mercoledì 4 agosto 2021

Recensione "Dimmi per ch3 combattiamo" di T.J.Klune

 Ringrazio la casa editrice Triskell per la copia digitale 

Autore: T.J. Klune
Titolo: Dimmi per ch3 combattiamo
Editore: Triskell Edizioni
Data di pubblicazione: 26 luglio 2021
Pagine: 433
Serie: A prima vista Vol.4

Trama:
Credete nell’amore a prima vista? Corey/Kori Ellis non ci crede. Tutti i suoi amici si sono ormai felicemente accasati, ma lǝi ha altro a cui pensare. L’amore può attendere, quello che conta al momento è riuscire a sopravvivere allo stage che anticipa la sua laurea. Ma allora perché non riesce a togliersi il suo ex-professore Jeremy Olsen dalla testa? E se la sua non fosse solo ammirazione nei confronti di una mente brillante e appassionata?
Qualunque sia il motivo di quella specie di infatuazione, tuttavia, non c’è niente che Corey/Kori possa fare se non rassegnarsi. Peccato che lo stage di cui sopra lǝ vedrà lavorare alla Phoenix House, un centro giovanile LGBTQI che ha da poco assunto un nuovo direttore; e siccome la vita a volte si diverte a farci lo sgambetto, il caso vuole che detto nuovo direttore altri non sia che un ben noto ex-professore.
Dispostǝ a fare di tutto pur di riuscire a mantenere i rapporti tra loro su un piano strettamente professionale, Corey/Kori commette un errore madornale: chiede aiuto agli amici Sanford Stewart e Paul Auster, che però tendono, come al solito, a fare un po’ di testa loro.
Ambientato durante l’estate del 2016, Dimmi per chз combattiamo è una celebrazione della vita queer e di chi decide di restare fedele a se stessǝ. A qualunque costo.





Ultimo appuntamento per questa meravigliosa serie, che mi ha fatto scoprire un autore talentuoso e adatto a me, che tratta argomenti importanti senza negare mai una risata, che predica l’amore senza discriminazioni e senza cadere nel buonismo.

Dimmi per ch3 combattiamo ha come voce narrante Corey/Kori, bigender già incontratǝ nei libri precedenti.

Con questo libro ho imparato un sacco di cose che ancora non conoscevo sul mondo queer e ne sono estremamente grata. Un esempio fra tutti è l’importanza dell’uso del pronome, che spesso ha suscitato polemiche. Ho capito il perché bisogna fare attenzione e quanto sia necessario a volte l’utilizzo della lettera ǝ al singolare e 3 al plurale, senza però essermi sentita mai costretta in qualche modo a rispettare norme imposte.

Ho adorato questa storia così appassionante e divertente che insegna l’importanza dell’accettazione di sé, oltre a quella per la famiglia intesa come persone che si vogliono bene, non necessariamente con relazioni di parentela. Avere un gruppo che supporta, presente (a volte anche troppo) su cui contare dovrebbe essere la base di ogni società.

Ho riso molto con questo libro, ci sono scene che mi hanno fatto proprio divertire (dico solo banana e uovo), ma nel contempo non mancano riflessioni anche sulla politica e sulla nostra società, che deve ancora fare grandi passi in tema di accettazione.

Mi è piaciuto il personaggio di Corey/Kori anche se meno di Paul e Sandy, sono riuscita ad appassionarmi ma con meno empatia, credo sia anche una differenza generazionale.

Ho adorato ritrovare tutti gli altri personaggi e ho apprezzato molto l’accento importante posto su Charlie. Secondo me la scena quasi finale del Pride è una degna conclusione per questa serie.

L’unica cosa che non ho gradito è il continuo riferimento a un’altra serie di questo autore (Bear Otter), che non ho ancora letto. A volte è stato come se mi mancassero dei pezzi e in più così mi ha spoilerato questa storia che volevo recuperare.

Ho letto con tanto piacere questo libro, un pizzico di malinconia però rimane perché di questo gruppo di pazzi personaggi leggerei ancora tantissimo.

Bello, istruttivo, divertente, scritto benissimo.
Voto: 4*



Conoscete questo autore? Questa serie?












2 commenti: