giovedì 15 settembre 2022

I pensierini

 Rubrica ideale per la pausa estiva, in cui vi lascio il mio piccolo pensiero su libri letti che non hanno una recensione vera e propria.




"Keene" di Miss Black
Terzo libro di questa serie fantascientifica di una delle autrici che in assoluto preferisco. Ero curiosa di sapere cosa si sarebbe ulteriormente inventata e soprattutto volevo conoscere il misterioso Keene.
Devo ammettere che il libro mi è piaciuto, anche se meno di quanto mi aspettassi.
Non ho empatizzato stavolta, con nessuno. Abbiamo ritrovato Ardente che è un pochino meno lagna rispetto al secondo libro, ma non degno di nota. Keene, nonostante le sue ambiguità, non mi ha colpita molto, soprattutto perché la questione del poliamore per me non è così ben sviluppata; Iulius mi è stato indifferente ed Helia invece mi è stata proprio antipatica. Mi è spiaciuto non rivedere Violetta.
Però Miss Black scrive bene ed è coinvolgente da matti. La sua penna per me è sempre un grandissimo piacere da leggere e ho divorato anche questo libro, che cercavo di centellinare.
In generale in questa serie, ma soprattutto in questo libro, la componente politica e di intrighi è molto potente e io ne ho adorato ogni sfumatura. Pur essendo un libro erotico ho apprezzato proprio di più questa parte, oltre quella sociologica. Mi ha coinvolta tantissima e purtroppo ho riscontrato pure somiglianze con la nostra situazione attuale.
Il finale mi ha lasciata a bocca aperta, proprio l’epilogo. Necessito di saperne di più anche se credo che in questo caso l’autrice abbia tirato fuori la sua vena sadica lanciando questa bomba e lasciandola decantare a lungo.
Una bella lettura, molto coinvolgente per trama, stavolta meno come personaggi, ma assolutamente godibile.
Voto: 4*



"I peccati degli dei (I peccati degli dei #1)" di Katee Robert
Questo libro non è un retelling come siamo stati abituati a leggerne, ma un romance (a tinte decisamente erotiche) contemporaneo in cui l’autrice si è divertita a giocare con i miti greci, per me con buoni risultati. Non ci sono elementi fantasy, se non la finzione dell’Olimpo e il malessere del ponte sullo Stige. È a tutti gli effetti un romance.
Consiglio a tutti di leggere prima il prequel, in quanto l’ambientazione, che è particolare, viene ben spiegata. Questo elemento l’ho molto apprezzato, decisamente particolare.
L’autrice mi ha coinvolto tantissimo, ho apprezzato il fatto che i nomi dei protagonisti non fossero attribuiti a caso, ma che rispecchiassero le caratteristiche del mito a cui si fa riferimento.
Ho adorato Persefone, tantissimo. Per una volta non succube né ingenua, ma che all’occorrenza tira fuori il carattere tosto e determinato.
Ade invece è molto ben caratterizzato, ma mi è piaciuto meno: di mio non vado matta per i tenebrosi solo all’apparenza e lui è un cucciolone.
È molto coinvolgente grazie anche al pov in prima persona alternato; inoltre è autoconclusivo anche se un paio di cosette vengono buttate lì secondo me non per caso. Non lascia in sospeso.
Il finale mi ha deluso un po’, in quanto sbrigativo e per i miei gusti troppo “facile”, anche se difficilmente poteva essere diverso.
È una lettura di evasione, decisamente spicy, che ho letto con piacere e che mi ha coinvolta molto, facendomi staccare la spina. Se ci saranno altri libri della serie sicuramente li leggerò.
Voto: 4*
Recensione Stone Heart - I peccati degli dei #0.5





"Voglio essere tuo" di Megan Hart
Libro breve o racconto lungo questo di Megan Hart, autrice di cui in passato ho letto molto. In questa storia con protagonisti Madeleine e Eric viene trattato la tematica BDSM, associato però a un rapporto anche di tipo romantico, in cui lei è la Dominatrice e lui il sottomesso.
Come sempre quando questa autrice racconta di questo tipo di argomenti, lo fa in maniera soft e delicata, soffermandosi soprattutto sulle implicazioni psicologiche. Quindi un libro decisamente pulito.
Mi sono piaciuti i protagonisti, anche se avrei preferito una caratterizzazione più completa. Ho trovato un po’ carente tutto il contesto, viene spiegato quello che serve, ma solamente il minimo indispensabile, senza approfondimenti. Per esempio non si sa che lavoro faccia Madeleine, o come abbia fatto a viaggiare così tanto. Avrei preferito qualche pagina in più per avere un quadro più completo.
Sono presenti inoltre alcuni errori e refusi che mi è dispiaciuto trovare, anche perché la storia è molto appassionante.
Una piccola chicca, ho riconosciuto alcuni personaggi secondari come protagonisti di altri suoi libri che ho letto (come Tesla de Il numero perfetto o Alex e Olivia di Piacere a nudo), adoro questi crossover, tantissimo!
Una bella storia, che secondo me poteva essere espressa meglio con un maggior approfondimento, ma che è risultata lo stesso molto godibile.
Voto: 3.5*


"Voglio essere tuo" di Megan Hart
Questa è una raccolta di racconti, 11 storie scritte da 11 autrici differenti, avente in comune due cose: il genere – dark romance – e una festa, organizzata da persone potenti e decisamente maestosa, presente in tutte le storie. Inoltre la particolarità di tutte e quante queste storie è che sono una specie di retelling di fiabe o leggende.
Con il dark romance non ho un rapporto stretto, di solito ne leggo poco perché lo trovo spesso esagerato, ma questo libro mi ha attirata da subito e ho voluto provare. Inoltre sono dell’idea che un libro strutturato così permetta di capire cosa può piacere o meno e soprattutto di scoprire nuove autrici da seguire (cosa che è avvenuta).
Alcuni racconti non mi sono piaciuti, in realtà solo un paio, altri li ho adorati, altri ancora li ho trovati carini ma senza grosso trasporto, insomma è stata una lettura dalle molte sfaccettature e da cui ho imparato qualcosa in più su di me.
Non amo i mafia romance, lo sospettavo già ma ne ho proprio avuto la conferma, mentre adoro le storie a tematica BDSM e quelle con qualche elemento LGBT.
Ho trovato geniale il modo in cui queste 11 storie siano scollegate fra loro, ma abbiano la festa come elemento comune, ma soprattutto che il filo conduttore siano le fiabe. Ho amato, tantissimo, questo “adattamento” delle storie, ho proprio adorato scoprire ogni volta come avrebbero fatto.
Dopo aver letto questo libro ho subito cercato e comprato titoli di Sierra Simone e CJ Roberts, le due autrici che più mi hanno colpito, mentre ho cercato quello che ancora mi mancava (ma che avevo già nel kindle) di T.M. Frazier. Ho capito che io apprezzo questo tipo di storie dark, soprattutto la Simone in poche pagine è riuscita a farmi proprio appassionare.
Voto: 3.5*



"Il fidanzato perfetto" di Claire Kingsley
Il fidanzato perfetto è un romance fresco e leggero, scritto bene e scorrevole. L’ho scelto perché apprezzo questa autrice e per soddisfare un obiettivo di una challenge alla quale partecipo.
Ho letto con piacere e velocemente questo libro, devo però ammettere che alcune cose mi hanno fatto storcere il naso.
L’autrice utilizza diversi cliché, cosa che se fatta bene a me non pesa, ma secondo me in alcuni punti risultano eccessivi e la mia vena femminista (che non è di solito così combattiva) ha protestato.
La trama verte sul fatto che il protagonista, Alex, utilizzi un alias per pubblicare romance, perché altrimenti non venderebbe. La protagonista femminile inoltre combatte una battaglia contro gli stereotipi associati a questo genere, salvo poi adeguarsi su altro. Un esempio: non sopporta (giustamente) che le muovano critiche additandola come lettrice di serie B perché ama le storie d’amore, ma poi si aspetta che il suo spasimante le compri libri (al posto di fiori), le paghi la cena ecc.
Un’uguaglianza di genere molto comoda a mio avviso.
Inoltre ho patito la protagonista femminile, o meglio i cliché a lei appioppati: si crede bruttina ma ovviamente è una bella ma non vanitosa, è intelligente e questo spaventa i maschi, è goffa ma quando si lascia andare no, tutto così. Non mi è stata così simpatica.
Ho apprezzato però il finale, l’ho trovato carino e con un’idea originale, inoltre l’autrice sa coinvolgere il lettore.
Una lettura carina e scorrevole, non priva di difetti, ma godibile.
Voto: 3.5*



"Per sole donne" di Veronica Pivetti
Audiolibro letto dall’autrice che ho adorato! Credo che la Pivetti sia fantastica nell’interpretare questa storia, dal titolo assolutamente azzeccato.
Questa storia è un Sex and the city nostrano, un gruppo di amiche cinquantenni che si trovano e discutono dei loro disastri amorosi (e non solo).
Ho adorato la modernità di questa storia, il parlare senza filtri, il fatto che le protagoniste non siano ventenni perfette con un amore da favola, ma donne mature e disilluse, che però sanno cosa vogliono e cosa no.
Ho adorato l’importanza dell’amicizia, anche il fatto che non sia per tutte uguale. Mi è piaciuto il fatto che le donne di questo libro non abbiano paura di di raccontare al lettore il loro pensiero, al di là delle convenzioni sociali o del politicamente corretto. Che sensazione di libertà!
Mi è piaciuta la storia, ho adorato la conclusione. Non è solo un libro (come immaginavo all’inizio) di pensieri su sesso e amore e amicizia, ma ha proprio una sua trama, che si intreccia con tutte le introspezioni presenti. Bello bello.
Ho amato tantissimo le protagoniste, tutte e specialmente Benedetta, ma il mio personaggio preferito è la madre di Ade, una macchietta veramente simpatica.
È un libro apparentemente leggero, in realtà tratta argomenti importanti e fa riflettere, però riesce anche a far ridere e non poco.
Assolutamente consigliato, per sole donne, secondo me non tutti gli uomini sono pronti ad accettare determinati pensieri.
Voto: 4.5*




"Il pieno di super" di Rossana Campo
Ho comprato tempo fa questo libro, dietro consiglio della libraia che lo aveva adorato e trovato molto divertente, mi dispiace però dire che per me non lo è stato (e non mi è piaciuto).
Prima esperienza per me con questa autrice, che non è andata bene. Sono rimasta subito spiazzata dalla storia, ma in senso negativo, e a lettura ultimata ammetto di non averne capito il senso (né il finale).
Ci ho messo un po’ a raccapezzarmi, a cercare di inquadrare l’ambientazione, dove e quando. Dai particolari posso presumere di essere nel nord Italia (un posto al mare credo nell’Emilia Romagna) e negli anni ‘60, ma questa è la mia supposizione.
Protagoniste della storia un gruppo di ragazzine con un solo pensiero in testa: il sesso. Una fotografia sul tempo che fu, sui modi di educare, di andare a scuola, di essere amici, sul non sapere nulla di sesso e fare i burloni, questa è la mia interpretazione di questo libro.
Non ho amato lo stile, per niente. La protagonista racconta direttamente al lettore, quindi lo fa in modo colloquiale e zeppo di errori, che io non ho sopportato.
Inoltre, benché consapevole che il razzismo fosse presente (lo è ancora) questa generalizzazione dei settentrionali e dei meridionali mi ha infastidita. Non dico che non fosse veritiera, per me però esagerata da leggere.
I capitoli sono brevi e il libro è corto, ma per me non ha né capo né coda, davvero non ne ho capito il senso, limite mio.
Soprattutto poi non ho riso per niente, ma neanche sorriso, che è la cosa che più mi ha deluso.
Non credo leggerò altro di questa autrice.
Voto: 2*


Ne conoscete qualcuno? 

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