Buongiorno
lettori, torna puntuale questa rubrica inventata da me che è
stata rivista e alla quale si sono aggiunte compagne di viaggio, compresa Ludovica a cui presto questo spazio. L'idea
sembra piaciuta (ha pure dato spunto ad altri), ne sono veramente
felice, questo mese potrete trovarla anche sui blog: La nostra passione non muore ma cambia colore, Le mie ossessioni librose
In
cosa consiste la rubrica? Anche se la qualcuno pensa che a noi blogger i
libri vengano sempre e solo regalati vi assicuro che non è così, noi ne
compriamo e pure tanti! Se poi si è un po' compulsivi, tipo me e le mie
socie, ci si ritrova ad avere intere pile di arretrati da leggere.
Quindi
ogni mese sceglierò (magari facendomi aiutare con qualche sondaggio sui
social) un libro comprato da un po' e non ancora letto e lo recensirò.
Sarò in compagnia e pubblicherò ogni 17 del mese.
Autrice: Julie Buxbaum
Titolo: Vorrei che fosse amore
Editore: Piemme
Data di pubblicazione: 21 settembre 2010
Pagine: 316
Trama:
Sulla carta, la vita di Emily Haxby è perfetta. A soli ventinove anni è un avvocato di successo in uno dei più grossi studi legali di New York, vive in un loft nel Village e ha un fidanzato stupendo, Andrew. E dire che, due anni prima, quando aveva acconsentito ad andare a un temibilissimo appuntamento al buio organizzato da amici, Emily non aveva alcun desiderio di innamorarsi. I flirt non le erano mai mancati e fino a quel momento si era convinta di poter bastare a se stessa; fino a quel momento, perché dopo aver conosciuto quel ragazzo simpatico e brillante, bello ma non in modo terrorizzante, le sue prospettive erano decisamente cambiate. Quando però, dopo mesi di puro amore, sesso e complicità, Andrew è sul punto di farle la fatidica domanda, l'incanto si spezza. Emily non si sente pronta e si convince che quel passo equivalga a dire addio alla felicità. Perché niente dura in eterno, neppure i legami più forti: una dura verità che ha imparato a proprie spese da giovanissima, alla morte della madre. Così, in preda all'ansia, in una giornata di pioggia Emily pone fine alla storia più importante della sua vita.
Ho letto l’anno scorso un libro meraviglioso scritto da questa autrice, La teoria imperfetta dell’amore, mi è piaciuto talmente tanto che ho comprato subito dopo in blocco tutti i suoi libri. Dopo più di un anno finalmente riesco a leggerne uno, ma la delusione è stata enorme.
Vorrei che fosse amore sembra la trama di un film, di quelli che in questo periodo iniziano il bombardamento con la loro presenza ricca di buone intenzioni e lezioni da imparare. Di quelli che dopo un po’ mi fanno venire l’orticaria, cosa che è successa anche con il libro.
Emily è una donna realizzata, che vive a New York. Ha il lavoro dei suoi sogni, in uno studio legale rinomato. E poco importa se deve lavorare più di 20 ore al giorno (??) o deve fare a pezzi le povere famiglie indigenti che hanno tutte le ragioni. La sua vita comunque segue la linea che si è prefissata, fatta di piccoli litigi al lavoro, un rapporto assente con il padre e un grande lutto passato, quello della madre, che lei ha un po’ idealizzato. Poi naturalmente c’è Andrew, che ha la malsana idea di volerla sposare e così lei lo molla, perché, udite udite, non si sente degna, non sei tu sono io.
La premessa, nonostante la banalità, aveva secondo me un bel potenziale, perché poteva andare a parare su argomenti non così facili, quali la paura di impegnarsi, la carenza affettiva passata che deteriora i rapporti attuali o anche la voglia di qualcosa di diverso dal ruolo che ci impone la società, quello di mogli e madri modello, oppure l’ambizione a esserlo senza però sapere come. Invece ho trovato questo libro un concentrato di buonismo e retorica che mi ha fatto accapponare la pelle. Per i miei gusti è veramente esageratamente virtuoso e con una morale che mi ha fatto alzare gli occhi al cielo più volte.
Non ho provato simpatia per nessun personaggio, Emily in primis, neanche per il nonno saggio, che è stata la ciliegina su questa mielosa torta.
Ma la delusione maggiore è arrivata dallo stile. Avevo un ricordo meraviglioso di questa autrice, stavolta invece mi sono annoiata tantissimo, ho proprio faticato a leggere e mi sono imposta un tot di pagine al giorno per poterlo finire.
Non mi è piaciuto, ma capisco che questo tipo di romance, così pieno di buoni sentimenti, non faccia per me. Lo consiglio invece a chi è in cerca di storie così, magari proprio in questo periodo. Il mio animo cinico non ha retto, mi dispiace.
Voto:
Ora tocca a Ludovica che propone questo libro:
Autrice: Amabile Giusti
Titolo: La donna perfetta
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 10 febbraio 2015
Pagine: 209
Trama:
Titolo: La donna perfetta
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 10 febbraio 2015
Pagine: 209
Trama:
Visto dal di fuori, Guido Masetti sembra il fidanzato ideale. Insegnante di lettere in un liceo di Napoli, amato dai suoi studenti, sensibile e idealista, sempre cordiale con quelli che incontra a partire dal proprietario del chioschetto dove, ogni giorno, compra fiori freschi per la fidanzata... È così che lo vede Giada, che però è separata da lui da un muro: una parete vera e propria, quella che divide la cucina di lei dal salotto di lui. Lei ha trentasei anni, fa la scrittrice di favole per bambine che sognano di diventare principesse ed è delusa dall'amore. Sogna un uomo romantico e divertente con uno sciame di grilli per la testa. Proprio come quel vicino di casa tanto sorridente e... così dolce con la sua fidanzata. Già: la fidanzata, ecco il problema. Le cose, però, a volte cambiano quando meno ce lo aspettiamo. Guido viene lasciato e cade in depressione. Ma proprio quando Giada sta per fare un passo verso di lui, qualcuno la precede. È Silvia, giovane e bellissima come un angelo. Suona alla porta di Guido e a entrambi basta uno sguardo per capire di avere molte cose in comune, cominciando dagli impressionisti francesi per arrivare alla passione per il Milan. Silvia è semplicemente... perfetta! Ma sarà proprio vero? E come mai Silvia sembra non volere farsi vedere da nessuno degli amici di Guido? È possibile che non sia come appare? In attesa di vederne la versione cinematografica diretta da Alessandro Genovesi e con un cast stellare (Claudio Bisio, Frank Matano, Valentina Lodovini, Chiara Baschetti e con la partecipazione straordinaria di Ornella Vanoni e Renato Pozzetto), questa storia di amore e di sogni diventa un romanzo trascinante, scritto da una delle più promettenti e amate giovani autrici italiane. Una commedia romantica che sa farci riflettere su quello che in amore è reale e quello che non lo è, su quanto a volte qualche difetto sincero sia meglio di un'incredibile perfezione...
Con questa autrice ho un
rapporto molto controverso, nel senso che l’ho conosciuta come autrice di
romance, ma il mio amore per lei non riusciva a sbocciare completamente, cosa
che è avvenuta, invece, con il suo fantasy Cuore nero,
che ho decisamente adorato. A causa della mia necessità di elargire seconde e
terze possibilità a destra e manca, quest’estate di lei ho letto praticamente
quasi tutto quello che ha scritto e sì, alcuni suoi libri mi sono piaciuti da
impazzire.
Il libro in questione è il
premio della Challenge a cui partecipo, inaspettato e dai mille risvolti
positivi, solo che lo avevo abbandonato a se stesso da gennaio! Ho colto l’occasione
di questa rubrica per continuare sulla scia più che positiva che da poco tempo
questa autrice rappresenta, pensando di ricevere un’altra vagonata di belle
emozioni, ma non è stato del tutto così, purtroppo.
Il protagonista maschile è
Guido Masetti, un prof di italiano in una ridente e solare Napoli, e già questo
mi sembrava ottimo, inoltre il libro vive di punti di vista alternati, e quello
di Guido è non solo il mio preferito, ma è anche quello più accattivante e a me
più vicino. Anche la protagonista femminile, Giada, è un bel personaggio, è una romantica
scrittrice di storie per l’infanzia, è una persona positiva, continua a
sfornare cibo per Guido, suo vicino di casa, nonostante lui abbia preferito
altre compagnie femminili a lei, che pure lo guarda e lo ama in silenzio da più
di un anno.
Diciamo che tutto
potrebbe essere “perfetto”, un condominio interessante, professioni che
permettono ai personaggi di coniugare lavoro e passione, un’ambientazione
magica, quale è Napoli, una scrittura che mi convince sempre anche se questa
volta mi sembra sia mancata un po’ della capacità di emozionare riscontrata
finora, un impedimento forte e reale alla storia d’amore tra i due, che mi ha
indotto a riflettere parecchio sulla caducità non solo della vita, ma della
mente, insomma tutti gli elementi ci sono, ma, ma le farfalle stavolta non sono
volate!
Ho avuto come la
percezione che la storia fosse costruita troppo a tavolino ed abbia lasciato
poco spazio alle emozioni, ed io che di lei ho letto tanto, so che quello che
piace proprio a me, è la capacità della autrice di far immedesimare i lettori
anche in storie che, in apparenza, sembrano non avere nulla in comune con le
loro vite.
È proprio vero che anche
quando credi di andare sul sicuro, la lettura può riservare sorprese! Questo
non significa certo che ora non leggerò più suoi romanzi, anzi, credo che
questo libro, essendo del 2015, riveli invece quanto l’autrice sia cresciuta ed
abbia perfezionato alcuni suoi innati tratti, trasformandoli in romanzi ben
costruiti e che davvero mi hanno regalato ore di sorrisi, emozioni e nostalgia.
Voto:
Passate a leggere anche le altre blogger
Ciao! Per Chiara: mi dispiace per la tua lettura! Le commedie romantiche, quando diventano un concentrato di frasi fatte, secondo me diventano delle grandi occasioni perse :-(
RispondiEliminaPer Ludovica: ho visto il film con Claudio Bisio e l'ho trovato simpatico, non sapevo che ci fosse anche un libro!
Io non sapevo ci fosse il film🤦🏼♀️
EliminaGrazie Silvia, la delusione maggiore è data dall'autrice, che avevo amato molto
EliminaChiara Ropolo! Di questo libro non avevo conoscenza, ma di questa autrice DEVI leggere Dimmi tre segreti!
RispondiEliminaL'ho comprato Ludo! Aspetto un po', io sono meno incline alle seconde occasioni. Sul tuo libro invece non faccio commenti, preferisco, ma ho apprezzato la tua recensione
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