lunedì 4 marzo 2019

Review Tour 2.0 "L'annusatrice di libri" di Desy Icardi

Buongiorno, oggi grazie a Lara partecipo a questo Review tour che è 2.0 in quanto dopo la recensione potrete trovare un piccolo approfondimento.


Grazie a Martina per la grafica e alla Casa Editrice per la copia.

Autrice: Desy Icardi
Titolo: L'annusatrice di libri
Editore: Fazi
Data di pubblicazione: 28 febbraio 2019
Pagine: 407

Trama:
Se si potesse leggere con l’olfatto, quale sarebbe l’odore dei libri?
Torino, 1957. Adelina ha quattordici anni e vive con la zia Amalia, una ricca vedova, parsimoniosa fino all’eccesso, che le dedica distratte attenzioni. Tra i banchi di scuola, la ragazza viene trattata come lo zimbello della classe: alla sua età, infatti, non è in grado di ricordare le lezioni e ha difficoltà a leggere. Il reverendo Kelley, suo severo professore, decide allora di affiancarle nello studio la brillante compagna Luisella. Se Adelina comincerà ad andare meglio a scuola, però, non sarà merito dell’aiuto dell’amica ma di un dono straordinario di cui sembra essere dotata: la capacità di leggere con l’olfatto. Questo talento, che la ragazza sperimenta tra le pagine di polverosi volumi di biblioteca, rappresenta tuttavia anche una minaccia: il padre di Luisella, un affascinante notaio implicato in traffici non sempre chiari, tenterà di servirsi di lei per decifrare il celebre manoscritto Voynich, “il codice più misterioso al mondo”, scritto in una lingua incomprensibile e mai decifrato. Se l’avidità del notaio rischierà di mettere a repentaglio la vita di Adelina, l’esperienza vissuta le lascerà il piacere insaziabile per i libri e la lettura.
In un appassionante gioco di rimandi letterari, il romanzo di Desy Icardi racconta dell’amore per i libri attraverso la storia di una lettrice speciale. Intrecciando le vicende della zia Amalia, tra modisterie e palchi del varietà negli anni Trenta, a quelle di Adelina, che arriveranno a sfiorare il mondo dei segreti alchemici, L’annusatrice di libri ci consegna una commedia avvincente e paradigmatica sul valore dei libri sviluppata con briosa ironia e grande garbo. 
Adelina è una ragazza di campagna, semplice e con poche pretese, che viene mandata in città dalla zia Amalia, dove incontra non poche difficoltà. Si sente fuori posto e l'eccessiva avarizia della zia le pesa, inoltre fatica a studiare, proprio a leggere, finché non capisce di poter "annusare" i libri e carpirne ogni cosa.

Ho adorato l'idea di inalare i libri, è qualcosa di poetico. Anche se, giustamente, Adelina vive questa cosa con timore e imbarazzo, io l'ho trovata un'idea originale e proprio su questo particolare si sviluppa la storia.

Viene presentata la Torino degli anni '50 e viene tratteggiata in maniera quasi cinematografica. Mi è sembrato di girare per la città in quel periodo, l'autrice è stata bravissima nella sua ricostruzione. Inoltre io amo molto ritrovare luoghi conosciuti e da piemontese questo ha aiutato.

Lo stile perciò è molto descrittivo, per i miei gusti persino troppo. In alcuni tratti avrei preferito un pochino più di movimento ma questo è proprio gusto personale.

A livello strutturale e di ricerca dei particolari è molto accurato. Amalia mi ha ricordato alcune prozie, sia per quanto erano tirchie sia per l'ossessione di trovare marito.  Il loro ricordo mi ha fatto sorridere.

Questo è un prodotto curato nel dettaglio, una cosa che apprezzo.

I personaggi sono caratterizzati molto bene, molto realistici e a livello tecnico impeccabili, ma non mi hanno entusiasmato. Non sono riuscita a provare empatia nei confronti di nessuno, neppure per Adelina. Quello che più mi è piaciuto è l'avvocato Ferro, vicino di casa delle protagoniste, in un ruolo secondario. 
Credo che proprio per il tipo di storia, spaccato di vita precedente molto descrittivo, io non sia riuscita ad appassionarmi. Mi è piaciuto ma non ho provato quel trasporto che rende indimenticabile l'esperienza. Anche qui gusto personale.

Desy Icardi ha scritto una bella storia, molto curata, che si legge con facilità. Anche se alla fine non sprizzo entusiasmo da tutti i pori sono contenta di averla letta. Per gli amanti dei libri è quasi una coccola.
Voto:



 Approfondimento:
Leggere: un'esperienza di vita vissuta

Quanto mi piacerebbe avere il dono di Adelina! Annusare i libri e acquisire così ogni emozione. Ma leggere nella maniera tradizionale per me è altrettanto bello. Leggere è sempre un viaggio dentro se stessi, è vivere mille vite, provare tutto. Non voglio fare retorica ma per me al mondo poche cose danno soddisfazioni come la lettura. E niente mi permette di evadere altrettanto bene. Questo perché le sensazioni provate sono tante, sia nel bene che nel male.
Se leggere per me quindi è un'esperienza di vita vissuta, per Adelina lo è ancora di più. Annusare i libri le permette non solo di conoscerne la storia ma anche di assorbire le emozioni presenti, perpependole come sue. Un po' di invidia non si può non provarla e la tentazione di provare ad annusare i libri per recepirli come lei c'è stata!

Vi ho incuriosito?
Passate a vedere anche le altre tappe


8 commenti:

  1. Sono contenta che, nonostante tutto, ti sia piaciuto ^^

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  2. Il titolo è davvero "acchiappalettori", ma anche la trama mi sembra promettente, soprattutto mi ispira l'ambientazione e il periodo storico.

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    1. Il titolo è anche molto inerente alla storia e l'autrice ha curato molto sia l'ambientazione che il periodo storico, vedrai che ti piacerà

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  3. Anch'io ho adorato l'avvocato Ferro che spasso quel personaggio

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  4. io tra qualche anno sarò la versione femminile dell'avvocato ferro..me lo sento. Ahahah bella recensione come sempre!

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