Buongiorno lettori, oggi torno a cedere il blog a Ludovica, per questa rubrica che amo molto, nata dall'idea di Rosaria. Se vi facesse piacere partecipare fatemi un fischio.
La rubrica, a cadenza mensile, consiste nel leggere un libro recensito da un altro blog partecipante. A lei questa volta è capitato il blog Il giornale del libro e ha scelto questo libro, non un romanzo ma un manuale per noi book blogger.
Autrice: Giulia Ciarapica
Titolo: Book Blogger. Scrivere di libri in Rete: come, dove, perché
Editore: Cesati
Data di pubblicazione: 8 febbraio 2018
Pagine: 144
Piccola nota mia (di Chiara). Io non vengo pagata per gestire questo blog. È la mia passione, il mio sfogo personale, il mio angolino felice. Leggere da sempre mi fa bene, che sia un classico o un romance. Odio, profondamente, lo snobismo letterario. Lo trovo puerile, oltre che ridicolo. Quindi leggerò sempre ciò che mi pare, e recensirò spesso "di pancia", mettendo SEMPRE la mia opinione sincere, punto. Questo per specificare che qui non troverete mai un'analisi analitica e professionale, ma un parere personale.
Autrice: Giulia Ciarapica
Titolo: Book Blogger. Scrivere di libri in Rete: come, dove, perché
Editore: Cesati
Data di pubblicazione: 8 febbraio 2018
Pagine: 144
Chi è il book blogger e cosa fa? Cosa significa oggi fare critica letteraria 2.0? Il libro di Giulia Ciarapica propone un percorso attraverso i diversi modi di raccontare i libri in Rete: dal blog ai social network e YouTube, tutti gli strumenti sono utili per parlare di letteratura e per farlo in modo originale, fresco, ironico e creativo. Senza dimenticare però che dietro ogni blogger c'è prima di tutto un lettore, che ogni giorno si informa, confronta testi e cerca di trasmettere la propria passione al pubblico (piccolo o grande che sia) con un linguaggio chiaro e semplice. Partendo dai ferri del mestiere e dalla scelta dei testi, passando per le fasi della recensione e i relativi stili, senza lesinare consigli pratici e di lettura, Book blogger ci conduce alla scoperta di un mondo in grande fermento, provando anche a tracciare una mappa per orientarcisi: dai primissimi portali e lit-blog italiani alle ultime tendenze sui social, per arrivare ai siti contemporanei più attivi e seguiti e al fenomeno degli youtuber.
Nella vita ho due grandi passioni, lettura e
scrittura, che sono sempre andate di pari passo, come se una prendesse
ispirazione dall’altra e viceversa, ed è per questo che un piccolo sogno nel
cassetto è quello di dar vita ad un blog, uno spazio tutto mio, in cui possa
parlare liberamente e a lungo della mia passione, del mio delirante amore per
alcuni personaggi ed autori.
Ho scelto di leggere questo libro, proprio perché
credevo e speravo di poter prendere spunto e di ricevere dei validi consigli
sul come avvicinarmi ad un testo, sul come sviluppare, in maniera critica e
quasi professionale, una recensione, un articolo di riviste specializzate o il
semplice (e sempre troppo lungo, ahimè) trafiletto su un blog, ogni riferimento
a “La lettrice sulle nuvole” non è ovviamente casuale, che continua ad ospitare
le mie invasate considerazioni sui libri che leggo.
Sapevo di trovarmi di fronte non ad un romanzo
ovviamente, ma ad un testo diverso, di tipo esplicativo, quasi un saggio sul
mondo del libro e, seguendo l’autrice sui vari canali in cui lei pubblicizza le
sue recensioni, conoscevo anche piuttosto bene che tipo di blogger lei fosse,
tutto ciò per dire che avrei dovuto prepararmi a quello che stavo apprestandomi
a leggere, ma in verità no, non ero pronta per niente!
A parte una lista di consigli teorici, tipo quali
libri consultare per capire come si possa scegliere adeguatamente un libro da
leggere (ed io che fino ad ora mi ero sempre basata sul mio povero e
bistrattato istinto!), da chi bisogna farsi consigliare per scegliere
adeguatamente una lettura da fare (sempre scema io che credevo di poterlo fare
da sola, senza l’aiuto di qualche “mago della letteratura”), la Ciarapica
fornisce anche quelli che chiamerò consigli pratici per stilare una recensione
con i fiocchi!
Vorrei soprassedere sul suo primo consiglio, che è
quello di leggere il libro almeno tre volte, per poter riuscire a capirlo in
tutti i livelli di lettura, da quello emozionale passando per quello che serve
per riordinare le idee, concludendo con il “ripasso”, perché davvero penso che
leggere un libro tre volte, non solo non sia umanamente possibile, ma
soprattutto non sarebbe neanche giusto nei confronti di tutti quei libricini,
di poco valore, che aspettano solo di essere letti, da noi, piccole lettrici
spasmodiche, e senza valore!
Nota polemica? Sì, senza dubbio. Mi sono
abbastanza inquietata alla solita definizione di “narrativa al femminile”,
utilizzata come sempre per denigrare una letteratura quasi di seconda mano.
Molti degli esempi che lei propone, da Dostoevskij a Barberi Squarotti, da
Pedullà ad Edgar Lee Masters, da Neruda alla Di Pietrantonio, dalla Austen a
Buzzati, sono autori che ho letto per piacere, tanti sono tra i miei preferiti,
o che ho dovuto leggere per motivi di studi universitari, quindi niente da
eccepire, ma, ed il mio ma è grande come una casa, non mi piace che una
blogger, che con i libri dovrebbe avere una certa confidenza e dimestichezza e
dovrebbe soprattutto promuovere la lettura in tutte le sue forme, possa per
prima giudicare dei libri di serie A e di serie Z!
I suoi consigli pratici, a parte questa usanza di
leggere i libri tre volte che non posso proprio permettermi, sono cose che, in
gran parte già metto in atto, e cioè sottolineare i passi più importanti,
appuntare le riflessioni che man mano vengono fuori durante la lettura e
soprattutto quella che ho sempre considerato una mia mania esagerata, che è il
labor limae che ho imparato da Orazio ai tempi del Liceo, e che invece si è
rivelata come una consuetudine utile e vantaggiosa! Altrettanto utile, anche se
la identificavo come una delle mie solite e barbose manie, è stampare le cose
che scrivo, come se sulla carta riuscissi a vedere meglio gli errori di
ortografia e di sintassi!
Un limite, a mio avviso, del libro, a parte dire
cose che già davo per scontate, pur non avendo io un blog, è che, se è vero
come dice l’autrice che “se un testo non ci piace non significa automaticamente
sia un cattivo testo”, è altrettanto vero che la lettura “super partes”, che
critichi e giudichi solo il testo, guadagnerà di obiettività, ma verrà meno il
primo e più importante requisito della lettura, per me: appassionare.
La lettura è una passione, la lettura è istinto,
la lettura è sentimento, la lettura è soggettiva, personale, uno stesso libro
può provocare reazioni completamente diverse in persone pressoché simili, ma
ciò che deve fare, SEMPRE, è smuovere il nostro animo, le nostre coscienze, il
nostro stomaco.
Sì, un testo può essere sminuzzato, analizzato
fino all’osso, possiamo fargli una radiografia sullo stile, sul linguaggio,
sulle scelte sintattiche, possiamo approntare critiche sull’apparato testuale,
sui personaggi, va bene, va bene tutto, ma non possiamo, e non dobbiamo,
perdere di vista il nostro rapporto intimo con quelle pagine, non possiamo NON
APPASSIONARCI e soprattutto un blogger far emergere la sua passione, la deve
trasmettere, non è sufficiente che sottolinei la sua conoscenza!
Ecco, in questo libro, in definitiva, non ho
trovato passione e non mi sono appassionata.
Voto:
Ludovica
Piccola nota mia (di Chiara). Io non vengo pagata per gestire questo blog. È la mia passione, il mio sfogo personale, il mio angolino felice. Leggere da sempre mi fa bene, che sia un classico o un romance. Odio, profondamente, lo snobismo letterario. Lo trovo puerile, oltre che ridicolo. Quindi leggerò sempre ciò che mi pare, e recensirò spesso "di pancia", mettendo SEMPRE la mia opinione sincere, punto. Questo per specificare che qui non troverete mai un'analisi analitica e professionale, ma un parere personale.
Non essendo un romanzo e non avendolo letto, mi trovo in difficoltà nel commentare, anche se ho visto che è stato un saggio che parecchie book blogger hanno letto mesi fa.
RispondiEliminaNon so, non conosco l'autrice e non si capisce se lei lo fa "di mestiere", intendendo con ciò campare della sua opinione come blogger, e non giusto per.
Ad ogni modo, trovo che sull'argomento ci siano delle fonti molto più attendibili, come una bellissima lezione di Umberto Eco, una "Lectio Magistralis" sull'importanza e sul modo corretto di recensire un romanzo/prodotto di narrativa.
Umberto Eco - che se la poteva tirare alla grande, diciamocelo - non lo fa per niente e non fa nemmeno questa distinzione barbara e superata tra letteratura di serie A e di serie B.
Trovo che il tuo sia un commento onesto e anche molto calibrato, Ludovica!
Grazie! Ero un po’ preoccupata perché non mi piace dare pareri negativi (anche se,a forza di stare con la Comandante Chiara) sto cominciando a prenderci gusto,ma credo che l’onesta sia la regola base per ogni critica,sia essa positiva o negativa!
EliminaPrima di tutto questa rubrica è bellissima! Mi piace un casino!
RispondiEliminaE complimenti per questa recensione. Io il libro ce l'ho e devo ancora leggerlo, però posso dirti che concordo con molte cose dette e soprattutto concordo sul fatto che ognuno debba leggere ciò che vuole. L'appunto finale di Chiara è perfetto!
Grazie e mi fa tanto tanto tanto piacere che tu sia dei nostri!
EliminaLa nostra Comandante è un esempio di libertà intellettuale e di coerenza,per me!
Eliminatutti sti complimenti e poi mi monto la testa
Eliminami piace molto l'analisi di Ludovica e benché non abbia letto il manuale della ciarapica, condivido le sue stesse impressioni. anche io come Chiara sono una di pancia, nelle mie recensioni ci metto la passione (o la noia) che ho provato leggendo un libro. io non sono una critica letteraria sono una lettrice e in quanto tale scrivo i miei pensieri.
RispondiEliminami spiace che questa lettura sia stata poco felice, però leggere Ludovica per me è sempre un piacere.
ops forse potrei essere stata fraintesa, quando dicevo che condivido le sue impressioni, mi riferivo ovviamente a Ludovica :D
EliminaGrazie Chiccaaaaaaaaaa!!!
EliminaBrava,noi siamo lettrici mica critiche letterarie!
Ho anche io questo libro in attesa di lettura da mesi, lo leggerò al più presto.
RispondiEliminaAspettiamo il tuo parere!
EliminaIo quando ho visto questo libro ho ampiamente storto il naso e mi veniva l'orticaria al pensiero di leggerlo. Adesso, che ci siano delle cose da fare e non fare per essere valide blogger e scrivere recensioni è scontato, alcune cose possiamo farle istintivamente o meno, però alcuni consigli mi sembrano esagerati.
RispondiEliminaPer cui preferisco seguire il mio istinto, il mio obiettivo non è portarmi 4000 followers a casa, ma scrivere onestamente e con passione dei libri che leggo, a costo di passare per cretina e sempliciotta. Innanzitutto ho detto la mia col cuore, poi spero di trovare persone con cui discutere delle letture e condividere la passione per quel libro o quel genere, ma anche criticare un pò quel che non mi è piaciuto o anche solo condividere la passione per i libri. Mi basta anche la prima, se poi ho anche fatto la seconda, ho raggiunto i miei obiettivi.
Infatti la cosa più interessante di una lettura si è rivelata essere la condivisione ed i pareri altrui,che ci arricchiscono e ci aprono le menti!
EliminaConcordo con te!
Ho letto anch’io questo libro e devo dire che condivido in pieno quello che dici. Quando ho letto che bisogna leggere tre volte un libro sono andata nel panico. Stai a vedere, mi sono detta, che non ho mai capito niente di quello che mi diceva l’autore... Complimenti per la recensione, mi è piaciuta tantissimo.
RispondiEliminaGrazie mille😘😘
Eliminaforse è un bene che io non abbia letto questo libro ahahah. bella recensione però
RispondiEliminaE dire che lo desideravo proprio leggere
EliminaIo l'ho letto e ho trovato alcuni utili consigli per il mio blog. Però condivido il parere di molte per quanto riguarda le recensioni. Non mi reputo una critica letteraria ma una lettrice che ama leggere e parlare delle emozioni che mi suscitano le varie storie.
RispondiEliminaAnche nella sua,di narrazione,avrei desiderato che uscisse un po’ più di passione per la sua “professione”... è quel pizzico di amore per i libri che mi è mancato!😪
EliminaIo ho letto il libro dopo Tempo di Libri a Milano (dove per altro l'ho acquistato). Ancora non avevo un blog e sinceramente non sapevo bene come muovermi in questo ambiente, all'epoca scrivevo in collaborazione sul blog di una amica. A parte tutta la parte teorica sui libri da studiare, che ho letto più per "cultura" che con reale interesse, la seconda parte a me è piaciuta molto. Non leggo il libro tre volte (non ce la farei mai), ma ho iniziato a rileggere i passi importanti, specie se ho il romanzo cartaceo, con il digitale è più difficoltoso. Però ammetto che molte sue "dritte" le ho iniziate a seguire. Il libro della Ciarapica è l'unico libro letto che conservo ancora sul comodino, perché spesso lo riprendo, nel momento in cui devo stilare una recensione. Mi serve un po' da promemoria.
RispondiEliminaManuela,io per la “rilettura” dei passi importanti sul Kindle importo le note sulla mia e-mail,me le stampo e così ho una visione più cartacea e più vicina al mio modo di leggere!
EliminaNon ho letto questa guida che però ha spopolato appena uscita. Penso che sicuramente qualche consiglio utile lo possa dare ma, a mio avviso, un blog rappresenta la persona che lo gestisce ed ognuno scrive le recensioni come meglio crede....certo alcune risulteranno perfette, altre pessime ma visto che è un passatempo, facciamolo come più ci piace, tanto poi se il lavoro è fatto bene i risultati si vedono
RispondiEliminaChe poi,secondo me,le persone che prendono spunto dai blog per avere dei consigli utili,non vanno alla ricerca della critica letteraria,ma piuttosto delle impressioni a caldo delle book blogger!😜
EliminaMah, penso che ognuno dovrebbe essere libero di fare ciò che meglio crede - confrontandosi anche con gli altri, anche in modo duro, se necessario - ma c'è una linea molto sottile fra l'esprimere opinioni "impopolari" e scatenare polemiche senza fine, che possono trascinarsi per un sacco di tempo (come gli eventi delle scorse settimane hanno dimostrato).
RispondiEliminaNon conosco questo libro, ma mi viene da dirti di trarne qualche consiglio utile, se ne trovi - e di lasciare agli snob il loro snobismo ;)
Grazie del consiglio! È quello che cerco di fare,sempre!😀
EliminaLeggere un libro tre volte? Ma scherziamo? Già ho bisogno di disintossicarmi dopo una lettura trash, figuriamoci se la dovessi anche ripetere per capire fino in fondo che problemi abbia! Insomma, sono cose abbastanza evidenti.
RispondiEliminaA parte gli scherzi, stiamo parlando di cosa? Di una recensione o di un'analisi strutturale del testo? Non credo che la maggior parte di chi cerca consigli sui libri da leggere nei momenti liberi, sia particolarmente interessato ad un'analisi così impegnativa, credo che si cerchi soprattutto l'emozione tra le pagine. Poi ci vuole del tempo per fare una cosa del genere: recensire dei libri con queste linee guida, diventerebbe un lavoro. Vorrebbe dire una/ due recensioni al mese. Chi tiene un blog per passione, non credo che riesca ad avere dei ritmi così… rilassati?
-Jules-
😂😂😂😂
EliminaLa penso come te,su tutto!
Hai detto in maniera più irriverente e spiritosa ed ironica PROPRIO quello che pensavo io!!!
Grazie!😘
Bella recensione e bella analisi,
RispondiEliminasono sempre stata restia dal comprare questo libro e la tua opinione non fa che confermare i miei presentimenti iniziali. ;)
***Voce fuori coro***
Leggere lo stesso libro 3 volte? What?
Potrei arrivare a disgustarlo!
E poi,
ha per caso visto le nostre interminabili TBR?
*** ***
L’unico libro che io abbia letto più di 3 volte,e di cui ancora non mi stanco,e non mi stancherò,è Black Friars di Virginia de Winter, ma a parte questa mia “debolezza”, bisogna essere realisti e capire che alcune cose sono troppo al di sopra delle (mie) possibilità!
EliminaLe nostre tbr sono uno spasso!😍
Quando usci questo libro fu molto chiacchierato, ma sono ancora titubante ad acquistarlo, concordo su tutto ciò che hai scritto soprattutto sulla lettura, alla fine leggere è una passione ;)!
RispondiEliminaLeggere è l’unica passione a cui non potrei rinunciare,mai😍
EliminaHo comprato questo manuale in occasione di un blog tour eterno. Beh, a me non aveva fatto impazzire. Sono blogger per passione ma web designer di lavoro e praticamente tutto quello che c'è scritto sono cose che ho iniziato a studiare anni fa. Ho provato a dire la mia opinione e pensate un po'... c'è stato anche chi ha avuto da ridire in merito.
RispondiEliminaTutto questo per dire che se una persona parte da zero, non ha mai letto un libro in vita sua (quindi il blog che ti serve?) magari può anche essere utile. Ma per noi lettrici "forti" dalle interminabili TBR, con poco tempo a disposizione se si riesce a terminare un libro una volta direi che abbiamo già fatto metà del nostro lavoro.
Credo che lo scopo del manuale fosse vendere. Non importa se le nozioni all'interno son trite e ritrite. L'importante è che venda. Riguardo alle letture di serie A e di serie B, credo sia sempre tutto molto soggettivo. Io odio i romance, li rifuggo come la peste ma non penso esista un romance di serie A e uno di serie B. (fanno schifo tutti allo stesso modo hihihi).
Detto questo, credo che una blogger debba sentirsi libera di esprimere un proprio giudizio come vuole, in tutta onestà.
Il primo comandamento per una blogger dovrebbe essere l’onestà intellettuale: dire sempre quello che si pensi,ma partendo dal presupposto che non sia un giudice implacabile e sopra le righe!
EliminaIn una lettura emergono troppi elementi personali per metterli a tacere,ma in questo caso si dovrebbe riconoscere una personale difficoltà a recepire un certo testo come meriterebbe,e non una incapacità dello
Scrittore!
La lettura è un mondo che va studiato,ma soprattutto amato,con tutte le sue sfumature!
Ciao io ho letto questo libro,
RispondiEliminaho riscontrato gli stessi difetti che hai sottolineato tu però ho trovato anche molti consigli utili che mi stanno aiutando molto.
Alla fine leggere deve essere un piacere.
Sull'idea di leggere un libro tre volte prima di poterlo recensire ho pensato che l'autrice avesse scritto un libro di fantascienza ;-)
RispondiEliminaPenso siamo tutte d'accordo sul fatto che sia improponibile e non serve nemmeno spiegarne i motivi.
Per il resto ci saranno anche degli utili consigli in questo manuale - che non ho letto, ma che mi incuriosisce - però penso che essere book blogger sia anche istinto e grande passione: su tutto devi provare piacere personale e trovare la totale imparzialità quando si parla di un libro è quasi impossibile.
Come sempre, Ludovica, è un piacere leggere i tuoi articoli e, se dovessi fondare un tuo blog, batti un colpo ;-)