Rubrica in cui vi lascio il mio piccolo pensiero su libri letti che non hanno una recensione vera e propria.
Storia breve di un flirt che diventa qualcosa di più, l'ho letto attirata soprattutto dal fatto che il protagonista fosse un giocatore di hockey. Qui però sta la prima critica, poteva essere un giocatore di qualunque sport, l'autrice ha scelto questo perché il viaggio in aereo (che è l'ambientazione) è verso il Canada, ma dell'hockey non c'è assolutamente nulla.
Altra critica è nel finale, si ammicca a qualcosa che non viene spiegato mai. Va bene la brevità, ma due righe in più ci sarebbero volute.
Altra cosa che mi ha dato fastidio è il turpiloquio. Di solito non mi faccio problemi, ma deve essere il giusto contesto, qui in poche righe si cambia completamente e sentire due estranei, anche con un rapporto occasionale, non è stato naturale, mi ha infastidita e fatto pensare a qualcosa di forzato.
Peccato, perché per il resto l'ho trovato scorrevole, forse le troppe cose inserite senza contesto né spiegazione hanno fatto sentire il peso, magari con una storia più elaborata avrebbe potuto migliorare
Voto: 2*
"Fake love" di K. Bromberg
Non ci siamo, non mi è proprio piaciuto. Forse se l'avessi letto appena uscito non sarebbe stato così tanto scontato e forse io non sarei stata così irritata dal profondo maschilismo che emerge, fatto sta che leggendolo ora ho alternato stati di noia con quelli di irritazione e alla fine per me questa storia è un grosso no.
La storia è già trita e ritrita, molto prevedibile, unicamente concentrata sul conflittuale rapporto tra i due protagonisti, tralasciando tutto il resto, o trattandolo in maniera superficiale. Un vorrei ma non posso, sono chiuso all'amore ma non riesco fare a meno di te continuo, con poco altro.
Inoltre l'autrice ha farcito questa storia di luoghi comuni sui generi e frasi fatte davvero imbarazzanti, che mi hanno fatto venire voglia di urlarle addosso (anche perché si può assolutamente scrivere un romance senza questo).
Non mi è proprio piaciuto e il finale è decisamente prevedibile.
Voto: 2*
"Under one roof. Un tetto per due" di Ali Hazelwood
Dopo aver letto e adorato The love hypothesis ero curiosa su questa novella, che non è correlata a quel libro, se non per il fatto che la protagonista femminile ha anche lei un dottorato scientifico.
L'autrice ha uno stile allegro e dolce, molto scorrevole, l'ho di nuovo letta con piacere. Però purtroppo non è paragonabile al primo libro, anche perché questa è una novella e molto più corta.
La brevità secondo me gioca un ruolo importante, perché è come se mi fossero mancati dei pezzi. L'hate to love è troppo repentino, inoltre conosciamo tutti i pensieri di Mara, il suo passato ecc, mentre di Liam sappiamo poco niente, avrei voluto che la sua caratterizzazione fosse maggiormente curata; più volte infatti mi sono chiesta il perché di alcune cose, ma non ho avuto risposta.
Secondo me trasformato in un libro corposo, con le giuste spiegazioni e interazioni, l'avrei apprezzato maggiormente, anche se mi ha tenuto compagnia e fatto sorridere.
Voto: 3.5*
"Voglio fare l'amore con te" di Megan Hart
Tre racconti ad alto contenuto erotico, forse persino troppo. Sono brevi e si leggono velocemente, la Hart scrive molto bene e le parti spicy non risultano volgari.
- Il primo racconto, Un incastro imperfetto, è un friend to love, carino, gestito bene. Mi sono piaciuti i personaggi, soprattutto quello maschile, che è meglio caratterizzato. Questo racconto avrebbe avuto bisogno di qualche pagina in più per spiegare meglio tutto il contorno, ma nell'insieme funziona.
- Il secondo racconto, Il diritto di restare, non mi ha fatto impazzire. La storia tra i due protagonisti non è ben gestita, è praticamente solo sesso. Mi sono stati antipatici entrambi i protagonisti e mi è sembrato inconcludente.
- Il terzo racconto, Love me two times, mi è piaciuto molto, è il mio preferito. Ho adorato sia la storia che i due protagonisti, funziona bene anche se breve. Mi son piaciute le premesse e pure il finale, ho proprio fatto il tifo e sperato che andasse così.
Se si ha voglia di storie brevi, da leggere in poco tempo, questo è il titolo giusto. A volte la brevità penalizza, ma qualche volta è proprio ciò che si cerca. La Hart comunque si conferma per me un'ottima autrice di romance ed erotici.
Voto: 3.5*
"Non più di uno oltre te" di Lidia Calvano
Questa è una raccolta di 30 brevi poesie che parlano di morte, anzi che associano la morte all’amore, più precisamente l’autrice ci racconta il suo lutto di quando ha perso il fratello.
Attraverso questi versi quindi la Calvano prova a esprimere quello che per lei ha rappresentato la perdita, dai sensi di colpa al fastidio per la gelosia provata quando era in vita. Un modo catartico di tirare fuori le emozioni, che scombussola anche il lettore.
L’autrice è bravissima a scrivere anche in questa versione, da poetessa, è proprio capace a centrare subito le questioni, senza fronzoli ma con delicatezza.
Non leggo spesso poesie, quasi mai, non so bene come confrontarmi, posso dire che mi ha fatto piacere leggere questo titolo.
Non avendo questo rapporto idilliaco con mio fratello, queste poesie mi hanno fatto riflettere, mi sono proprio fermata a pensare a lui, al nostro rapporto, a come mi sentirei se venisse meno.
È stato quindi importante per me leggerlo e di questo ringrazio ancora l’autrice.
"Cattive ragazze" di Assia Petricelli e Sergio Riccardi
Ho letto questa graphic novel il 9 marzo, momento giustissimo per celebrare le donne, la loro forza, per ricordare ancora una volta le discriminazioni e le battaglie fatte finora.
Questo titolo è indicato per ragazze e ragazzi, ma è godibile da tutti. Da madre di due adolescenti devo dire che l’ho molto apprezzate e che glielo farò leggere.
Cattive ragazze racconta la vita di 15 pioniere per i diritti delle donne, alcune più famose altre meno, purtroppo. In poche pagine riassume la vita di queste donne, tutte diverse per periodo, estrazione sociale, lavoro, luogo di appartenenza, ma accomunate tutte da un profondo bisogno di far valere i propri diritti, quelli di tutte delle donne.
Mi ha fatto piacere constatare che la solidarietà femminile è spesso presente, così come non sono utopie gli uomini che credono nella forza delle donne (anche se però purtroppo qui bisogna ancora lavorare molto).
La componente grafica aiuta tantissimo nel coinvolgimento, anche perché in poche pagine è racchiusa la biografia che si vuole raccontare e i disegni aiutano a completare il tutto.
Mi è piaciuto leggere di queste vite, di queste donne così forti e determinate, che sono un esempio per tutti. Consigliato tantissimo soprattutto ai ragazzi.
I nomi di queste donne favolose: Olympe de Gouges, Nellie Bly, Elvira Coda Notari, Nawal El Saadawi, Antonia Masanello, Marie Curie, Aleksandra Kollontaj, Alfonsina Strada, Angela Davis, Claude Cahun, Domitila Barrios de Chungara, Franca Viola, Miriam Makeba, Hedy Lamarr, Onorina Brambilla.
Voto: 4*
"La corona di ossa. (Blood and Ash #3)" di Jennifer L. Armentrout
Adoro questa serie e questo terzo libro mi ha tolto il fiato fin da subito. Succede una marea di cose, le questioni si ingarbugliano e i colpi di scena non mancano!
Continuo ad adorare la coppia protagonista, in questo libro Poppy prende coscienza di sé e matura molto, ho adorato la sua evoluzione. Per Casteel ormai ho una cotta esagerata, a parte il colore dei capelli secondo me è perfetto e insieme sono stupendi.
Ci sono diverse scene di sesso, più che nei libri precedenti, ma non mi hanno dato fastidio. Tra i secondari Kieran è assolutamente meraviglioso, ma un po' tutta la cricca è degna di nota.
Il finale è da cardiopalma e la Armentrout si è rivelata sadica, come può far finire così il libro? Io devo continuare, devo assolutamente!
Ci ho messo del tempo a leggere questo libro, ma solo perché l'ho letto con il rodato gruppo di lettura, che mi ha permesso di elaborare ogni cosa e fare mille congetture (adoro), altrimenti credo che avrei bruciato queste oltre 700 pagine in pochi giorni, perché mi ha preso e mi è piaciuto un sacco.
Non vedo l'ora di proseguire, davvero.
Voto: 4.5*
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