venerdì 30 settembre 2022

Review Tour "Malice" di Heather Walter

Oggi vi parlo di questo libro, ringrazio la casa editrice Mondadori per la copia in anteprima e Silvia per aver organizzato l'evento. Grazie anche a Dolci per la grafica


Il libro:
Autrice: Heather Walter
Titolo: Malice
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 20 settembre 2022
Pagine: 468
Serie: #1 Malice Duology

Trama:
C'era una volta, tanto tempo fa, una strega malvagia che, per vendetta, gettò su una stirpe di principesse una maledizione mortale. Una maledizione che poteva essere infranta solo dal bacio del vero amore. Già sentita, vero? Il principe azzurro, "e vissero per sempre felici e contenti…" Sciocchezze. No, davvero, a nessuno importa cosa succede alle principesse di Briar. Ai suoi abitanti interessano solo i gioielli, le feste e gli elisir magici delle Grazie. Anch'io pensavo che non mi interessasse. Fino a quando non l'ho incontrata. La principessa Aurora, l'ultima erede al trono di Briar. Bellissima. Intelligente. Forte. La regina di cui il regno avrebbe bisogno. A cui non importa che io sia Alyce, la Grazia Oscura, da tutti disprezzata per la magia nera che mi scorre nelle vene, la stessa che ha maledetto la corona. Umiliata e offesa da quegli stessi nobili che pagano care le mie pozioni e poi mi additano come un mostro. Aurora dice che dovrei essere orgogliosa dei miei doni. Dice… che mi vuole bene. Manca meno di un anno perché quella maledizione la uccida, ma se la chiave della salvezza è il bacio dell'ennesimo principe insulso, lei non lo accetterà. E io… voglio aiutarla. Se il mio potere è all'origine della sua maledizione, forse può segnarne anche la fine. Forse insieme possiamo dare vita a un mondo nuovo. Sciocchezze anche queste. Perché sappiamo tutti come finisce la storia, no? Aurora è la bella principessa e io… Io sono la cattiva.


Questo libro richiama al suo interno elementi della fiaba La bella addormentata, una sorta di retelling avente però come protagonista la fata madrina “cattiva”, quella che nella fiaba originale ha effettuato il maleficio.

L’autrice riprende a grandi linee la trama, creandosi un’ambientazione tutta sua, con un passato definito e importante per la storia, elementi che vengono spiegati dettagliatamente.
Devo dire che inizialmente sono stata contenta di queste spiegazioni, in quanto mi ha chiarito da subito il worldbuilding. Però secondo me ha esagerato un po’, perché fino a quasi metà libro la narrazione è troppo rallentata (a volte pure interrotta) dal bisogno di raccontare tutto e in maniera minuziosa. Ha spezzato il ritmo, secondo me, facendo entrare meno nel vivo della storia.

Alyce, la nostra protagonista, è una Vila, una specie di Fae passata al lato oscuro, ed è malvista e a malapena tollerata da tutti. Subisce proprio ogni tipo di angherie, sentendosi (ed essendo) sola e triste. Ma lei non reagisce, anzi si piange addosso odiando tutti nel suo cuore.
Il cambiamento del suo stato d’animo per fortuna avviene, sfocia in un finale che mi ha stupita e soddisfatta, ma è secondo me non è gestito in maniera così omogenea, anche se una spiegazione a questo viene data.

Non sono riuscita ad affezionarmi a lei, inizialmente perché non la reggevo (ho poca tolleranza per le lagne), poi perché appunto il suo cambiamento non mi ha convinta del tutto. Però è sicuramente un personaggio particolare e soprattutto una protagonista fuori dal comune.

I secondari sono molti e ben descritti, tutti molto ambigui con sfaccettature non convenzionali.
La particolarità che più ho apprezzato è appunto questa, il non definire un personaggio buono o cattivo, positivo o negativo, in questa storia tutti quanti sono borderline. L’autrice ha saputo gestire bene questo aspetto, anche se i vari colpi di scena finali, uno dietro l’altro, mi hanno dato l’impressione di un incastro volutamente complesso.

Una questione invece mi ha fatto storcere il naso: la componente omosessuale. Non l’ho interpretata in maniere così naturale, mi è sembrata una forzatura, un voler a tutti i costi inserire pure quello. A me fa sempre piacere leggere di questo argomento, sensibilizzare non è mai sbagliato, ma l’ho trovato come messo lì apposta perché in questo periodo bisogna farlo. L’accettazione del diverso, alla base del libro, è molto sottolineata per la questione Vila/umani/Fae, la storia d’amore omosessuale secondo me non era indispensabile per la storia, o almeno non è stata elaborata in tale senso.

Primo libro di una dilogia, il finale (molto cupo e decisamente apprezzato) lascia in sospeso. Non sono del tutto soddisfatta da questa storia, che avrebbe per me molto potenziale.
Voto: 3*

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10 commenti:

  1. Mm... volevo leggerlo; ma se mi dici cosi non so.. bah, vedremo; grazie comunque della recensione

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  2. io ho avuto le tue stesse perplessità. però il finale mi è piaciuto

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  3. Anche io avrei voluto una protagonista più determinata, però nel complesso non mi è dispiaciuto

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  4. Anche a me non ha fatto proprio impazzire, però è originale :)

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  5. Concorso con te, io non sono riuscita a legarmi empaticamente né con Alyce né con Aurora. E sebbene la lentezza iniziale l'ho tollerata per capire appunto l'ambientazione, andando avanti ho avvertito la pesantezza delle digressioni descrittive.

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    1. è stato proprio pesante, non credo di voler continuare la serie

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