lunedì 26 dicembre 2016

Recensione "Mia suocera beve" di Diego de Silva

Ciao a tutti, passato bene il Natale? Io ad abbuffarmi e ancora non ho finito! In questi giorni il tempo per leggere e recensire è poco, ma per fortuna avevo da parte ancora questa recensione, scritta già da un po' e non ancora pubblicata. Il titolo mi sembra in qualche modo inerente a questi giorni. Buona continuazione di festeggiamenti!

Autore: Diego De Silva
Titolo: Mia suocera beve
Editore: Einaudi
Data di pubblicazione: 2010
Pagine: 338

Trama:
Ti fa ridere proprio tanto, e non sempre sai perché. Certo, è simpatico, ma il punto è che ti pare scemo e geniale, leggero e profondo ogni volta che parla portandoti dove vuole. E trascinandoti in un vortice di pensieri bislacchi che vanno e vengono dalla sua testa alla tua con assoluta naturalezza, spiazzandoti. Alla fine gli vuoi bene davvero, a Vincenzo Malinconico, avvocato d'insuccesso: «un uomo che sposerei non una ma due volte, sbagliando tutt'e due», ha detto qualcuna. Dall'autore di Non avevo capito niente , un altro pirotecnico romanzo costruito intorno alle divagazioni di un personaggio irresistibile.



Torna l'avvocato Vincenzo Malinconico che in questo libro è degno del suo nome. Infatti lui rimugina per quasi tutto il temo, sempre con una base di malinconia appunto. E questo spiega il mezzo punto in meno.
Adoro questo autore, forse ormai lo sapete e leggere i suoi libri è sempre molto impegnativo. La trama è poca e non importante, è tutto un'introspezione sulla vita e i piccoli drammi quotidiani e sulle relazioni, di tutti i tipi. 
Se dovessi indicare il principale dei miei difetti, quello di cui più avverto la ricorrenza nei  rapporti che instauro con gli altri, direi che è la mia tendenza a rimuginare. Io rimugino tantissimo. Quando cammino. Quando lavoro. Quando mi diverto. Quando mi compiango. Quando faccio l'amore. Soprattutto quando non lo faccio
Dopo Non avevo capito niente, il primo libro con protagonista Malinconico (qui la mia recensione), ritroviamo tutti i personaggi due anni più tardi. La relazione dell'avvocato con Alessandra Persiano è praticamente finita anche se non l'hanno ancora ammesso. I rapporti con la sua ex moglie Nives sono sempre uguali, fatti di ripicche e sensi di colpa. I figli sono sempre importanti e impegnativi. Ma succede un fatto: Vincenzo viene suo malgrado coinvolto in un sequestro dentro un supermercato. Un padre a cui la camorra ha ucciso il figlio vuole giustiziare il boss che ne ha decretato la morte e che gira impunito. E vuole montare uno show mediatico, un processo in diretta TV, nel quale Malinconico ha il suo ruolo.
Questo fatto, che fa riflettere tantissimo su una gamma enorme di argomenti, segna profondamente il nostro protagonista e ne determina alcune scelte.
Io non sono un duro. Non lo sono mai stato. In vita mia, se devo essere completamente sincero, credo di non aver mai preso una decisione.Non mi piacciono molto le decisioni. Per decidere devi essere convinto, e io non sono convinto quasi di niente. Sono più un tipo da opzioni, ecco.
Il libro alterna i capitoli fra il momento nel supermercato e quelli subito dopo, inserendo nel contesto anche la famosa suocera del titolo, un tipetto dissacrante che mi ha strappato molte risate.
Anche in questo caso ho avuto molti spunti a cui pensare su relazioni e giustizia e nell'insieme ho sorriso e riso di nuovo tantissimo. Lo stile infatti è sempre il suo, ironico all'estremo, con battutine e divagazioni ovunque. Credo di aver sottolineato citazioni praticamente ogni pagina.
Sapete che vi dico? Voglio restare quello che sono. Con i miei guasti. Sono stanco del senso di colpa in sottofondo, di pensare che c'è sempre qualcosa di sbagliato in me, qualcosa che dovrei fare e non faccio, qualche treno che ho perso, qualcosa d'importante che non ho ancora risolto. Questo sono, va bene? Sono fatto così, e non posso farci niente. Nessuno può farci niente con se stesso, e questo è quanto. Io non mi piaccio, ma non voglio cambiare, okay? Lasciatemi in pace.
Bello e impegnativo, un altro libro di De Silva che non ha deluso le mie aspettative, assolutamente da leggere.
Un autore che consiglio a tutti.
L'avete letto? Conoscete l'autore? 


7 commenti:

  1. Sì l'autore lo conosco (è amico del Sommo, sai!!!). Però questo libro... boh. Mi ha lasciata un po' perplessa, perché trovo che alcune parti siano state mal sviluppate, soprattutto quelle sul personaggio centrale che, secondo me, avrebbe avuto tanto più da dire!

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    1. Ricordo la tua recensione, speriamo nel terzo episodio di Malinconico!

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    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. Ciao! Non conosco né l'autore né il libro...sembra una storia piuttosto originale!

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