Buongiorno! Ecco il mio pensiero sui libri letti e non recensiti qui nei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2018.
"Un perfetto bastardo" di Vi Keeland e Penelope Ward
Adoro entrambe le autrici e insieme secondo me rendono molto. Bastardo fino in fondo, il libro precedente, mi era piaciuto nonostante le brutture della traduzione. Posso dire che quella è migliorata.
Come per il precedente anche questo ha una prima parte più divertente mentre la seconda è decisamente più profonda. Ma a differenza dell'altra volta ho maggiormente apprezzato la prima, mentre la quella riflessiva questa volta l'ho vissuta come forzata.
I due protagonisti, Soraya e Graham, sono delle macchiette, simpatici e molto ironici. I loro scambi, le punzecchiature sono la cosa che mi è piaciuta maggiormente.
La differenza di classe sociale è un tema trattato a meraviglia e in linea con il genere del libro. Essendo un romance non vuole denunciare niente, ma far vedere che a volte qualche diversità può solo far del bene alla coppia.
Ho trovato però alcune cose troppo forzate, troppo perfette e incastrate ad hoc. Vero che è un romance ma per me è stato eccessivo. Così come è assurda la situazione finale, impossibile non accorgersi di nulla per tutto quel tempo (non posso dire di più per non far spoiler).
A parte questo però è un libro che si legge in fretta e che mi ha fatto piacere leggere, queste autrici sono una conferma per me. Adoro il loro modo di raccontare storie d'amore.
Voto:
"Il nostro tempo nel mondo" di Abby Fabiaschi
Mannaggia questo libro che emozioni forti che trasmette e soprattutto quanto fa riflettere. Avevo paura di cominciarlo perché parla (anche) di lutto, argomento molto delicato, e io non volevo una lettura triste. Allegra non lo è di certo ma non è disperata, direi più riflessiva.
Sì perché la morte di Maddy obbliga i tre protagonisti (lei, il marito e la figlia) ad analizzare i propri errori e a guardare le cose importanti della vita.
Perché Maddy si è buttata dal tetto della biblioteca in cui faceva volontariato quindi qualcosa di sbagliato deve esserci per forza.
Lei, la morta, resta come una presenza fluttuante in grado di trasmettere pensieri ai vivi e attraverso il suo racconto scopriamo cosa è successo. Lo si scopre alla fine in realtà e io sono rimasta col fiato sospeso fino ad allora, salvo poi essere un pochino delusa proprio dalla spiegazione.
È scritto in prima persona secondo le voci dei tre familiari e scandaglia nel profondo la loro vita familiare. Mi ha colpito moltissimo per la realtà esposta, per come analizza con precisione chirurgica la vita matrimoniale e il rapporto genitori/figli.
L'ho trovato talmente veritiero da essere quasi brutale nella sua onestà e questo è l'aspetto per me migliore. Privo di orpelli per abbellire o migliorare l'idea romantica della famiglia perfetta, racconta la normalità in tutta la sua interezza. Ho apprezzato tantissimo la mancanza di abbellimenti e luoghi comuni e mi sono ritrovata in molte cose. Questo libro mi ha fatto riflettere tantissimo, quasi come fosse una seduta di analisi. Ho paura ora del momento in cui i miei figli prenderanno giustamente il volo e non avranno più così bisogno di me, ho paura dei cambiamenti che il libro sottolinea, nel rapporto sia con i figli che di coppia.
Non ho dato voto pieno per due motivi. Il primo è Maddy, io l'ho detestata, madre perfetta, figlia perfetta, moglie perfetta, amica perfetta... devo continuare? Anche se il libro è un'analisi soprattutto dei difetti dei protagonisti, Maddy col suo modo di fare saccente a me è risultata insopportabile (anche se in molti atteggiamenti mi sono ritrovata in lei, cosa che mi ha fatto pensare e molto).
Secondo motivo è il finale. L'autrice crea molta aspettativa intorno a quello e poi però non la mantiene, mi aspettavo qualcosa di più. Oltretutto proprio lì mi cade nel buonismo e mi rovina l'idea fatta del libro.
Mi è piaciuto e lo consiglio a chi ha famiglia e magari già da qualche anno, perché l'immedesimazione è impressionante.
Voto:
"Col rock nel sangue" di Nalini Singh
Bramavo la storia di Kit e Noah da quando li ho conosciuti nel primo libro perché dalle premesse sembrava proprio la classica storia da me adorata. Lui tormentato e dal passato oscuro, lei che non si rassegna ma non si fa mettere i piedi in testa. Sì lo so, cliché e quant'altro ma sono consapevole di trovarli già prima di cominciare, a volte ne ho proprio bisogno. Ho aspettato un momento di questi, la necessità di leggerezza, e ho cominciato il libro (e finito praticamente subito).
Mi è piaciuto, sia chiaro, la Singh è brava a caratterizzare i personaggi e le situazioni, sa creare suspense quando è il caso, sa appassionare. Ma mi aspettavo qualcosa di più.
Si dilunga troppo sulle elucubrazioni soprattutto di Noah, tirando troppo per le lunghe il segreto del passato. Quando alla fine si scopre sono rimasta delusa, mi aspettavo chissà che cosa (non che non sia abbastanza sia chiaro, ma visto quanto ce l'ha fatta sudare sta rivelazione la mia immaginazione ha galoppato).
La prima metà del libro a volte è quasi noiosa da quanto spesso si perde nel ripetere le solite cose, per me troppo. Per fortuna si riprende ma anche qui la parte dell'elaborazione del passato, per me, è stata troppo sbrigativa. Meno paturnie e più analisi, l'avrei preferito.
Lo stesso però l'ho letto in fretta e il mio bisogno di evadere è stato soddisfatto. Ora non mi resta che finire la serie, con l'ultimo libro, su Abe.
Voto:
"Black moon. Desiderio di sangue" di Keri Arthur
Rileggere spesso fa bene, come in questo caso. Sempre per il fatto di prestare maggiore attenzione ai particolari o ai personaggi. Questa volta viene messo in risalto Kye e per me è difficile parlarne sapendo cosa accadrà nel prossimo libro! Posso dire però di averlo rivalutato, perché è ambiguo, pure tanto. Mi piace, è cattivo al punto giusto, caratterizzato benissimo e i suoi comportamenti sono sempre motivati. Inoltre è super controllato ma con Riley fatica e tanto. Mi è piaciuto leggere questo libro, una pausa tra la storia della nostra guardiana, sembra che fino alla scioccante rivelazione finale tutti gli altri personaggi secondari siano messi da parte, compreso il mio adorato Quinn. E sul colpo di scena ancora complimenti all'autrice, io lo sapevo già ma mi ha colpito lo stesso, lo attendevo.
L'autrice è stata proprio capace a delineare una storia e i suoi personaggi e a portarli avanti facendoli evolvere ma con coerenza. Brava brava
Voto:
"Black moon. L'ombra del cuore" di Keri Arthur
Rilettura per me. Ricordavo solo il finale e mi sono goduta immensamente questo libro, prestando attenzione all'evoluzione del rapporto tra Riley e Kye. Perché questo è il loro libro e l'autrice è come se avesse preso una pausa da tutto il resto per concentrarsi sulla coppia. E questa volta posso dire che ne sono felice, perché ha fatto un lavoro straordinario. Ho rivalutato Kye, sono riuscita a entrare nei suoi meccanismi e in qualche modo a comprenderlo. Pezzo di storia essenziale e drammatico, gestito divinamente, ne ho adorato ogni parte, anche quella più investigativa.
Forse più introspettivo dei precedenti io l'ho veramente adorato e anche se il finale mi ha devastata posso solo ringraziare l'autrice per il capitolo 13. Non l'avesse scritto starei ancora imprecando dopo il finale del 12. Ora però l'ultimo libro della serie mi chiama, anzi sta proprio urlando, impossibile aspettare.
Voto:
"Tempesta di guerra" di Victoria Aveyard
Con questo libro si conclude questa saga e io provo una profonda delusione perché questa storia aveva del potenziale bellissimo, l'idea di base stupenda, il primo libro accattivante ma poi un progressivo declino fino a questo.
Inizia subito in maniera noiosa, con le lamentele eccessive di Mare e Cal, con l'antipatia di Anabel e Iris e gli sproloqui del povero Maven, tanto compromesso da mammina cara. E che palle! Per me solo il pov di Evangeline si salva ed è quello che ha fatto sì che non abbandonassi il libro (cosa di cui un po' mi pento).
Verso metà la storia finalmente ha un guizzo e si riprende ma l'autrice secondo me a un certo punto si è trovata incartata. Non trovo altre spiegazioni altrimenti per la conclusione in questa maniera della storia. Tanti intrighi politici gestiti malissimo, contorti e complicati. Di solito adoro la parte più politica ma qui è arrivati a livelli troppo astrusi, non hanno retto. Ci sono stati dei passaggi in cui ho proprio pensato che non sapesse più che pesci pigliare e così cosa ha fatto? Ha stravolto i personaggi. Ma non facendoli maturare bensì proprio cambiandoli nel profondo. Così Maven non è più ossessionato dalla saggia Mare e si trasforma in un bambinetto lagnoso. Mah. Per me questo è quasi un affronto ai lettori della serie, dopo tre libri e mezzo!
Ma la cosa che più mi ha delusa di tutte è il finale. Questo libro ha una delle conclusioni più brutte che io abbia mai letto, un finale di saga che fa cadere le braccia. A fine libro ho proprio pensato di aver sprecato tempo leggendolo.
Voto:
"Piccoli imprevisti di Natale" di Corinne Michaels
Letto la mattina di Natale è come se fosse un'introduzione a una storia ancora da scoprire. Mi è piaciuto molto e la curiosità di saperne di più ora è alle stelle. Ho adorato i due protagonisti e lo stile mi ha conquistata. È solo davvero troppo corto, non si ha nemmeno il tempo di affezionarsi o di entrare nella storia. Aiuta però a entrare nel giusto spirito natalizio.
"La carta più alta" di Marco Malvaldi
Avevo bisogno di ridere, di staccare la spina e immergermi in una lettura piacevole, allegra e colta. Sono andata sul sicuro e di nuovo Malvaldi non ha deluso.
Questa serie ha quella verve che colpisce anche l'animo più serio, strappando una risata. Il carisma toscano dei quattro vecchietti del Barlume unito alla spiccata intelligenza di Massimo, il barrista, regalano ore piacevoli. Ho adorato gli scambi fra loro e con i clienti del Bar, ho apprezzato tantissimo la parte investigativa, questa volta un cold case, che, di nuovo, mi ha stupita. Insomma sono contentissima di aver letto questo libro, la mia adorazione per Massimo sta raggiungendo livelli altissimi. L'unica pecca, per me, sono le parti in dialetto, troppe.
Voto:
"Tempesta di guerra" di Victoria Aveyard
Con questo libro si conclude questa saga e io provo una profonda delusione perché questa storia aveva del potenziale bellissimo, l'idea di base stupenda, il primo libro accattivante ma poi un progressivo declino fino a questo.
Inizia subito in maniera noiosa, con le lamentele eccessive di Mare e Cal, con l'antipatia di Anabel e Iris e gli sproloqui del povero Maven, tanto compromesso da mammina cara. E che palle! Per me solo il pov di Evangeline si salva ed è quello che ha fatto sì che non abbandonassi il libro (cosa di cui un po' mi pento).
Verso metà la storia finalmente ha un guizzo e si riprende ma l'autrice secondo me a un certo punto si è trovata incartata. Non trovo altre spiegazioni altrimenti per la conclusione in questa maniera della storia. Tanti intrighi politici gestiti malissimo, contorti e complicati. Di solito adoro la parte più politica ma qui è arrivati a livelli troppo astrusi, non hanno retto. Ci sono stati dei passaggi in cui ho proprio pensato che non sapesse più che pesci pigliare e così cosa ha fatto? Ha stravolto i personaggi. Ma non facendoli maturare bensì proprio cambiandoli nel profondo. Così Maven non è più ossessionato dalla saggia Mare e si trasforma in un bambinetto lagnoso. Mah. Per me questo è quasi un affronto ai lettori della serie, dopo tre libri e mezzo!
Ma la cosa che più mi ha delusa di tutte è il finale. Questo libro ha una delle conclusioni più brutte che io abbia mai letto, un finale di saga che fa cadere le braccia. A fine libro ho proprio pensato di aver sprecato tempo leggendolo.
Voto:
"Black moon. Chiedi alla luna" di Keri Arthur
Questo libro è la conclusione di tutta la serie black moon e se c'è un pregio da sottilineare è proprio questo senso di chiusura di tutte le questioni in sospeso. Ho adorato questo, di nuovo tanto, l'autrice ci porta verso la conclusione della storia riprendendo tutte le tematiche trattate: appartenenza, voglia di cambiare, famiglia, amore, senza stravolgere i vari personaggi, ma facendoli solo maturare.
Essendo una rilettura ho notato alcuni particolari che hanno stonato e che non ho visto la prima volta ma nell'insieme è stata una lettura esaltante. Ora ho già nostalgia di Riley e la sua cricca. Spero di poter leggere altro di questa autrice che apprezzo moltissimo.
Voto:
"Piccoli imprevisti di Natale" di Corinne Michaels
Letto la mattina di Natale è come se fosse un'introduzione a una storia ancora da scoprire. Mi è piaciuto molto e la curiosità di saperne di più ora è alle stelle. Ho adorato i due protagonisti e lo stile mi ha conquistata. È solo davvero troppo corto, non si ha nemmeno il tempo di affezionarsi o di entrare nella storia. Aiuta però a entrare nel giusto spirito natalizio.
"Jingle bell rock" di L.J.Shen
Letto la mattina di Natale si divora in poco tempo. Ho amato tantissimo lo stile, sfrontato e molto rock, come è giusto che sia. Mi è piaciuta la storia anche se ho avuto l'impressione di leggere un riassunto. Come se fosse un libro normale condensato in poche righe. Ho patito la brevità, avrei preferito che fosse sviluppata di più. Inoltre ho appena letto Idol della Callihan e questo me l'ha ricordato. Nonostante ciò si fa leggere con piacere e se uscirà altro di questa autrice lo leggerò.
Voto:
"Il giardiniere" di Miss Black
Mi è piaciuta molto questa storia, avevo bisogno di un libro che mi prendesse e sono andata sul sicuro con questa autrice. La storia in alcune cose è stata prevedibile in altre proprio per niente e come sempre l'autrice è riuscita a farmi amare i protagonisti anche se all'inizio non avrei mai detto. Sempre per il solito discorso, le imperfezioni, gli errori. È maestra in questo.
Il suo stile è sempre tanto coinvolgente e non ho trovato neanche quei refusi che a volte sono capitati con i precedenti. Per me si conferma una garanzia.
Voto:
Letture davvero interessanti! Mi ispira parecchio il nostro tempo nel mondo. La copertina poi è davvero bellissima :)
RispondiEliminaGresi quel libro è proprio adatto a te, leggilo
EliminaNon dirmi così della avevate che sono ancora ferma al primo 😂
RispondiEliminaMi ha incuriosita black moon, anche se non penso di iniziare ora. Troppe letture da portare a termine a breve.
La Aveyand è andata calando libro dopo libro. Il finale di questo poi è una delusione su tutti i fronti, peccato perché l'idea è molto bella
Eliminablack moon tutti belli, piccoli imprevisti e jingle bell rock molto adatti al natale anche se ho preferito il primo.
RispondiEliminaInvece un perfetto bastardo per me è NO!
La protagonista femminile l'ho mal digerita.
Ricordo la tua recensione, peccato!
EliminaBel post di riepilogo, con titoli interessanti :)
RispondiEliminaSolo quattro stelline a Miss Black? Mi pare strano XD
RispondiEliminaho i miei preferiti anche tra i suoi
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