mercoledì 21 luglio 2021

5 blogger per un autore #4 - Donato Carrisi

Ecco oggi questa rubrica, a cui tengo molto anche per la splendida collaborazione con alcune blogger che ormai conosco da diverso tempo e che stimo molto, Daniela del blog Un libro per amico, Baba del blog Desperate Bookwife, Ombretta del blog Ombre di Carta e Chicca del blog Librintavola .

Appuntamento bimestrale in cui noi 5 bologger leggeremo un romanzo di un autore o autrice scelto di comune accordo di cui abbiamo voglia di approfondire la conoscenza oppure di scoprirlo.
 
Grazie a Ombretta per la grafica
 
Per questo appuntamento il nome scelto è: Donato Carrisi.
 
Per l'occasione ho scelto questo tra i diversi libri ancora da recuperare:
Autore: Donato Carrisi
Titolo: La ragazza nella nebbia
Editore: (TEA)
Data di pubblicazione: 23 novembre 2015
Pagine: 374

Trama:
La notte in cui tutto cambia per sempre è una notte di ghiaccio e nebbia ad Avechot, un paese rintanato in una valle profonda fra le ombre delle Alpi. Forse è stata proprio colpa della nebbia se l’auto dell’agente speciale Vogel è finita in un fosso. Un banale incidente.
Vogel è illeso, ma sotto shock. Non ricorda perché è lì e come ci è arrivato.
Eppure una cosa è certa: l’agente speciale Vogel dovrebbe trovarsi da tutt’altra parte, lontano da Avechot.
Infatti, sono ormai passati due mesi da quando una ragazzina del paese è scomparsa nella nebbia. Due mesi da quando Vogel si è occupato di quello che, da semplice caso di allontanamento volontario, si è trasformato prima in un caso di rapimento e, da lì, in un colossale caso mediatico.
Perché è questa la specialità di Vogel. Non gli interessa nulla del dna, non sa che farsene dei rilevamenti della scientifica, però in una cosa è insuperabile: manovrare i media. Attirare le telecamere, conquistare le prime pagine. Ottenere sempre più fondi per l’indagine grazie all’attenzione e alle pressioni del «pubblico a casa». Santificare la vittima e, alla fine, scovare il mostro e sbatterlo in galera.
Questo è il suo gioco, e questa è la sua «firma». Perché ci vuole uno come lui, privo di scrupoli, sicuro dei propri metodi, per far sì che un crimine riceva ciò che realmente gli spetta: non tanto una soluzione, quanto un’audience.
Sono passati due mesi da tutto questo, e l’agente speciale Vogel dovrebbe essere lontano, ormai, da quelle montagne inospitali. Ma allora, cosa ci fa ancora lì? Perché quell’incidente? Ma soprattutto, visto che è illeso, a chi appartiene il sangue che ha sui vestiti?



Ho faticato un po' con questo libro, che mi sono trascinata per diversi giorni, imponendomi di continuare. I capitoli brevi per fortuna hanno aiutato, così come la scrittura di Carrisi, mai prolissa, ma la storia per me ha stentato a decollare.
La colpa di questo è data soprattutto dall'antipatia provata per il protagonista, l'investigatore Vogel, che vuole essere fuori dagli schemi - e ci riesce pure troppo –, però risulta saccente e narcisista, completamente insensibile a tutto fuorché se stesso. Ho capito le intenzioni dell'autore, ma secondo me il personaggio non ha abbastanza carisma da superare i troppi difetti, o almeno io ho avuto questa sensazione.

Ho apprezzato la struttura del libro, con i continui salti temporali, gestiti molto bene. Come dicevo sopra, i capitoli brevi sono sempre una manna, soprattutto quando, come in questo caso, il libro fatica a decollare.



La trama è interessante, così come la tematica principale, cioè l'uso dei media da parte delle forze di polizia. Credo anche io che in alcuni casi sia eccessivo, che a volte sia determinante, che ci siano giochi di potere, ma ho trovato tutto molto enfatizzato.

Il problema più grosso di questo libro è proprio l'uso eccessivo di luoghi comuni, davvero troppi. Ho alzato gli occhi al cielo più volte.

Come gli altri libri di Carrisi che ho letto, il finale è il punto di forza maggiore, ma ammetto anche che l'avevo intuito, pure l’ultimo colpo di coda, anche perché conoscendo l'autore sono stata attenta. Lo stesso però è stato – finalmente – da togliere il fiato, come avrei voluto tutto il libro.

Insomma nell'insieme non mi sembra di aver sprecato tempo, ma di sicuro non è il mio preferito dell'autore, da cui mi aspettavo qualcosa di più. So che esiste un film, credo che proverò a guardarlo, potrebbe rendere bene.
Voto: 3*



 Conoscete questo autore?
Passate a leggere anche gli altri blog
 
 Per settembre leggeremo Christian Frascella

 

6 commenti:

  1. Cara Chiara, meno male che almeno è un tre!! Io non sono riuscita a portarlo a termine (e io finisco quasi ogni libro). dai che il prossimo mese andrà meglio :-)

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    1. mi è dispiaciuto non apprezzarlo di più, speriamo nel prossimo dai

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  2. Non uno dei migliori secondo me... Si salva perché è scorrevole!

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  3. Chiara anche io avevo dato 3 stelle a questo libro. molto 'accordo sulla storia dei luoghi comuni

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