mercoledì 31 marzo 2021

Recensione "Il canto nero" di Anthony Ryan

 Ringrazio ancora la casa editrice per la copia

Autore: Anthony Ryan
Titolo: Il cantonero
Editore: Fanucci Editore
Data di pubblicazione: 21 gennaio 2021
Pagine: 468
Serie: #2 La spada del corvo
 
Trama:
Vaelin Al Sorna era conosciuto in tutto il regno come il più grande dei guerrieri, ma pensava che le battaglie fossero alle sue spalle. Si sbagliava. Profezie e voci lo hanno portato ad attraversare il mare per trovare una donna che un tempo amava e lo hanno trascinato in una guerra contro Kehlbrand, un uomo che si crede un dio e che ha radunato un esercito brutale che minaccia tutto il mondo conosciuto.

Dopo una disastrosa sconfitta con Kehlbrand, le forze di Vaelin vengono annientate mentre l’autoproclamata divinità e il suo esercito continuano la loro terribile marcia. Ma durante il combattimento Vaelin ha riguadagnato parte della magia oscura che un tempo lo rendeva invincibile in battaglia. E anche se lo scontro in cui è stato coinvolto sembra quasi impossibile da vincere, il canto che lo accompagna ora desidera il sangue del suo nemico più di ogni altra cosa...






Libro conclusivo di questa dilogia, un racconto epico che dimostra nuovamente la bravura dell’autore che, secondo me, cresce di libro in libro.
Il richiamo del lupo ci aveva lasciati con un finale a bocca aperta; ero veramente curiosa di sapere cosa sarebbe accaduto e Ryan non delude le aspettative. Questo libro è un concentrato di battaglie, epicità a mille, un susseguirsi di guerre e scontri. Ideale per chi cerca l’epic fantasy allo stato puro, per chi vuole una storia incentrata su azioni di questo tipo.

Amavo Vaelin, il protagonista, dal primo libro in cui l’ho conosciuto, bambino, ne Il canto del sangue. Nonostante sia un buono, un puro, la mia cotta per lui non è mai scemata, merito proprio della penna di Ryan. Ne Il canto nero, Vaelin è come in bilico fra bene e male, fra giusto e sbagliato e consapevolmente sa che il “lato oscuro” è pronto a prenderlo. Amore allo stato puro per me, adoro sempre questo tipo di caratterizzazione e su Vaelin è semplicemente spettacolare!

Bello anche quindi il titolo, il richiamo al primo libro di Vaelin e la sua evoluzione oscura.

Ho apprezzato anche gli intermezzi con il POV di Obvar, una visuale resa dall’altra parte, quella dei “cattivi”. Ho adorato questo personaggio, anche lui con mille sfaccettature.

Il finale lascia aperta qualche possibilità per il futuro, anche se questa dilogia chiude molto di quanto lasciato in sospeso nella trilogia precedente oppure trattata in maniera non così ottimale per noi fans. Come se l’autore, dopo La Regina di fuoco che non aveva convinto tutti i lettori, avesse voluto dare un nuovo colpo alla storia, riuscendoci alla grande. Ha aggiustato i torti in qualche maniera.

L’unica cosa che manca forse è un po’ più di sentimento, ma è un tratto tipico di questo autore e nell’insieme la mancanza non è così sentita.

Una storia che chiude un ciclo e apre la possibilità ad altri, un ritmo incalzante scandito da guerre e battaglie, un eroe un po’ più macchiato che si fa amare ancora di più, una dilogia che non può mancare per chi ha letto la prima trilogia, L'ombra del corvo.
Voto: 4.5*


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Ringrazio ancora la casa editrice per la copia












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