giovedì 3 agosto 2017

Recensione "Il principe prigioniero" di C.S.Pacat

Buongiorno, la recensione di oggi non è stata semplice da scrivere e non credo di essere riuscita a esprimere le emozioni che questo libro ha suscitato in me.
Ho iniziato la lettura piena di scetticismo, perché quando un libro è troppo osannato mi puzza, storco il naso. Non so perché, mi disturba questa cosa, fatto sta che ero convinta che fosse un libro carino, scritto bene ma niente di più ma ovviamente volevo avere la mia opinione riguardo, mi sembra giusto. Oh come mi sono sbagliata!

Autrice: C.S.Pacat
Titolo: Il principe prigioniero
Editore: Triskell Edizioni
Data di pubblicazione: 30 giugno 2017
Pagine: 300
Serie: #1 Captive Prince

Trama:
Damen è un guerriero e un eroe per il suo popolo, nonché il legittimo erede al trono di Akielos. Ma quando il fratellastro si impadronisce del potere, Damen viene catturato, privato del suo nome e spedito a servire il principe di una nazione nemica come schiavo di piacere. 
Bellissimo, manipolatore e pericoloso, il suo nuovo padrone, il principe Laurent di Vere, rappresenta tutto il peggio della corte di quel paese. Ma all’interno di quella letale ragnatela politica niente è come sembra, e quando Damen si trova, suo malgrado, invischiato nelle macchinazioni per il raggiungimento del potere, è costretto a collaborare con Laurent per sopravvivere e salvare la sua casa.
Per il giovane condottiero, a quel punto, vige una sola regola: non rivelare mai, in nessun caso, la propria identità, perché l’uomo da cui dipende è anche colui che, più di chiunque altro, ha motivo di odiarlo…


"Non hai ancora capito," disse il guardiano, abbandonando ogni forma di rispetto, "ma capirai. Capirai che quello che dicono nel palazzo, nelle taverne e nelle strade è vero. Sei uno schiavo. Non vali nulla. Il principe Damianos è morto."
Grazie Signora Pacat e grazie Triskell, in questo momento avete tutta la mia stima e la mia riconoscenza. Questo è un signor primo romanzo di una serie e la sua caratteristica è il fatto di essere una cosa totalmente nuova e fuori dagli schemi. 
E' un fantasy? Forse, l'ambientazione è inventata. 
E' uno storico? Non sono assolutamente un'esperta e spesso sbaglio ma credo ci siano similitudini con l'antica Grecia, comunque ha tratti da storico. 
E' un mm? I protagonisti sono due uomini, ma non ho mai letto un mm così. Il fatto che siano tutti e due maschi secondo me deriva dal fatto che al potere una volta salivano solo gli uomini; in questa società sono tutti bisessuali, hanno proprio un modo di porsi differente. Quindi io non lo catalogherei come mm o almeno non solo così. Se ci si aspetta questo si rimane delusi. 
E' un libro che parla di BDSM? Ecco questo no. Mi aspettavo pratiche kinky, ma non ci sono, assolutamente. Anche in questo caso se vi pensate di trovarci questo rimarrete delusi.
E' un libro violento e crudo. Alla base c'è la schiavitù e non è trattata coi guanti ma descritta in maniera realistica. Ma la prerogativa principale è la politica e i giochi di potere relativi. Tutto corre sul filo di quel che può essere utile, ogni parola ha un suo perché e può essere interpretata diversamente, è una continua lotta.
Ho sofferto, tanto. Mi sembrava di annaspare perché è un susseguirsi di prese di posizioni, a livello fisico e a parole.
C'è il sesso, ma poco, non mi verrebbe da definirlo erotico. Più che altro è usato come mezzo di sottomissione e, anche qui, per imporre il potere.
L'ho letto in vacanza e se non mi fossi imposta di rallentare e di leggerlo adagio e attentamente l'avrei finito in un pomeriggio, perché la storia prende tantissimo e lo stile ti cattura. (Una menzione anche per la cura impeccabile nella versione italiana, come accade sempre con questa casa editrice).
Era Vere, voluttuosa e decadente, il paese in cui il veleno aveva la dolcezza del miele.
Tasto dolente per molti è il world building. Ho letto alcuni commenti e l'opinione comune è che all'inizio sia confuso. Io non l'ho trovato così, anche se subito non spiega molto, ma secondo me la magistralità dell'autrice è anche quella di riuscire a dosare le cose piano piano, facendoti conquistare pezzi di verità poco alla volta. Per me quindi è persino meglio una descrizione così, anche se ora sono curiosa di saperne di più.

Ma la cosa migliore di tutto? I personaggi, la loro caratterizzazione. Soprattutto per i protagonisti Damen e Laurent. Sono opposti, uno scuro, alto, possente dalla personalità irrequieta e irruenta. Tutto istinto e fisicità. L'altro freddo e distaccato, chiaro e diafano nell'aspetto. Tutto sotterfugi e parole dette mai a caso. Damen è giusto, ha una morale forte, è un guerriero. A Laurent sembra che tutto scivoli addosso, non si capisce niente di quello che pensa e che prova anche se per lui ogni azione, ogni parola è una guerra costante. Capite quando parlo di fatica?
Assomigliava a un giovane Dio a cui un sacerdote stava per offrire un sacrificio.
Non ne escono puliti, nessuno dei due. Entrambi sbagliano, soprattutto il biondino, e commettono azioni disdicevoli. E questo è uno degli aspetti che più ho apprezzato, davvero. L'imperfezione dei protagonisti, il non voler per forza farli rientrare nei buoni, ma lasciarli sempre con questo velo di ambiguità. 
Mi ha ricordato la mia amata Reisz. Ripeto però: in questo caso niente BDSM sia chiaro. Ma il personaggio di Søren è anche così, non lo si può definire un buono, ma qualcosa di molto complicato. Ecco Laurent è così. Tutti i personaggi sono costruiti in maniera complessa, bisogna scalfirli e questo primo libro non l'ha ancora fatto del tutto, me lo sento.

Se cercate quindi un libro dove le parti sono nette questo non fa per voi, così pure se amate le storie d'amore con il principe azzurro o simile. In questo primo capitolo manca proprio la storia d'amore. 
Per me quindi non è una lettura adatta a tutti, deve piacere molto la sua originalità e anche lo stile molto crudo e diretto. Ma se avete gusti simili ai miei non perdete tempo e leggetelo subito, perché dire che è bellissimo è riduttivo. Se poi però non vi dovesse piacere tranquilli, da me non partirà nessuna crociata. I gusti sono gusti, così come le impressioni che può lasciare un libro.
Io però posso solo contare i giorni che mancano all'uscita del prossimo, consumandomi le unghie e perché no, magari rileggendo pure questo per cogliere bene ogni piccolo particolare.
Si capisce che mi ha conquistata?
Voto:



10 commenti:

  1. Originale e meraviglioso, certo ci vuole anche una mente aperta, secondo me, per apprezzarlo pienamente. Sabato esce anche la mia recensione su questo libro.

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    1. non è adatto a tutti, troppo particolare. Ma per me è perfetto! Sabato la leggerò

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  2. Mi è piaciuto tantissimo, mi sto davvero trattenendo dall'andare a prendere i seguiti in inglese!

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    1. io non sono in grado di leggerli in lingua, dovrò aspettare per forza. Mi consola però che la qualità della traduzione è ottima

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  3. L'ho trovato bellissimo anch'io. Particolare e molto coinvolgente.

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    1. Hai ragione è molto coinvolgente. Mi ha conquistata e vedo di non essere l'unica

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  4. Bellissime le immagini che hai scelto tipo manga!! *_*

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  5. Non lo conoscevo e mi sa che ci farò un pensierino, dopotutto! Le immagini che hai scelto sono bellissimo, rendono bene l'idea. Devo recuperarlo assolutamente!
    Un bacione

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