto che quest'ultima, alla faccia della Privacy, l'ha iscritta al sito di escort, caricando la sua foto e inserendo dati personali. Guarda caso, Eva si ritrova con un potenziale cliente ancora prima di sapere di essere stata messa sulla piazza... e che cliente! Attraente, ricchissimo, inglese. In due parole Brian Armitage. Chi potrebbe essere così folle da rifiutare questo novello signor Darcy? Come da copione, in un primo momento Eva non ne vuole sapere niente, ma continua a ripensare a lui. Come evocato da questi pensieri, Brian le telefona, rivelandosi anche un potenziale stalker. Sentendo la sua voce, Eva ne rimane ammaliata e, dopo qualche resistenza, accetta la proposta di Brian.
Ora, dico, cara Fiamma, ma ti sembra normale quello che hai fatto? Non potevi cercarle un normalissimo lavoretto in nero? Questo, oltre ad essere un lavoro in nero, mi sembra anche sfruttamento della prostituzione. Ma se fosse andata diversamente, come avresti potuto fare la sua fortuna? Io un'amica come te, comunque, l'avrei mandata a quel paese in un nanosecondo.
Dall'altra parte, Massimo un altro amico coi fiocchi... troppo faticoso portare il tuo compare a rimorchiare in un locale? Più comodo ordinare la "merce" online, vero?
Per farla breve, Eva accetta di essere l'accompagnatrice di Brian (a fronte di una cifra esorbitante) per la famosa festa, ma vuole mettere subito le cose in chiaro: niente sesso. Brian accetta per il semplice fatto che è più che sicuro che riuscirà a farla capitolare. Devo specificare che, anche in questo caso, la possibilità che entrino in campo dei sentimenti non è assolutamente contemplata da nessuno dei due?
Arrivati a questo punto, la storia prende abbastanza rapidamente la direzione del romanzo erotico: una volta che Brian è riuscito ad aggirare le difese di Eva, assistiamo ad un numero imprecisato di incontri con pratiche erotiche più o meno particolari (io mi sono arresa e ho rinunciato a capire la faccenda del cubetto di ghiaccio -da brividi-). Qui apro una piccola parentesi: quando Eva è volata a Londra per il suo contratto con Brian non aveva nessuna intenzione di cedere alle avances dell'uomo, per quanto ricco, attraente e  intelligente potesse essere. E non parliamo poi della sua voce (mi verrebbe da fare un paragone con la voce di Tom Hiddleston, ma preferirei non accostarlo a questa storia)! Insomma, si incontrano di persona e lui la porta in una "casetta" in cui non ha praticamente mai fatto entrare alcuna donna (di solito le ospita nel suo loft), poi la molla lì. Proprio così: la pianta lì, da sola, a guardarsi in giro, e le fa trovare un guardaroba pieno di vestiti favolosi della sua taglia (ha "indagato" per scoprirla... alla faccia dello stalker!). Come ho accennato prima, i due finiscono a letto e, da persone responsabili, adottano precauzioni. La prima volta. Poi, tanto, lei prende la pillola ed è sufficiente così: si accontentano di quella precauzione. Benedetta ingenuità.
Ora che l'intesa sessuale (non sentimentale, sia chiaro: nessuno dei due intende prendere in considerazione questa possibilità) tra i due è così perfetta, cosa potrebbe mai succedere? Ovvio: salta fuori la perfida ex amante, Patricia, che in realtà non ha mai smesso di amare Brian, nonostante lo avesse piantato in asso in modo brutale per sposare un altro uomo. Il marito in questione era, serve dirlo?, molto ricco e molto più vecchio di lei e per questo la lascia provvidenzialmente vedova in breve tempo. Lei usa le sue ingenti fortune per creare una società con Brian, sperando nella sua futura "riconoscenza". Peccato che lui abbia la faccia tosta di approfittare della sua assenza per innamorarsi di Eva. Patricia non può tollerare questo affronto (soprattutto dopo essersi resa conto dei sentimenti di Brian), così fa in modo di sbarazzarsi della sprovveduta rivale che se ne torna in Italia accompagnata da un forte rancore nei confronti di Brian.
Non passa molto tempo che la ragazza deve fare i conti con un nuovo imprevisto *rullo di tamburi e una caramella a chi indovina*: è incinta. Di Brian, ovviamente, non del suo fidanzato che praticamente non si è fatto vivo per tutta la durata della sua lontananza da casa.
Ops. Ho una specie di deja-vu... in questo caso, però, non si è trattato di un preservativo difettoso, visto che manco lo hanno usato, ma di una pillola che era stata (scusate la volgarità) vomitata dopo una sbronza coi fiocchi. Ora, non sono esperta, ma basta davvero saltarne una per trovarsi in una simile situazione? Però, giuro che su questo non ho nulla da ridire: se può servire a fare in modo che qualche sprovveduta stia più attenta, ben venga l'eventuale imprecisione.
Torniamo a Eva, ovviamente disperata, che si deve perfino sentir chiedere da quel paramecio (senza offesa per i parameci) del suo fidanzato di abortire, dal momento che non vuole fare la figura del cornuto. Per fortuna lei lo sbatte fuori di casa senza troppi complimenti. Però nel frattempo è arrivata anche una buona notizia: durante il suo soggiorno a Londra, Eva aveva avuto, grazie a Brian, l'opportunità di incontrare Massimo (ve lo ricordate che fa l'agente letterario?) e di sottoporgli il suo manoscritto, un romanzo storico sulle Cinque Giornate di Milano. Massimo l'ha letto e le assicura che sarà un successo. Ora, è vero che ognuno ha i suoi gusti, così come è vero che a me non frega proprio nulla interessa affatto l'argomento; ma davvero ci sono così tanti appassionati di questa pagina della storia italiana da far diventare bestseller il libro di una illustre sconosciuta? Ad ogni modo, Eva si presenta all'incontro con Massimo e, tra un complimento e l'altro, finisce con il confidargli la situazione.     
Quell'impicciona di Fiamma, intanto, rendendosi conto dei sentimenti dell'amica, decide di provare a rimediare al danno che ha fatto con la sua brillante idea e prende l'iniziativa di contattare Brian.  Lui arriva trionfalmente cavalcando le onde con la sua imbarcazione e approda a Genova, più che determinato a riconquistare Eva. Come è naturale riuscirà nell'impresa, grazie anche all'aiuto di Fiamma e Massimo che fanno un po' la parte di Cupido.
Tutto è bene quel che finisce bene? Non ancora, perchè ci manca il colpo di scena finale: ricordate Patricia? Ecco, la sua ricomparsa mi ha ricordato tanto una delle ultime scene di Tutto Per Te. Però non ve la racconto, così vi lascio con il fiato sospeso almeno per il finale.
Voto? No, dai, niente voto. Ho già infierito abbastanza.


2 commenti:

  1. Ciao Jules, ho letto anch'io questo libro ma in versione self e già allora non mi era piaciuto. Poi l'ho acquistato in versione Newton non avendo capito che era lo stesso libro e, procedendo nella lettura, ho ricordato tutto. E di nuovo non mi è piaciuto. Concordo con te su ogni cosa 😉

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  2. Santo Cielo, Anna, che sfortuna!
    Io ho completato la trilogia per poterci mettere una bella pietra (tombale) sopra, ma il self me lo sono risparmiata.
    Comunque pare che non sia stata solo una mia impressione!
    Grazie di aver letto fino in fondo!
    Un bacio.


    -Jules-

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