domenica 25 novembre 2018

Giornata contro la violenza sulle donne - Recensione "Il racconto dell'ancella" dii Margaret Atwood

Buongiorno, torno eccezionalmente di domenica a lasciarvi una recensione ma ci tenevo particolarmente perché oggi è il 25 novembre e la giornata contro la violenza sulle donne.
Ci sarebbe da parlare per ore di questo argomento ma io ho scelto di farlo tramite una lettura a tema. Ho subito pensato a questo titolo e, a lettura ultimata, posso dire di aver proprio scelto quello giusto.

Autrice: Margaret Atwood
Titolo: Il racconto dell'ancella
Editore: Ponte alle Grazie
Data di pubblicazione: 1 giugno 2017 (1° pubblicazione italiana 1988)
Pagine: 398

Trama:
In un mondo devastato dalle radiazioni atomiche, gli Stati Uniti sono divenuti uno Stato totalitario, basato sul controllo del corpo femminile. Difred, la donna che appartiene a Fred, ha solo un compito nella neonata Repubblica di Galaad: garantire una discendenza alla élite dominante. Il regime monoteocratico di questa società del futuro, infatti, è fondato sullo sfruttamento delle cosiddette ancelle, le uniche donne che dopo la catastrofe sono ancora in grado di procreare. Ma anche lo Stato più repressivo non riesce a schiacciare i desideri e da questo dipenderà la possibilità e, forse, il successo di una ribellione. Mito, metafora e storia si fondono per sferrare una satira energica contro i regimi totalitari. Ma non solo: c'è anche la volontà di colpire, con tagliente ironia, il cuore di una società meschinamente puritana che, dietro il paravento di tabù istituzionali, fonda la sua legge brutale sull'intreccio tra sessualità e politica. Quello che l'ancella racconta sta in un tempo di là da venire, ma interpella fortemente il presente.


Ho comprato questo libro lo scorso anno, spinta dalle recensioni positive e dalla riedizione per l'uscita della serie TV, The Handmaid's Tale. In realtà sapevo di trovarmi di fronte a un prodotto diverso dalla distopia moderna letta ultimamente, qualcosa di più intenso e difficile, e mi sono presa tutto il tempo necessario per entrare nello spirito giusto per leggerlo. Ho fatto bene, perché questo libro necessita di attenzione e soprattutto bisogna essere pronti per questa storia. La giornata di oggi è l'ideale e io sono contenta di potervene parlare.

Questo è un racconto, come dice il titolo, fatto da un'ancella, cioè una donna preposta per il concepimento, su immagine di Rachele e Lia della Bibbia. Siamo ovviamente in presenza di una dittatura, in cui una cricca di fanatici ha preso il potete e strutturato la società secondo una versione da esaltati delle sacre scritture, togliendo di mezzo ogni oppositore e riportando il ruolo della donna a regina della casa, o della perpetuazione della specie, senza alcun diritto e soprattutto senza nessun tipo di divertimento. Inoltre, per colpa di radiazioni, il concepimento è difficilissimo e solo alcune donne sono in grado di farlo, diventando quindi per forza ancelle.
Noi esistiamo per scopi di procreazione, non siamo concubine, geishe, cortigiane. Al contrario: è stato fatto il possibile per allontanarci da quella categoria. Non dobbiamo avere qualità di intrattenitrici, non è lasciato spazio al risvegliarsi di desideri segreti, nessun allettamento speciale dev'essere concesso da parte loro o nostra, né ci dev'essere il più piccolo appiglio per l'amore. Noi siamo dei grembi con due gambe, nient'altro: sacri recipienti, calici ambulanti. 
Questo libro è agghiacciante, l'aggettivo che meglio lo descrive secondo me. Soprattutto perché è talmente attuale da mettere paura.
Come dicevo sopra non si tratta di un distopico pieno di azione ma è psicologico. La forma di racconto, quasi di diario, conferisce proprio un carattere introspettivo, essendo anche scritto in prima persona.
Veniamo a conoscenza della storia presente e passata tramite le emozioni di Difred (o del suo vero nome che non ci è dato sapere), che alterna episodi passati al presente per raccontarci il suo personale inferno.

Quello che la società è riuscita a fare alle donne, ma non solo a loro, in nome di Dio, che è solo ricerca di potere, è qualcosa di spaventoso anche perché appunto troppo facilmente riconducibile ad atteggiamenti odierni. Fa riflettere, tantissimo, non solo per le conseguenze ma anche per i comportamenti adottati. Infatti ciò che più mi ha colpita è proprio l'atteggiamento di quasi indifferenza, apatia e ineluttabilità, soprattutto da parte delle altre donne. Le Mogli, le Marte (governanti e colf), le altre Ancelle. Il sistema ha talmente impaurito da indottrinare pure le vittime.
Chi di noi sta peggio, lei o io?
Un storia femminile, in cui le donne nonostante la sottomissione hanno il maggior impatto, forse proprio perché raccontata da una di loro. Mi ha fatto tremare di rabbia e ho provato pena per tutti, ma soprattutto ho avuto paura, perché non così inverosimile. L'attualità parla da sola.

L'autrice è molto brava a farti entrare in empatia con la protagonista, anche se il suo stile non è per nulla semplice. Ho trovato la lettura molto impegnativa, come è giusto che sia dato anche l'argomento, e la sua forma introspettiva ha reso il racconto lento. Credo sia voluto, bisogna affrontare questo libro con la giusta concentrazione e non si può divorarlo.

Ho amato molto la massima cura dei dettagli, che ha permesso una visione chiara (e appunto agghiacciante) del mondo raccontato. I particolari dei nomi e dei colori sono una cosa che mi ha colpita tantissimo.

L'unica cosa di cui io ho sentito la mancanza è una maggiore spiegazione della società e di cosa è successo sia in passato che subito dopo la conclusione. Difficile spiegarmi senza fare spoiler ma essendo strutturato in questa maniera ho patito il non sapere, anche perché ero talmente dentro la storia da volerne conoscere ogni sfumatura.
Esiste più di un genere di libertà, diceva Zia Lydia. La libertà di e la libertà da. Nei tempi dell'anarchia, c'era la libertà di. Adesso ci viene data la libertà da. Non sottovalutatelo.
A lettura ultimata mi sento frastornata e arrabbiata, sono contenta però di aver letto questo libro e di averlo fatto per oggi. Secondo me dovrebbe esserci più informazione, di qualunque tipo, anche attraverso la lettura di un mondo immaginario (ma purtroppo non così irrealizzabile). La violenza, fisica o psicologica, di genere è assurda e può portare solo alla rovina, di tutti.
Voto:


Voi lo conoscete? Avete visto la serie TV? Cosa ne pensate?
Parlarne è sempre importante.




16 commenti:

  1. Ho letto libro qualche anno fa, prima che diventasse così famoso e ho provato le tue stesse sensazioni. Queste società distopiche non sono poi così lontane dalla realtà ed è la cosa che più mi spaventa

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  2. Non ho letto il libro, ne avevo però sentito molto parlare.

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  3. Davvero una bellissima idea quella di riproporre o proporre, a seconda dei casi, un romanzo adatto per questo tipo di "festa" 😁 io purtroppo non l'ho ancora letto, ma prima o poi lo leggerò ☺☺

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    1. quando posso mi piace fare letture a tema, mi sembra di entrare meglio nello spirito della giornata. Questo libro Gresi te lo consiglio proprio

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  4. Le distopie per ragazzi ultimamente non mi entusiasmano più, ma queste rivolte ad un pubblico adulto le trovo nettamente più interessanti. Primo o poi devo farci un pensierino, anche se mi fa male solo il pensiero di leggere un libro con una storia "agghiacciante" x.x

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    1. Agghiacciante per la sua veridicità, fa riflettere. È molto introspettiva come storia e secondo me tu la apprezzeresti

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  5. Questo libro è un pugno nello stomaco. Non facile da leggere, non giuducabile con il metro normale, ma che non si dimentica.

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  6. Un libro forte che mi ha scosso parecchio!
    Bella recensione Popolo!

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  7. solo a leggere la tua recensione (bellissima) ho provato un senso di angoscia tremendo. credo sia il libro adatto da presentare in una giornata come questa del 25 novembre, duro, forte, che fa rabbia e di grande impatto emotivo. Temo che per poter affrontare una lettura così impegnativa bisogna attendere il momento giusto. Quello in cui una persona si sente pronta a vivere una realtà così difficile ed agghiacciante.

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    1. Verissimo, questa lettura richiede giustamente un forte impegno. Ideale per il tema della giornata

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  8. Sento che questo distopico mi piacerà *_*

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