martedì 2 ottobre 2018

Recensione "Mentre noi restiamo qui" Patrick Ness

Autore: Patrick Ness
Titolo: Mentre noi restiamo qui
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 5 giugno 2018
Pagine: 232

Trama:
Mentre i coraggiosi Prescelti - gli indie, con i capelli perfetti e i vestiti vintage - tentano di salvare il mondo dall'Apocalisse, in uno sperduto paesino di provincia Michael, un ragazzo normale che studia e che, al massimo, combatte contro la noia, ha desideri più semplici: per esempio riuscire a baciare Henna, di cui è innamorato da sempre, aiutare la sua problematica sorella Mel, e studiare per gli esami senza perdere l'amicizia con Jared, il migliore amico che sembra nascondergli più di un segreto. Tra apparizioni di daini dagli occhi illuminati d'azzurro, attacchi di zombie e misteriose morti dei Prescelti, Michael scoprirà che, anche se tutto attorno a lui sembra avvicinarsi alla catastrofe, le vite ordinarie come la sua possono rivelarsi le più straordinarie di tutte.

Ho letto questo libro con un gruppo di lettura, l'ho fatto quindi lentamente, rispettando le tappe. Non ho però faticato ad andare piano, non è un libro che avrei divorato.

Racconta la storia di quattro amici, Michael (che è anche il narratore in prima persona), sua sorella Mel, il suo migliore amico Jared e la ragazza che vuole baciare, Henna. Loro sono estremamente normali, non quindi degli indie, prescelti.
Eh, gli indie. Immagino ne abbiate anche voi, nelle vostre scuole. Quella cricca con i capelli perfettini da nerd e i vestiti presi nei negozi di roba usata anni Cinquanta. Gentili, mai cattivi, ma poi sempre destinati a diventare i Prescelti quando arrivano i vampiri o quando la regina aliena ha bisogno dell'Origine di Ogni Luce o roba simile. Sono troppo distaccati per fare cose fuori dalle righe tipo andare al ballo dei Diplomandi o ascoltare musica che non sia jazz leggendo poesie. C'è sempre qualche storia di cui sono eroi, mentre noi restiamo qui, ai margini, praticamente esclusi da tutto.
Il succo del libro è proprio questo: cosa succede alle persone normali, quelle non destinate a salvare il mondo? Nei racconti young si legge sempre e solo di questi gruppi di ragazzi speciali, chiamati da Ness gli indie, che sono belli e bravi e si sacrificano per l'umanità. Ma mentre ciò accade cosa capita invece agli altri, a quelli non così eccezionali?

Devo dire che l'idea dell'autore l'ho trovata meravigliosa, anche perché alla fine il messaggio che manda è proprio quello di essere tutti in qualche modo straordinari, di avere tutti problemi e caratteristiche importanti, anche se non si è al centro della scena. Per un ragazzo questo insegnamento è prezioso e solo per questo andrebbe letto. Tutti hanno le stesse paure, e qui pone l'accento sull'incertezza del futuro, il timore e l'eccitazione per ciò che non si conosce ma potrebbe capitare.
"Non a tutti tocca il destino del Prescelto. Non tutti siamo tenuti a salvare il mondo. Quasi tutte le persone si limitano a vivere la vita meglio che possono, facendo piccole cose che sono grandi per loro, amando il prossimo in modo sano. E tutto questo pur nella consapevolezza che il mondo è folle,ma cercando un qualche modo per essere felici lo stesso."
Devo dire però che io ho faticato un pochino a leggerlo e mi è stata congeniale la lettura lenta, a tappe. Perché lo stile è sì interessante ma non mi ha colpita né coinvolta più di tanto.
Trovo che sia molto alla portata dei ragazzi, maggiormente adatto a loro. Inoltre la presenza di situazioni surreali (io non le definirei fantasy) non sono riuscita ad apprezzarle appieno.

Ho amato moltissimo le parti relative ai problemi dei ragazzi, a come li affrontano. Dagli esempi non proprio ammirevoli dei genitori, ai disturbi alimentari, alle compulsioni. Senza dubbio è quello che più mi ha colpita. Così come l'affetto profondo che lega i protagonisti, senza il quale sarebbero davvero delle nullità.
Condividiamo la nostra pazzia, le nostre nevrosi, il nostro piccolo pezzetto di deragliamento, vena distintiva della nostra famiglia. Lo condividiamo. E questa cosa somiglia tanto all'amore.
In conclusione un libro dall'idea geniale, forse persino troppo per la mia età, che mi è piaciuto ma non mi ha conquistata del tutto.
Voto:

Primo libro per me di questo autore, voi lo conoscete?


14 commenti:

  1. sai che io questo libro l'ho scartato subito perché fin dalla trama ho avuto zero empatia?
    leggendo la recensione mi sono convinta di aver fatto bene. non fa per me.

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    1. è decisamente particolare, forse persino troppo. Ora però sono curiosa di leggere altro di questo autore, per capire meglio

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  2. La trama non mi attira per nulla., e dopo aver letto la tua recensione rimango della mia idea.. Non leggerò questo libro...😏

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    1. secondo me non è proprio adatto a tutti, infatti io non sono riuscita ad apprezzarlo appieno

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  3. Aspettavo proprio questa tua recensione per decidere se leggere il libro o meno, considerazioni interessanti, se mi capiterà l'occasione lo leggerò ma prima ci sono i suoi Fantasy che mi attirano 😊

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    1. Questo libro ha una componente che potrebbe essere considerata fantasy, ma per me non è un libro fantasy. A casa ho Sette minuti dopo la mezzanotte, sono molto curiosa di leggere altro di suo

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  4. Ciao! In che senso situazioni surreali? Potresti farmi un esempio?

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    1. Certo, non mi sono spiegata bene nella recensione. Nel libro ci sono due storie parallele. La principale di Michael e il suo gruppo e una più secondaria, raccontata in corsivo all'inizio dei capitoli riguardo agli indie. Questa storia è surreale per me, loro salvano il mondo da forze malvagie che arrivano da altri mondi. Oppure in passato erano vampiri.
      Non è la parre principale ma si interseca con quella. E per me non è propriamente fantasy

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  5. Ciao Chiara.
    No decisamente non fa per me, passo stavolta.

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    1. Secondo me non è un libro adatto a tutti. Io non sono sicura di averlo capito del tutto

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  6. Ciao Chiara! Sono felice che tu abbia trovato i punti a favore che hai elencato :) io ho amato questa lettura, inaspettatamente ma senza freni! Non sono particolarmente d'accordo sul fatto che lo stile possa essere più congeniale ai più giovani, anzi, l'ho trovato un po' indiretto...ma il bello è questo no? Confrontarsi con i pareri discordanti dal nostro e magari vedere cose che non avevamo notato :)

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    1. Grazie di essere passata, anche io adoro confrontarmi, soprattutto con chi ha un'opinione diversa, aiuta a capire meglio

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  7. Appena saputo della sua uscita ho deciso che lo avrei letto, anche se non era tra le mie priorità... non avevo letto però la trama. Ora sono un po' indecisa a riguardo, anche se penso di dargli un'occasione se mi capita davanti in biblioteca.

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    1. Provato Meshua se ti capita l'occasione. Magari ti conquisterà

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