Buongiorno,
oggi è l'11 e quindi torna la rubrica sulle serie, nata da una mia idea
e che ha come obiettivo di cercare di portarne a termine qualcuna delle
millemila iniziate.
Appuntamento fisso quindi ogni 11 del mese per parlare di serie.
La
rubrica quindi consiste nel leggere mensilmente un libro appartenente a
una serie cominciata (quindi non il primo) e di parlarne sul blog, però
con una recensione speciale in questo caso.
Infatti
per invogliarmi ho pensato di cambiare un pochino il metodo, avvisando
prima. Farò una cosa che normalmente aborro, cioè farò spoiler, sulla
serie e sul libro letto. Più un delirio da fangirl, che richiama perciò i
gruppi di lettura sui social, che una recensione vera e propria.
Io ho letto:
Autrice: Valeria Corciolani
Titolo: Non è tutto oro
Editore: Amazon Publishing
Data di pubblicazione: 8 maggio 2018
Pagine: 317
Serie: La colf e l'ispettore Vol.2
Titolo: Non è tutto oro
Editore: Amazon Publishing
Data di pubblicazione: 8 maggio 2018
Pagine: 317
Serie: La colf e l'ispettore Vol.2
Trama:
Tornano Alma, la colf dallo “sguardo” speciale, e Jules Rosset, l’ispettore spigoloso
È una vita tranquilla quella di Nestor “il Greco”, proprietario di un piccolo negozio antiquario a Chiavari. Finché una sera la giovane moglie Elena, troppo bella, troppo esuberante, troppo tutto, non ritorna più a casa. Il mattino dopo un pescatore aggancia con i suoi palamiti il corpo di una donna…
Toccherà all’ispettore Jules Rosset e all’efficiente Alma, suo insospettabile grimaldello di fiducia, riportare a galla la verità. Perché non è tutto oro quello che luccica.
È una vita tranquilla quella di Nestor “il Greco”, proprietario di un piccolo negozio antiquario a Chiavari. Finché una sera la giovane moglie Elena, troppo bella, troppo esuberante, troppo tutto, non ritorna più a casa. Il mattino dopo un pescatore aggancia con i suoi palamiti il corpo di una donna…
Toccherà all’ispettore Jules Rosset e all’efficiente Alma, suo insospettabile grimaldello di fiducia, riportare a galla la verità. Perché non è tutto oro quello che luccica.
di Chiara
Recensione priva di spoiler
[...] "come si suol dire: non è tutto oro quello che luccica, e un asino resta un asino, anche se lo ricopri d'oro. [...]Seconda storia avente per protagonisti Alma, la colf madre di quattro figli (due coppie di gemelli) con suocera a carico, e Jules, valdostano padre divorziato che tanto ama la montagna quanto sopporta poco il mare. Mare che stavolta diventa protagonista, come se fosse a sua volta un personaggio, con tutto il disappunto dell'ispettore.
Questo libro si può leggere anche da solo, ma secondo me risulta più godibile se prima viene letto Acqua passata, tutto è meglio definito. Io posso dire che se nel primo della seria la Corciolani mi aveva fatto apprezzare la sua storia, in Non è tutto oro è riuscita a conquistarmi ancora di più.
La parte relativa al caso viene svelata lentamente, senza fretta. L'autrice ti porta a scoprire il mistero insieme ai suoi protagonisti, lentamente e senza colpi di scena eclatanti. Un giallo soft se mi passate il termine, che affonda le ragioni nei sentimenti umani.
Sì perché non si possono buttare vite nel tritarifiuti così, solo perché si ha paura di crescere.Ho trovato il libro molto introspettivo, come se avesse virato verso una piega più psicologica. Tutto, dalla descrizione dei vari personaggi, alle motivazioni, ha un'elaborazione personale e che poggia sulle emozioni. Questo particolare smorza un po' la parte gialla andando però ad aumentare l'empatia e l'immedesimazione. Ho adorato questo, mi sono trovata più volte a soffrire, sorridere, imprecare, sbottare, tutto insieme ai miei amati personaggi.
In Acqua passata la Corciolani si è concentrata di più su Alma, sulla sua famiglia, sulla sua vita. Stavolta è stato Jules a essere maggiormente ampliato, cosa che ho molto apprezzato. Questo montanaro spigoloso, capace di grande amore ma anche di codardia, intelligente e scaltro, che gode per una foto del figlio su WhatsApp, che è geloso ma anche compassionevole, che non si fa sconti e si riconosce tutti i difetti che ha. Avevo proprio bisogno di conoscerlo meglio, sono riuscita ad apprezzarlo molto. Merde de la vache putain (cit.)
Perdere l'occasione per essere felici è un peccato sempre, ma quando tutto scivola via, perché non fai nulla per trattenerlo, è terribile.Lo stile dell'autrice mi è piaciuto ancora di più del precedente, sempre molto curato ed elegante che però stavolta non riesce a nascondere una traccia di ironia, che ne alleggerisce il contesto rendendolo più scorrevole. Mi è dispiaciuto però non trovare quel giochino, l'inizio del capitolo che coincide con l'ultima parola di quello precedente, credevo fosse una sua prerogativa.
Un libro che tiene compagnia, scritto egregiamente e con due protagonisti che insieme funzionano, una storia introspettiva che porta riflessioni ma che si mantiene leggera. Un ottimo proseguo di serie.
Voto:
********************
Ludovica ha letto:
Autrice:Suzanne Collins
Titolo: Il canto della rivolta
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 16 aprile 2012
Pagine: 419
Serie: #3 Hunger Games
Trama:
Contro ogni previsione, Katniss Everdeen è sopravvissuta all'Arena degli Hunger Games. Due volte. Ora vive in una bella casa, nel Distretto 12, con sua madre e la sorella Prim. E sta per sposarsi. Sarà una cerimonia bellissima, e Katniss indosserà un abito meraviglioso. Sembra un sogno. Invece è un incubo. Katniss è in pericolo. E con lei tutti coloro a cui vuole bene. Tutti coloro che le sono vicini. Tutti gli abitanti del Distretto. Perché la sua ultima vittoria ha offeso le alte sfere, a Capitol City. E il presidente Snow ha giurato vendetta. Comincia la guerra. Quella vera. Al cui confronto l'Arena sembrerà una passeggiata.
Autrice:Suzanne Collins
Titolo: Il canto della rivolta
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 16 aprile 2012
Pagine: 419
Serie: #3 Hunger Games
Trama:
Contro ogni previsione, Katniss Everdeen è sopravvissuta all'Arena degli Hunger Games. Due volte. Ora vive in una bella casa, nel Distretto 12, con sua madre e la sorella Prim. E sta per sposarsi. Sarà una cerimonia bellissima, e Katniss indosserà un abito meraviglioso. Sembra un sogno. Invece è un incubo. Katniss è in pericolo. E con lei tutti coloro a cui vuole bene. Tutti coloro che le sono vicini. Tutti gli abitanti del Distretto. Perché la sua ultima vittoria ha offeso le alte sfere, a Capitol City. E il presidente Snow ha giurato vendetta. Comincia la guerra. Quella vera. Al cui confronto l'Arena sembrerà una passeggiata.
di Ludovica
Voi conoscete i libri? Li avete letti? Personalmente (Chiara) ho amato alla follia la serie di Hunger Games, letta prima di aprire il blog, ne ho amato molto anche il finale, secondo me perfetto così. Forse ha ragione Ludovica a darmi della sadica.
Ditemi, sono curiosa e passate dagli altri blog!
Il senso più profondo
di questa rubrica, ideata dalla mente irrefrenabile della irrefrenabile Chiara
Ropolo, credo, non sia solo dare la spinta a lettrici convulsive di terminare
le milioni di serie che iniziano e che poi, a causa di un loro sovraccarico di
letture o di ritardi sempre più frequenti da parte delle case editrici (o di
semplice incostanza per quanto mi riguardi), non riescono a portare a termine,
ma anche il senso che di compiuto si ha, quando si mette la parola FINE non
solo ad un libro, ma ad una serie che si è amata, contestata, anche detestata,
ma comunque finita.
Ci ho messo anni a
convincermi a leggere Hunger Games, non sono bastati i consigli delle amiche
lettrici e né tantomeno le recensioni che all’unanimità lo definivano un
distopico imperdibile, il primo di tanti che hanno seguito, pari pari, il suo
fortunato avvio, ma quando l’ho fatto, non più sulla scia del successo, sono
dovuta giungere alla stessa conclusione dei molti. È un distopico imperdibile. Sia se si ami il genere, sia se, come
me, stia imparando a conoscerlo, a sviscerarlo e ad amarlo.
« E poi cos’ero io, in realtà?
Una povera ragazza instabile
con un certo talento per arco e frecce.
Non una grande pensatrice, non il cervello
della rivolta,
solo un viso strappato all’anonimato
della plebaglia perché aveva attirato l’attenzione del Paese con le sue
buffonate ai Giochi.»
In questa serie c’è
davvero tutto quello che deve esserci, prima di tutto una tensione continua e
sempre forte, dalla prima all’ultima pagina, una trama che si infittisce fino
all’inverosimile, congiure che vengono ribaltate e la verità,
questa grande incognita, che gioca a nascondino per tutto il tempo con la falsità.
I personaggi sono
ben delineati, sia dal punto di vista caratteriale che psicologico, lo spessore
che arrivano ad avere in questo terzo libro è stupefacente.
Katniss, che non è solo la Ghiandaia Imitatrice,
l’iniziatrice di una rivolta che sta prendendo forma e sta sfociando in
qualcosa di talmente grande che neanche lei poteva minimamente sospettare,
rimane nei suoi racconti una ragazzina di 17 anni che si rimprovera per tutte
le morti che ha causato, per non aver salvato Peeta, come aveva promesso a se stessa,
ma non vede che impatto ha la sua naturalezza sulla gente. È talmente abituata
a vedere le sue imperfezioni che non si rende conto di quello che gli altri
vedono in lei, tanto che ha bisogno di occhi esterni, quelli infatuati di Gale,
quelli innamorati di Peeta, quelli obiettivi di Haymitch, per vedere quanto
bisogno abbia la gente di aggrapparsi alla sua persona per lottare contro uno
Strapotere che li tiene prigionieri da settant’anni.
«Penso che tu non abbia
ancora idea dell’effetto che puoi fare.
I compagni che abbiamo
perduto non erano stupidi.
Sapevano quello che
facevano.
Ti hanno seguita perché credevano
che saresti davvero riuscita
ad uccidere Snow.»
Katniss a volte mi
ha dato sui nervi, soprattutto nelle sue indecisioni in campo sentimentale (per
tre libri ci siamo chiesti alla fine chi avrebbe scelto tra Peeta e Gale), ma
per il resto l’ho trovato un personaggio ben studiato e molto passionale e
sovvertivo e coraggioso, una perfetta protagonista femminile che non si piange
addosso, che riconosce il bisogno che ha degli altri, che seppur farà di testa
sua, e tutti lo sanno, comunque agirà per il bene comune e non per se stessa e
basta.
In questo libro ho
avuto un po’ paura per Peeta che, se negli altri due era risultato un
personaggio in grado di sorprendermi, in questo, con tutte le violenze che
subisce da parte del Potere, ha vacillato molto, ma data la resilienza che da
sempre lo contraddistingue, riesce comunque a cavarsela dignitosamente e a
combattersela con un Gale che diventa in questo volume un protagonista
indiscusso. Con la sua forza, con la sua capacità strategica e con la
conoscenza che di Katniss ha, totale ed in grado di prevenire mosse e parole,
Gale risulta l’uomo ideale per Katniss e per la sua “sopravvivenza”.
Anche se per tutto
il tempo in sottofondo c’è questo triangolo amoroso a fare da filo conduttore,
l’amore non è mai al centro delle vicende, sì ci sono i personaggi con i loro
sentimenti, a volte chiari e a volte molto più imperscrutabili, ma soprattutto
c’è la vita all’interno dei 12, anzi 13 distretti, le vite strappate dal
potere, la rivolta che emerge in persone come Gale che da sempre avevano
intuito e combattuto le ingiustizie, c’è il dolore, la voglia di cambiare le
cose. E Katniss è un personaggio così ben riuscito perché è una di loro,
incarna perfettamente una qualsiasi ragazza di uno qualsiasi dei dodici
distretti, che stanca di subire, decide di alzare il viso e lottare. Nonostante
le sue insicurezze. Le sue paure. I suoi incubi. I dubbi che da sempre invadono
la sua mente.
È un libro che ti
tiene incollata dalla prima all’ultima pagina, che non ti fa respirare, che ti
inquieta al solo pensiero che le mosse dei protagonisti siano studiate a
tavolino per produrre audience, per sconvolgere gli animi, che facciano parte
di un occhio esterno a loro che li osserva e può essere in grado di muovere i
loro fili, proprio come se ci trovassimo ancora nell’assurdità degli Hunger
Games!
È un libro che
emoziona moltissimo, che fa piangere per tutte le perdite che inevitabilmente
ci sono, anche se alcune avrei tanto voluto evitarle, che fa sorridere quando
alla fine Katniss sarà in grado di fare una scelta per la sua sopravvivenza.
Una scelta di vita. Una scelta per amore.
«So che tutto questo sarebbe
accaduto.
Che quello di cui ho bisogno
per sopravvivere non è il fuoco, acceso di odio e di rabbia.
Ho abbastanza fuoco di mio.
Quello di cui ho bisogno è il
dente di leone che fiorisce a primavera.
Il giallo brillante che significa rinascita
anziché distruzione.
La promessa di una vita che
continua, per quanto gravi siano le perdite che abbiamo subito.
Di una vita che può essere
ancora bella.»
Voto:
Ditemi, sono curiosa e passate dagli altri blog!
Il libro letto da Chiara non lo conosco. Il libro di Ludovica l’ho amato, però tra i tre è quello che mi ha appassionato meno, benché l’abbia trovato interessante sia per le tematiche sia per la trama, che finalmente porta alla conclusione.
RispondiEliminaSarà che ieri l’ho letto di corsa,tutto insieme,e mi è sembrato il più bello,magari meno dinamico,ma comunque entusiasmante!
Eliminaio ho amato HG e ti consiglio anche la Corciolani, brava brava
EliminaSarà fatto!
EliminaLa Corciolani è su KU e ho già preso il primo della serie, spero al più presto di riuscire a iniziarlo. Per Hunger Games sono anch'io tra le ultime reiette che pur avendo sentito parlare in lungo e in largo di questa serie non si è ancora convinta a leggerne i libri. Giuro che se continuiamo così mi darò una testata al muro e la farò finita #listeinfinite #devotrovareilmododireincarnarmiperleggeretutto
RispondiEliminaMaryella,davvero,io li ho letti dopo secoli! E secondo me ne vale davvero la pena🙂
Eliminaaiuto abbiamo bisogno di ore extra durante la giornata! Grazie Mariella
EliminaCiao! Non conosco il primo romanzo. Per quanto riguarda Hunger Games, invece, sono decisamente d'accordo! Ci sono dei momenti nei quali è inevitabile soffrire, ma la conclusione mi è piaciuta molto, così come il messaggio che vuol dare l'autrice.
RispondiEliminaAnche a me è piaciuto tutto! Dai momenti ricchi di suspense a quelli più intimisti!
EliminaSilvia tu dovresti leggere la Corciolani, la adoreresti
EliminaNon ho letto nessuna delle due recensioni perché sono libri di serie ancora da leggere. Però per la Corciolani posso dire che non mi era piaciuto lo stile del primo e quindi sto rimandando la lettura dei successivi senza sentirmi troppo in colpa.
RispondiEliminaPer la Collins, devo leggere il secondo a breve quindi non voglio farmi spoiler da sola.
Ok.... aspetto un tuo parere,allora!
EliminaRosaria la mia recensione è priva di spoiler e leggibile e secondo me è più scorrevole del primo, te lo consiglio
Eliminala Crociolani è nella mia wl da quando ho letto la prima recensione di chiara e prima o poi la recupero di sicuro, riguardo Hunger Games bhe che dire amore puro per quella serie e sono in pieno concorde con Ludovica
RispondiEliminaA pensare che per tantissimo tempo mi sia proprio rifiutata di leggerla! Se ne parlava troppo! Ed invece....
EliminaRecupera Chicca, recupera
EliminaCredo che prima o poi leggerò qualcosa della Corciolani! Mi incuriosisce! Hunger Games invece non mi ha mai incuriosito. Ho visto il primo film e mi è bastato XD
RispondiEliminaSi Debora,ho letto! Però il libro seppur simile,è diverso dal libro! Magari una piccola possibilità?😜
EliminaScheggia te la consiglio proprio la Corciolani
EliminaChiara devo leggere ancora questa autrice.
RispondiEliminaLudovica confesso di non aver letto la serie di Hunger Games
Dolciiiiiii! Non è mai troppo tardi!
EliminaDolci allora! Op op
EliminaHunger Games lo adoro, tutta la serie! Tra l'altro su Prime video di Amazon hanno appena caricato la seconda parte del terzo film, e penso proprio che me lo vedrò in questi giorni, è l'unico che mi manca per finire il re-watch di tutti i film :) Dei tre libri il mio preferito è il primo.
RispondiEliminaLa serie che ha letto Chiara l'ho vista spesso sul Kindle store, mi sembra interessante, da come ne parla sembra molto adatta per farne una fiction :)
Dei film ho visto solo il primo,ora dovrò ad ogni costo vedere gli altri due!😍
EliminaOh sì, te li consiglio, a me sono piaciuti tantissimo! Però mi tenevo sempre a portata di mano la scatola di fazzoletti, perché io sono una "piangnona", sia quando leggo i libri sia quando guardo i film, di ogni genere :P
EliminaA chi lo dici! Vietato vedere film SENZA i fazzoletti!🤣
EliminaSaji hai ragione sarebbe una fiction perfetta!
EliminaHo adorato anche io la serie di Hunger Games, anche se non sono più una ragazzina. Mi piace molto l'ambientazione distopica e anche la critica feroce alla società di adesso che già mette in scena drammi simili, anche se apparentemente meno cruenti.
RispondiEliminaIrene anche io l'ho adorato e anche io non sono così giovane
EliminaLa serie della Corciolani non l'ho letta ancora, ma sembra molto interessante.
RispondiEliminaHunger Game l'ho letto un paio di anni fa, mi è piaciuto molto, mi mancana solo i film da recuperare e spero di farlo presto!!
I film mancano anche a me!
Eliminagrazie Ella
EliminaNon conoscevo la Corciolani, ma Hunger Games è stato amore e sofferenza!
RispondiEliminaHai detto bene. Amore e soffernza😪
EliminaUn po' in ritardo con il commento ma arrivo!!!
RispondiEliminaLa Corciolani non mi attirava molto ma la tua recensione mi ha convinto a darle una possibilità.
Hunger games l'ho adorato e credo sia una delle poche serie che ho iniziato e letto tutta di fila senza lasciar passare mesi tra un libro e l'altro
Erica, io l’ho letta con qualche mese di distanza,ma per fortuna molto dopo che fossero usciti tutti e tre,quindi fortunata davvero,perché DETESTO aspettare mesi prima dell’uscita dei libri🤨🤨🤨
EliminaLa Corciolani mi ha proprio conquistata
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