lunedì 26 settembre 2022

5 blogger per un autore #11 - Charlotte Link

Torna questa rubrica, a cui tengo molto anche per la splendida collaborazione con alcune blogger che ormai conosco da diverso tempo e che stimo molto, Daniela del blog Un libro per amico, Baba del blog Desperate Bookwife, Ombretta del blog Ombre di Carta e Chicca del blog Librintavola .

Appuntamento bimestrale in cui noi 5 bologger leggeremo un romanzo di un autore o autrice scelto di comune accordo di cui abbiamo voglia di approfondire la conoscenza oppure di scoprirlo.
 
Grazie a Ombretta per la grafica
 
Per questo appuntamento il nome scelto è: Charlotte Link.
 
Ho deciso di leggere questo libro, in quanto da un po' di tempo in attesa in libreria:
Autrice: Charlotte Link
Titolo: La doppia vita
Editore: TEA 
Data di pubblicazione: 2007 (questa edizione)
Pagine: 361

Trama:
Marito e padre perfetto, questo era ciò che pensava Laura di Peter. Almeno fino a quando l'uomo, partito da Francoforte per rilassarsi con un amico nel Midi della Francia, viene trovato assassinato in un bosco della Provenza e Laura si ritrova catapultata in una spirale di scoperte tanto agghiaccianti quanto inaspettate sul conto del marito. Peter non solo era sull'orlo del fallimento economico, ma da tempo aveva un'amante francese, con la quale progettava di fuggire in Sudamerica per rifarsi una vita, abbandonando la moglie e la figlioletta di pochi anni. Stordita dalla verità Laura si illuderà di trovare un sostegno in Christopher, il miglior amico del marito, ma invano.


Non è il primo libro di questa autrice che leggo, ho apprezzato molto quelli di narrativa, meno il thriller. Questo titolo appartiene alla seconda categoria, è un thriller psicologico, e purtroppo ribadisce il mio pensiero: non amo questa autrice con questo genere.

Innanzitutto l’identità del colpevole è intuibile da subito, poi manca quell’elemento che secondo me è essenziale: la suspense. Ci ho messo un bel po’ a ingranare con la storia, all’inizio mi ha annoiata tantissimo, l’autrice si perde in spiegazioni prolisse e inutili, inoltre i personaggi sono molti, gli ambienti pure e così rimane un pasticcio lento e poco capibile.

Ammetto però che ogni cosa poi in qualche modo è riuscita a intrecciarsi al filone principale, ma nel frattempo io ormai avevo perso interesse. La lettura non è stata per niente avvincente, arrivata a metà ormai odiavo tutti, vittime comprese. Non fosse che ne avevo bisogno per la rubrica (e per una challenge), avrei mollato senza rimorsi (intanto avevo già intuito il finale).

Le donne in questo libro ne escono malissimo, gli uomini ancora peggio. Uno scorcio di umanità terribile, di persone senza valore e prive di coraggio, terribili. La protagonista è soggiogata dal marito, non si rende conto di niente, vive beata sguazzando nella sua condizione di media borghesia e fregandosene di tutto; il marito fedifrago pensa bene di risolvere tutto scappando e mollando pure i figli; un altro matrimonio si basa unicamente su un’attività commerciale, come se senza quella la donna non potesse mantenersi e il marito andasse a pezzi. Insomma una pochezza e una bassezza che subito mi ha stupita, ma che poi mi ha solo infastidito.

Sto ancora aspettando l’introspezione che solitamente un thriller psicologico porta con sé.

Ho faticato a finirlo e alla fine non ho apprezzato niente, neanche l’autrice che stavolta mi ha solo annoiata e infastidita.

Un libro che non mi sento proprio di consigliare.
Voto: 1.5*
Conoscete questa autrice?
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 Per novembre leggeremo Maurizio De Giovanni

 

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