lunedì 26 giugno 2023

Recensione "Morire ti fa bella" di Stefania Crepaldi

Ringrazio per la copia la casa editrice e Alessandro, arrivata con una box bellissima (ved.post instagram)

Il libro:
Autrice: Stefania Crepaldi
Titolo: Morire ti fa bella
Editore: Salani
Data di pubblicazione: 13 giugno 2023
Pagine: 272

Trama:
Truccatrice impresa funebre e investigatrice per caso.

Esiste il lavoro dei sogni, e poi esiste il lavoro che il destino decide per te. Fortunata vorrebbe fare la pasticciera e, quando può, si rifugia nel laboratorio di Mario, un amico che le insegna l’arte dei dolci. Suo padre Emilio, però, è il titolare di un’agenzia di pompe funebri, e per mandarla avanti ha bisogno di lei, del suo talento nella preparazione dei defunti. Sempre a contatto con la morte, di cui si prende cura nel migliore dei modi, Fortunata insegue la vita e non chiede altro che essere libera di scegliere il proprio futuro. Ma cosa succede quando il destino si mette di traverso? Il rampollo di una dinastia di gioiellieri precipita da un palazzo veneziano. Un suicidio, o forse un tragico incidente. Il colonnello della guardia di finanza Dante Braghin ha più di un dubbio e chiede a Fortunata di esaminare il cadavere: il suo occhio sa notare dettagli che potrebbero sfuggire anche al miglior anatomopatologo. Suo malgrado, la ragazza verrà così coinvolta in un’indagine pericolosa, quando l’unica cosa che vorrebbe è creare torte e portare dolcezza nella vita delle persone. Sullo sfondo suggestivo della laguna di Chioggia e delle calli affollate di Venezia, Stefania Crepaldi costruisce una storia di straordinaria freschezza, che unisce i toni del giallo a quelli del black humour, dando vita a una serie di personaggi difficili da dimenticare.



Secondo libro di questa autrice, avente di nuovo per protagonista Fortunata, una ragazza di 25 anni che per lavoro fa la tanatoesteta (trucca i morti), ma che sogna di fare la pasticciera.
Premetto subito che non è indispensabile aver letto il libro precedente, Di morte e d’amore, in quanto le informazioni necessarie vengono ribadite.

Forse all’inizio proprio questo mi ha spiazzato un po’, la sensazione di non essere andata avanti da parte di Fortunata. Il libro comincia dove era finito il precedente, ma la protagonista, per la prima parte del libro, è “statica”, non ha un’evoluzione, mi sembra ancorata alle dinamiche del precedente libro, senza far nulla per cambiare o per accettare. La ragazza non ama il lavoro della famiglia, si sente reietta, non ha amici, viene guardata male dalla gente perché legata alla morte e patisce tantissimo questo isolamento. Il padre di contro ripone in lei aspettative altissime per la prosecuzione dell’impresa familiare, anche perché lei è particolarmente brava e capace nel suo lavoro. La nonna, l’amico cuoco che le permette di cucinare, il padrino finanziere, tutti la indirizzano a continuare la sua strada già tracciata, che però lei non vuole più fare (anche se come detto prima a parte lamentarsi tanto non fa nulla).

Dopo la metà però il libro ingrana la marcia e anche la parte investigativa si fa più intrigante, ma soprattutto Fortunata ha finalmente un’evoluzione, lenta e precisa, ma che ho apprezzato. Se a inizio libro non sopportavo troppo la protagonista (né il padre), alla fine sono riuscita a capirla (anche un po’ lui), a provare empatia e soprattutto ho visto la maturazione del personaggio, che ho apprezzato molto.

Tra i secondari ho adorato, tantissimo, Andrea. Spero nei seguiti di scoprire di più sul suo passato, sulla sua famiglia, ma da subito mi ha colpito e l’ho proprio apprezzato tanto. Un altro personaggio che mi ha incuriosito è Vito, ammantato di mistero, ma in qualche modo sempre presente.

Ho di nuovo apprezzato l'ambientazione, che è talmente vivida da essere quasi un personaggio a sé. Oltre a Chioggia stavolta è presente anche Venezia, che voglia di partire!

La componente romance stavolta è pressoché assente, ma la storia porta proprio a questo e non mi è mancata. Quella mistery invece è presente, anche se non in maniera approfondita. Questo libro è incentrato su Fortunata, sul suo personaggio, tutto gira attorno a lei e la sua caratterizzazione è trattata in maniera ineccepibile.

L’autrice ha uno stile secondo me tecnicamente perfetto, si percepisce la sua capacità derivata dal suo lavoro di editor. I capitoli corti inoltre ti fanno divorare la storia in pochissimo tempo.

C’è poi un colpo di scena finale (oltre all’ultima frase mannaggia a Stefania), che proprio non mi aspettavo e che mi ha fatto venire voglia di avere SUBITO il seguito. Speriamo di non dover aspettare troppo.
Voto: 4*


Vi ho incuriosito?
Complimenti ancora a Stefania e non vedo l'ora di leggerla ancora


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