sabato 18 novembre 2017

Recensione "Regalami una stella" di Katie Khan

Autrice: Katie Khan
Titolo: Regalami una stella
Editore: Newton Compton
Data di pubblicazione: 31 agosto 2017
Pagine: 349

Trama:
Allontanatisi dalla loro astronave e ormai fluttuanti nello spazio, Carys e Max si rendono conto che non riusciranno più a raggiungerla. Con sé non hanno niente che possa salvarli. Hanno solo novanta minuti d’aria a disposizione. Carys e Max non avrebbero mai dovuto innamorarsi. Le regole del mondo da cui provengono non lo permettono. Eppure, quando ha incontrato Carys, Max ha sovvertito quelle regole. Pur sapendo che sarebbe stato impossibile rimanere insieme per tanto tempo. Che amarsi realmente non sarebbe stato loro concesso. Ora, alla deriva e senza più niente che li trattenga se non il reciproco contatto, non possono fare altro che ricordare. E allora, mentre i minuti scorrono inesorabili, nei loro pensieri rivive ogni istante della loro indimenticabile storia d’amore…


Se avessi solo più novanta minuti a disposizione, insieme alla persona amata, cosa faresti? Questa è l'introduzione a questo libro, molto particolare. 
Carys e Max sono nello spazio, hanno perso la loro astronave, sono sperduti e hanno a disposizione solamente novanta minuti di aria. Cercano in tutti i modi una possibilità di salvezza e nel frattempo ripercorrono la loro storia, gettando il seme del dubbio sul loro mondo utopistico.
Sulla carta questa trama è straordinaria, qualcosa di veramente originale e unico. E l'idea lo è davvero, ho apprezzato la particolarità di questa storia.
In realtà però per me il libro non ha funzionato al massimo. Amo la fantascienza, la distopia e pure le storie d'amore e questo libro racchiude al suo interno tutto questo. Con una trama così mi sarei aspettata un capolavoro, da togliere il fiato.
"Forse", mormorò Carys, con le sibilanti di quella parola presto rapite dal vento, "alcune regole sono destinate a essere infrante".
Ho avuto problemi proprio con lo stile. La lettura di per sé è già difficile, ci sono due periodi temporali che si alternano, i famosi novanta minuti e la loro storia passata. Se in più si aggiunge una realtà futura immaginaria, con leggi e divieti, le cose da spiegare sono molte. La scrittura è molto lenta e dettagliata e questo stempera, un po' troppo per i miei gusti, l'ansia che il conto alla rovescia fa provare. È troppo contrapposto.
Poi personalmente non amo i libri che cominciano dalla fine e spiegano il passato, ma con un ritmo più incalzante l'avrei divorato, invece me lo sono trascinato a lungo.

Devo però dire che dalla metà in poi diventa più accattivante e sono riuscita a godermi meglio la storia.

Ho apprezzato molto, moltissimo i finali. Parlo al plurale perché è composto da tre soluzioni differenti che si completano. Un'idea geniale e perfetta per la storia.
"Non c'è modo migliore di passare gli ultimi minuti della mia vita", dice lui, "che parlare con la persona migliore che abbia mai conosciuto".
Mi è piaciuta anche molto l'attenzione che pone al sistema sociale e politico utopico. Come capita spesso nelle distopie parlare di un mondo immaginario richiama molte questioni sul nostro e fa pensare tanto. È capitato anche in questo caso e secondo me l'autrice ha dosato bene la parte relativa alla storia d'amore con quella distopica.

Forse avevo delle aspettative troppo alte, ma con un'idea simile mi sarei aspettata qualcosa di più coinvolgente. A lettura conclusa posso dire che mi è piaciuto, ma avrebbe potuto essere un capolavoro.
Voto:


8 commenti:

  1. Peccato Chiara! È in wl ma a questo punto scala un po' di posizioni ❤️

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  2. Ciao Chiara.
    La trama è particolare ma peccato davvero per lo stile

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  3. A me non è dispiaciuto, anche se mi aspettavo qualcosa di più. Concordo che all'inizio sia un po' lento ma a me il cambio temporale non ha creato troppo disturbo, anzi l'ho apprezzato. Quello che più mi ha colpito sono i tre finali, non me lo aspettavo!

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  4. Mmm mi sa che questa volta passo. Non amo molto i romanzi fantascientifici e lenti >_<

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