venerdì 29 novembre 2019

Lettura di gruppo "Half Lost" di Sally Green - Recensione

Alleluia, finalmente siamo giunti al termine di questa serie, che proprio non mi è piaciuta. Ho apprezzato però il fatto di averla letta con un GDL, perché questo è sempre divertente e stimolante.


Il libro:
Autrice: Sally Green
Titolo: Half Lost
Editore: Rizzoli
Data di pubblicazione: 13 ottobre 2016
Pagine: 347
Serie: #3 Trilogia Half Life

Trama:
Nathan è ancora una volta in lotta contro il tempo. Soul, il tirannico Incanto Bianco che con un colpo di mano ha assunto il pieno controllo del Consiglio, ha preso di mira l’Alleanza degli Incanti Liberi, ormai ridotta a pochi elementi, in perenne fuga e pericolo di vita. L’unico modo per uscire dall’impasse è sorprendere il nemico, e attaccarlo dove meno se lo aspetta: nel suo cuore strategico, quel palazzo del Giudizio a cui Nathan è legato da tristi ricordi. Per entrarci però non bastano i nuovi Doni che Nathan sta faticosamente tentando di padroneggiare: occorre qualcosa di più, un leggendario amuleto con il potere di rendere invincibile chi lo indossa. Il prezioso artefatto è però nelle mani di Ledger, un Incanto Nero che gioca da battitore libero. Nathan parte per gli Stati Uniti portando con sé le speranze dei ribelli, ma anche le sue ferite.

È finito! L’unica soddisfazione è questa, ho finalmente terminato questo strazio questa serie. 

Non mi erano piaciuti i primi due libri, quindi non avevo grosse aspettative su questo, non ne avevo proprio, ma lo stesso Half Lost è riuscito a deludermi

Questo libro è inutile e si riassume in ¾ di paturnie di Nathan e un finale che ha dell’assurdo, talmente brutto da rivaleggiare con quello del Tearling o Regina Rossa (considerati da me i peggiori).

Oltretutto l’unica cosa positiva che io avevo trovato in precedenza, cioè la scorrevolezza, qui viene a mancare perché in buona parte del libro NON SUCCEDE NULLA. Ma niente, solo pippe mentali di un protagonista per me inconsistente. 

Immagine origniale

Parliamo poi del finale. Senza fare spoiler (perché IO non ne faccio). Ma l’autrice si è fumata le sigarette di Van? Altrimenti non si spiega. 
Intanto un fatto fondamentale per come ha voluto concludere viene accennato di corsa, in extremis, lasciando il lettore spiazzato. Se davvero aveva questa idea di conclusione, doveva farlo presente prima e spiegarlo meglio, proprio per una questione tecnica di narrazione. 

In secondo luogo ci ha rotto le scatole per due interminabili libri sul mancato rapporto col padre, sul fatto che questa assenza è stata una grande sofferenza, ha determinato gran parte degli errori commessi e poi decide di finire il libro facendogli fare queste scelte? Non posso dire di più, già così ho rischiato di far capire troppo, ma ho trovato veramente senza senso questo finale (e non per le morti, per me sono state fin troppo poche). 

Non mi è piaciuto niente, credo si sia capito, manca proprio di basi, di un senso, come se non fosse una storia studiata e creata con un certo criterio, ma campata in aria. Non è così che io intendo i libri. Peccato.
Voto:



Mi dispiace per chi l'ha apprezzato, ma proprio non riesco a salvare nulla.
Voi l'avete letto? Cosa ne pensate?


8 commenti:

  1. Mai sentita sta serie, bene, una trilogia in meno sulla mia (gia lunga) lista di libri! Grazie per la recensione

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    1. qualche anno fa spopolava. Per me però è stata un grosso no

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  2. Tu non sai quanto contenta sono di non avere partecipato a questo gdl... Mi spiace solo per la mancata compagnia.

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  3. Letto e come sai mi tocca concordare con te. E ne sono dispiaciuta perché il primo volume mi era piaciuto e mi piaceva Nathan.una serie caduta in picchiata

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  4. un finale pessimo, una grande delusione, mi ha proprio lasciato con l'amaro in bocca. Concordo sul discorso legato al rapporto con suo padre...senza senso veramente

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