sabato 19 marzo 2022

"Dear love, i hate you" di Eliah Greenwood - Intervista con le vamp... blogger

Buongiorno, tornano puntuali come ogni 19 tornano le vamp... blogger!




La rubrica ha cadenza mensile, il 19 e ogni mese risponderemo alle medesime domande, cambierà solo la lettura che potrete scegliere voi fra quelle proposte nel sondaggio in basso.


Rubrica ideata e gestita da me e la mia socia Dolci del blog Le mie ossessioni librose, a cui si sono aggiunte Chicca del blog Librintavola e Erica del blog Libri al caffè

Il libro che ha vinto il sondaggio è questo:
Autrice: Eliah Greenwood
Titolo: Dear love, i hate you
Editore: Heartbeat Edizioni
Data di pubblicazione: 12 gennaio 2022
Pagine: 460
Serie: Easton High #1

Trama:
È iniziato tutto con una lettera anonima.
Non avrebbe dovuto trovarla, nessuno avrebbe dovuto farlo. E di certo non avrebbe dovuto rispondere.
Ecco come siamo finiti a parlare tramite lettere e post-it attaccati su un libro. Un post-it. Due post-it. Dieci post-it. Scritti per svelare i nostri segreti più oscuri.
È un gioco simpatico, almeno finché non scopro la sua identità…
Xavier Emery. Re della squadra di basket della città, colui che mi bullizzava da piccola, il ragazzo di cui mi sto irrimediabilmente innamorando.
Ma le regole sono chiare fin dal principio: non ci è concesso conoscere l’identità dell’altro e le nostre confessioni devono rimanere celate al resto del mondo. Rivelarle a qualcuno distruggerebbe le nostre vite.
Per me va bene. E comunque, anche se Mr Popolarità dovesse scoprire chi sono, non ricambierà mai i miei sentimenti…
Giusto?

L'intervista

D. A quale genere appartiene il libro?
R. New Adult, young adult high school 

D. Cosa pensi dei protagonisti?
R. La protagonista da pagina 2 nella mia testa è diventata Santa Vee, non come complimento (che comunque diciamolo è già meglio del suo nome per esteso, ciò Aveena). Per i miei gusti insopportabile, saputella e giudicante, pronta a puntare il dito contro tutti e lamentarsi di ogni singola persona e cosa. Si sente vittima e migliore di tutti.
Xavier subito non mi è dispiaciuto, almeno ha dimostrato un minimo di carattere, salvo poi perderlo del tutto e trasformarsi anche lui in una lagna che si sente tradito dal destino crudele.
Per riassumere: non mi sono piaciuti.

D. Personaggio preferito?
R. Difficilissimo stavolta, perché la caratterizzazione è stata terrificante: un guazzabuglio di adolescenti vittima di ormoni e dediti alla sballo, contornati da adulti allucinanti, cattivi e stupidi. Nel mucchio salvo la sorella di Santa Vee, Ashely, l'unica con un pochino di carattere, che non recrimina, non giudica e cerca pure di riprendersi la vita (c'è da dire che compare poco poco, potrei cambiare facilmente idea).

D. Personaggio più odiato?
R. Ogni singolo adulto. Non c'è una figura che si salvi, dal padre suicida a quello menefreghista, anche se il trofeo lo vincono le madri: egoiste, poco di buono e pure infantili, con un vocabolario che neanche uno scaricatore di porto.

D. Che emozioni ti ha suscitato la lettura?
R. Mi ha fatto sentire tanto tanto vecchia. Ma credo che neanche a 15 anni avrei apprezzato questa storia così mal gestita e assurda. Mi ha lasciato un senso di stupore, non in positivo, quanto più un domandarsi in continuazione: Ma seriamente??? 

D. Punti di forza?
R. Si legge in fretta e mi ha lasciato comunque la curiosità di vedere fin dove l'autrice si sarebbe spinta, quali assurdità avrebbe tirato fuori. L'ho letto d'un fiato.
Inoltre, anche se non così originale, la dinamica della corrispondenza anonima mi è piaciuta.

D. Punti deboli?
R. Per lo stile rimando alla domanda successiva; i personaggi ho già detto che sono caratterizzati malissimo, non so in che mondo viva l'autrice, ma l'immagine che viene fuori è raccapricciante: adulti immaturi, egoisti e che usano il loro potere per poter fare i loro comodi, ragazzi che non sembrano sapersi divertire senza far uso di alcool o droga, che vivono il sesso in maniera sbagliatissima (una scena in particolare mi ha messo i brividi), persone che rovinano la vita agli altri con il beneplacito di tutti gli altri che osservano e ridono. 
Ma anche la trama non mi ha convinta; peccato perché è partito bene, con il meccanismo della corrispondenza in forma anonima, in cui si possa tirar fuori emozioni che normalmente è difficile esprimere. Peccato che poi il tutto prende una piega da serie per ragazzi, di quelle senza valori (e lo dico io che non amo chi si comporta sempre bene). Il finale poi è stato allucinante, davvero.

D. Come hai trovato lo stile del/della scrittore/scrittrice?
R. Nonostante la scorrevolezza, è un libro che si legge veramente in fretta, ho patito l'uso gratuito e non contestualizzato di parolacce. A me di solito non disturbano, stavolta però non ne avrei sentito il bisogno, ho trovato tutto oltremodo volgare.

D. E' facile entrare in empatia con il/la protagonista?
R. Assolutamente no.

D. Quale aggettivo lo descrive meglio?
R. Assurdo, terribile, infantile.

D. A chi lo consigli?
R. Mi ha ricordato due libri letti, Mai solo per finta e Il mio problema sei tu, forse potrei consigliarlo a chi ha apprezzato questi titoli.

D. Cosa ne pensi della cover?
R. Mi è piaciuta, azzeccata al libro e ancora di più lo è il titolo

D. Citazione preferita?
R. ==

D. Quante stelline gli dai?
R. 2* 

E ora il nuovo sondaggio, votate!

Voi l'avete letto? Passate a vedere cosa ne pensano le altre, post di Dolci qui, post di Chicca qui, post di Erica qui.
Ci vediamo il mese prossimo


9 commenti:

  1. Chiara come ben sai la penso proprio come te. Però io ho dato un voto più basso

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    1. Io sono stata indecisa sul voto, ma poi ho valutato anche le poche cose che salverei. Ma comunque è un grosso no come ben sai

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  2. A me questo libro aveva colpito per la cover che trovo bellissima e poi anche la trama non sembra male ma adesso ho capito che devo proprio starmene alla larga ahaha

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  3. La parte inziale sulla corrispondenza è la parte più bella. Per quanto riguarda l'immaturità dei ragazzi, dei genitori e via dicendo è una cosa che ho riscontrato in molti libri di questo genere (americani) purtroppo.

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