giovedì 12 luglio 2018

Gruppo di lettura "Ignite me" di Tahereh Mafi - Capitoli da 52 a 60

Buongiorno! Pian piano stiamo arrivando al termine di questo libro e di questa saga, fra alti e bassi. Voglio ribadire che le letture di gruppo sono una delle cose che più amo fare, soprattutto quando il gruppo che mi accompagna è come questo, quindi grazie a tutti! 

Ora lascio il blog nelle sapienti mani di Ludovica che ci parlerà della tappa di oggi.


Se vi siete persi i post precedenti li trovate tutti qui. La presentazione qui.

Autrice: Taheren Mafi
Titolo: Ignite me
Editore: Rizzoli
Data di pubblicazione: 11 maggio 2017
Pagine: 469
Serie: #2 Shatter me

Trama:Niente sarà più come prima. Non si sa che fine abbia fatto il Punto Omega. Tutti i compagni di Juliette potrebbero essere morti. Forse la guerra è finita ancora prima di cominciare. Juliette comunque non si arrende: affronterà la Restaurazione. Se vuole sopravvivere, deve sconfiggerla. Ma per abbattere la Restaurazione e l'uomo che l'ha quasi uccisa, le servirà l'aiuto di qualcuno che non avrebbe mai pensato di avere al suo fianco: Warner. E mentre si preparano insieme ad affrontare il loro nemico comune, Juliette scoprirà che tutte le sue certezze - su Warner, sui propri poteri, e perfino su Adam - erano sbagliate.





Premessa: Questo post contiene SPOILER! È impossibile fare un gruppo di lettura senza raccontare cosa succede quindi se non siete ancora arrivati a questo punto fate attenzione.


RIFLESSIONI DI LUDOVICA CAPITOLI DA 52 A 60

Juliette. La piccola, dolce ed indifesa Juliette che fino ad ora ci aveva fatto addormentare insieme a lei, sulle sue lamentazioni, che ci aveva fatto imbestialire (almeno a me, tantissimo!) per i suoi ripensamenti ed i suoi infiniti e laceranti dubbi, che ci aveva angosciato a causa delle sue paranoie, inizia il capitolo 52 con una lieve, lievissima, volontà di incarnare perfettamente il “Superuomo” di Nietzsche, in un delirio di onnipotenza mai neanche lontanamente intravisto.
Se fino a questo momento avevamo trovato una Juliette che non accettava il suo potere, che non sopportava di poter far del male ad anima viva, che non riusciva a dosare la sua forza, ed addirittura, era arrivata a provare repulsione per se stessa e per quello che sapeva, ma non voleva fare, ora qualcosa, nella sua mente, provata ed altalenante, è cambiata.
Aver visto Warner ripiegato su se stesso, distrutto dal dolore per la perdita, improvvisa ed inaspettata della madre, la fa sentire – magicamente o follemente? – Wonder Woman!
Ora non solo vuole uccidere Anderson, vendicando così i suoi figli, ma vuole diventare il Capo della Rivoluzione.
Se sono stata sollevata, quasi felice, per questo suo repentino cambiamento, perché davvero non ne potevo più delle sue elucubrazioni mentali (anche se rende molto di più il termine “pippe mentali”), è pur vero che forse è avvenuto con poco motivato preavviso. Nel senso che nei precedenti libri non si era mai percepita questa forza di volontà di Juliette e questa voglia di cambiare non solo se stessa, ma il mondo intero!
(Brava Juliette, siamo tutti con te, ma cerca di tornare un po’ sulla terra e di dosare meglio capacità, supponenza ed umiltà!)
Il triangolo amoroso tra Juliette, Adam e Warner, che nell’arco dei tre libri si è andato modificando, alternando ed infine è stato ribaltato, ha la sua massima espressione quando Juliette, talmente preoccupata per Warner, intima ad Adam di confessargli che hanno una cosa in comune (se si esclude di averla palpata entrambi, ovviamente!) e cioè che sono fratelli.

La reazione di Adam non è delle più allegre, perfettamente in linea con l’Adam che stiamo imparando a conoscere negli ultimi capitoli, un Adam che forse è più fastidioso, duro, ma forse è anche più vero: difficile restare impassibili se tuo fratello, che ti voleva morto, si è preso l’unica tua via d’uscita da una vita triste e solitaria: Juliette e l’amore o quel che cavolo fosse! (Che poi, Juliette-Lagnette, sono tre libri che mi chiedo come e perché e cosa questi due, soprattutto Warner, trovino in una come te, ma ancora non mi è dato sapere!)

Adam è cambiato, è diverso rispetto a come lo abbiamo conosciuto, ma non gli si può dar colpa, almeno non tutta, se il voltafaccia di Juliette a lui risulti incomprensibile, assurdo e inconciliabile con i suoi ricordi e i suoi pensieri ed i suoi sentimenti. (Finalmente anche qualcun altro, oltre a me, riesce a vedere quanto tu sia bipolare, Juliette?) È un Adam, però, anche più vivo e più reattivo rispetto a come ci era sembrato all’interno del Punto Omega, quando sembrava il fantoccio nelle mani di Juliette, e basta. In un confronto verbale tra i due Juliette, finalmente, riesce a spiegargli, almeno in parte, il motivo per cui, arrivati a questo punto, non possono proprio più stare insieme:

“Siamo troppo diversi, ormai.
Vogliamo cose diverse.”
(Certo, non c’entra niente un bel fusto, con l’inguine tatuato ed un paio di occhi verdi che ti scrutano e ti riconoscono per quello che sei, muscoli che guizzano ma soprattutto un cuore tutto, apertamente e sinceramente, rivolto solo a te, vero Juliette? No, questo non conta...Mah....)
Il clima diventa ancora più caldo, quando tra i due interviene il nostro vero ed unico Supereroe, Colui che sa sempre cosa dire, sceglie la cosa giusta da fare e la strada giusta da percorrere, Colui che sa mettere gli altri davanti ai suoi bisogni e Colui che, davvero ed inspiegabilmente, vuole bene a Juliette e vuole il suo bene. Kenji. Cosa aggiungere su un personaggio tanto ben strutturato e costruito a meraviglia? Lui è sempre se stesso, sia quando cerca di tirare su gli altri che quando cerca degli spazi solo suoi per ricaricarsi ed affrontare ogni nuova sfida. È impeccabile, nel suo rapporto filiale con Castle, nel suo rapporto fraterno con James, nel suo amichevole rapporto con Juliette. E sarà comunque se stesso quando per proteggere J. da un arrabbiatissimo Adam che, nella foga ed anche in un gesto poco spontaneo e molto calcolato, afferra la mano di Kenji e la posa sul palmo nudo di Juliette. Tutti restano a bocca aperta, in attesa che Kenji cada sotto la forza distruttrice di Juliette. Ed invece no, la nostra super eroina in una manciata di secondi afferra ciò che altri prima di lei hanno capito dopo mesi di esercizi, e cioè che il suo potere può essere controllato e dosato e messo in pause. (Wow! La grandezza di questa ragazza è strabiliante!)
Però, almeno, il gesto porterà alla comprensione di qualcosa:

“ Significa che adesso non finirò mai con qualcuno
per mancanza di alternative.
Posso fare tutto quello che voglio, adesso.
Stare con chiunque desidero.
E sarà una mia scelta.”

Ok. Fino ad ora abbiamo scherzato, abbiamo riso, abbiamo preso in giro Juliette, ci siamo chiesti come sia possibile che addirittura due normo-dotati si contendano le sue attenzioni ed il suo amore (nemmeno ci trovassimo in un romanzo d’amore dell’Ottocento!) ed un Figo come Kenji possa provare per lei un onesto sentimento di orgoglio, ma ora, ora è il Momento della Verità.
(Juliette, il tuo tempo sta per scadere. Devi scegliere. Devi agire. E non sto parlando della Restaurazione, perché in questo preciso momento non è importante. Almeno non per me. Concentrati su Warner. Sali su quel cavolo di ascensore e fai quello che devi fare, e che avresti dovuto fare dalle primissime pagine di questi libri: spoglia Aaron Warner Anderson, buttalo su un letto e fai finta che questo libro non sia un distopico, ma un romance.)
Juliette, famosa per non ascoltare mai i consigli di nessuno, in questo caso ha assecondato i folli incitamenti di una esaltata cotta di Warner come me e ci ha regalato due, ben due interi e piacevoli e dolci e sensuali, capitoli su lei ed un sempre più innamorato Aaron.
“Sono uno scheletro rotto con un cuore pulsante.”
Ed a questo pensiero di lei, al quale si susseguono momenti intensi e caldi in cui uno spaventato Warner capisce cosa una titubante ma poi sempre più sicura Juliette vuole dirgli, e cioè che è stata una codarda, che non voleva capire quanto fosse attratta da lui ed ammettere quanto volesse, da sempre, in realtà SOLO lui, risponde un’accorata ammissione di Aaron:

“Credo che stia per scoppiarmi il cuore.”

Dopo tre libri ed alcuni tentativi di approccio anche fisico, finalmente tocchiamo l’apice di questo rapporto, ma vorrei sottolineare quanto la parte fisica, anche se ha risvegliato la mia, rimanga comunque secondaria a tutta una serie di emozioni e sensazioni: la meraviglia infantile di Warner ad avere davvero, in realtà, Juliette al suo fianco, la sua ammissione sussurrata tra le lenzuola di credere ogni mattina di stare sognando, la paura di perderla, la tristezza che continua a mescolarsi alla bellezza e alla durezza del suo sguardo.

“Mi hai riportato alla vita.
Non ho mai conosciuto una pace come questa.
 Non ho mai provato questo tipo di conforto.
E a volte ho paura che il mio amore possa terrorizzarti.”


E finalmente lei, la donna-altalena, si sente in dovere, quasi, di dare sicurezze a questo giovane dal cuore così in apparenza granitico, ma così bisognoso di conferme e sollecitazioni, questo ragazzo (che io adoro/adoro/adoro/adoro) che porta appena sotto l’osso iliaco un tatuaggio che dice tutto di come deve essere stata la sua vita : L’INFERNO È VUOTO E TUTTI I DEMONI SONO QUI con parole, per la prima volta sincere e confortanti:
“Voglio che sappia che cosa provo.
Voglio che lo sappia come solo lui è in grado di capirlo,
avvertendo la profondità del sentimento dietro i miei movimenti.
Voglio che sappia e non dubiti mai.”

E visto che come ogni storia che si rispetti “Show must go on”, anche qui siamo costretti a lasciare un Warner sempre più nudo, in tutti i benedetti sensi, un Warner che svela finalmente anche il significato del suo tatuaggio dietro la schiena, per permettere a questa nuova squadra, che niente ha a che vedere con i Power Rangers (!) di perseguire l’obiettivo che si sono prefissati:
ABBATTERE LA RESTAURAZIONE!
Ed è attraverso le parole di una Juliette inizialmente insicura e titubante che i soldati del Settore 45, i soldati di Warner, i compagni di armi di Adam e Kenji, apprenderanno cosa sia la Restaurazione e cosa voglia fare:

“Vi mentono, obbligandovi ad arruolarvi nell’esercito per potervi controllare.
Combattete le loro guerre e uccidete i vostri stessi amici
solo per nutrire le vostre famiglie.
Unitevi a una nuova resistenza.
Siamo la maggioranza e possiamo unirci.
Continuerete a vivere così?
Continuerete a morire di fame?
Possiamo resistere insieme.
Unitevi a me.
Non sarete soli.
Non dovete più temere.”

Si chiude così il sessantesimo capitolo e con lui i capitoli toccatimi in sorte. Dire che sono felice di aver pescato proprio questi capitoli in cui Warner e Juliette si ritrovano come coppia, come amici, come amanti e come alleati è dire poco, perché come sanno ormai anche i sassi, io adoro Warner e tutto il suo mondo interiore, le sue saponette, le sue cicatrici, i suoi tatuaggi, i suoi occhi verdi, le sue fossette e le sue fossette e le sue fossette. E sì è vero, che a tratti la Mafi si dimentica di star scrivendo un distopico e si immedesima molto in una Jane Austen del futuro, ma sapete cosa? A me è andata bene così!
Ed ora, aspettiamo con ansia l’arrivo di Anderson, la battaglia e lo svelamento del “segreto” che riguarda Adam James e Warner, perché deve esserci tutto questo, no?
Non può essere così sadica da lasciarci sul filo e non sapere come va a finire, tenendo anche presente che è sì uscito un quarto libro, Restore me, per il momento solo pubblicato in lingua inglese, ma è pur vero che il progetto iniziale della Mafi era finire la trilogia con Ignite me.
Io ve lo dico: voglio leggere Restore me!!!!!!!
Buona lettura a tutti e scusate il delirio innamorato della mia penna!


Ludovica

Siete d'accordo con lei? Io per la verità ho "patito" un po' questa virata al romance, mi è piaciuta la storia d'amore, il triangolo, tutto ma finora Ignite me è troppo poco distopico per i miei gusti. Spero in finale bomba (perché IO devo ancora leggere la fine, IO!). Vi aspetto nei prossimi giorni per proseguire con questa meravigliosa saga.





Adoro Ludovica e i suoi post sono sempre meravigliosi da leggere. Voi cosa ne pensate?


14 commenti:

  1. oh che tappa, cara Ludovica stupenda bellissima esplosiva. hai scelto delle parole superbe che rendono merito ai capitoli che personalmente ho amato di più in assoluto. e mi spiace se Chiara veda troppo romance e poca azione a me queste scene fanno impazzire. ecco!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. È da quasi 800 pagine che aspettavo pagine tanto esplosive e finalmente sono giunte!��
      Chicca, come abbiamo già avuto modo di dire entrambe, Il romance non mi ha disturbato per niente, ed anche queste scene di sesso così velatamente descritte non mi hanno disturbato, anziiiiiiiii

      Elimina
  2. Bellissimo post Ludovica! Vero che sta diventando troppo romance ma non mi dispiace del tutto (Warner sempre più nudo :P)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Subisco la sua nudità, ma ancor di più le sue fossette! Impazzisco per quelle fossette😍

      Elimina
  3. MITICA Ludovica! Mi hai fatto morire ahahahaa
    Hai scritto un capolavoro ;-)
    Io ho iniziato il libro con una certa indisposizione d'animo, che si era amplificata anche di più dopo la lettura della novella col pov di Adam. E Ignite me in più di un passaggio mi ha fatto storcere il naso, perché non amo i cambiamenti repentini, o meglio, potrei amarli se vedo che l'autrice li gestisce con consapevolezza. La Mafi mi ha molto deluso. Concordo sul fatto che Warner sia il personaggio più riuscito, quello che ha avuto un percorso emotivo più coerente e capace di convincermi. A seguire Kenjii. Sono molto dispiaciuta per Adam, non tanto perché fosse un personaggio tra i miei preferiti, quanto piuttosto perché ha subito una "sorte letteraria" ingiusta: è stato sacrificato all'altare di Warner e a lui la Mafi ha riservato, prima una sorta di esilio, nel senso che è diventato troppo marginale come presenza, poi lo ha fatto apparire meschino... e in più di un'occasione sembra che lui sia irragionevole e che le sue reazioni siano incomprensibili o ingiustificate... mentre ho trovato che "i giudizi" sui suoi comportamenti fossero ingiusti, fuorvianti e manipolatori. La Mafi doveva portare acqua al mulino di Warner e ogni mezzo era lecito secondo lei. Bene, questo non mi è piaciuto per niente. Non mi piace che un autore voglia come indottrinarmi.
    Poi la storia di Juliette con il deliro di onnipotenza è davvero eccessiva! Questa cosa del diventare LEADER le è proprio sfuggita di mano e anche questa repentina capacità di regolare i suoi poteri!!!! Ma dai!!! Io, purtroppo non riesco a passare sopra a queste incoerenze: le ritengo il segno dell'inettitudine di un autore e mi bastano per guastarmi il piacere della lettura :-(
    La virata romance penso sia stata un po' invasiva,non che a me non piaccia, sono una lettrice di romance ed è un genere che mi ha dato grandi soddisfazioni, ma qui il meccanismo si era inceppato: troppo statico. Più di 50 cap. per fare qualche passo avanti. Qualunque altra prerogativa, distopica o di azione, si è come atrofizzata.
    E dopo questo papello - in alcuni momenti mi parte l'ormone logorroico - dico anch'io, come Chiara, che i post di Ludovica sono eccezionali e spero di leggere più spesso i deliri innamorati della sua penna <3 ;-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Partiamo dal presupposto che per me era una rilettura, quindi in parte ero preparata, ma devo dire che tante cose che mi erano sfuggite con la prima lettura ho pututo approfondirle con la seconda, ma soprattutto con un gruppo di lettura fantastico, in cui non ci si limita a postare frasi che ci hanno colpito, ma si va ad evidenziare carenze e punti vincenti di una storia e di una scrittura. Aiuta a vedere la stessa storia da diverse angolazioni e questo arricchisce ancor di piu la lettura. Detto questo, credo che un po’ tutte abbiamo notate dei punti deboli, ma, ed il mio è un grande MA, il mio amore per Warner ha coperto molte pecche della storia! Grazie😘

      Elimina
  4. Tappa bellissima… sul mio quaderno ho evidenziato le stesse parti… Io adoro Kenji, ma devo dire che la scena erotica con Warner è veramente fantastica...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se non amassi Warner alla follia, il mio cuore sarebbe tutto di Kenji, che resta comumque, secondo me, il personaggio meglio strutturato e fedele a se stesso ed ad una idea iniziale della scrittrice! 😘

      Elimina
  5. Ecco io vorrei saper scrivere come Ludovica, tappa eccezionale! La penso esattamente come te,pregi e difetti ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh lo so che io e te abbiamo le stesse idee in merito, solo che tu hai potuto leggere Restore me ed io no😫😫😫😫
      😘😘

      Elimina
    2. Oh quanto ti piacerebbe restore me, anche perché metà capitoli sono narrati dal punto di vista di Warner 😭😭😭😭

      Elimina
  6. Ecco, Juliette a me sembra bipolare dall'inizio o almeno disturbata! Da sociopatica, con affetto, a super donna! Quello sparo al cuore deve averle riconvertito al cervello 😆
    Mi piace l'analisi coerente di Adam, personaggio che mi ha alterata benché avesse ragione. Però effettivamente lui passa da "ragazza in crisi circa il loro rapporto a ragazza che non lo vuole più" e lei non ha sempre voluto Warner. Ora lo capisce, ora lo ama, ma è scappata. Che poi l'alchimia ci fosse già si, almeno durante il primo bacio si vede , ma c'erano troppi elementi contrari ad un iniziale rapporto tra lei ed Aaron. Le cose sono cambiate (vedi cosa vuol dire non avere psichiatri seri?😆), però manca un pezzo sia ad Adam che a noi che vediamo un'improvvisa entrata in scena di wonder woman.
    Al di là di tutto però bella tappa, emozionante. Non sarà distopia pura (e non chiamiamo in causa i puristi che darebbero giudizi pesanti anche a letture più modernamente distopiche), ma mi è piaciuto tutto: il romance e la dichiarazione d'intenti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Nella recensione del primo libro mi pare di averla definita proprio così: bipolare o anche tripolare! Più andiamo avanti e meno la capisco, e meno la amo😬😬

      Elimina